Salone della moto: le novità

Il Salone della Moto di Milano presenta le novità di quest’anno . Protetta all’interno di un cubo troneggia la MV Agusta F3. Honda ha 8 novità, tra cui la Hornet. Aprilia fa la voce grossa con la Tuono V4R da 162 CV, Ducati con la cattivissima Diavel, maxi nuda da 162 CV; Triumph svela la

Il Salone della Moto di Milano presenta le novità di quest’anno .

Protetta all’interno di un cubo troneggia la MV Agusta F3. Honda ha
8 novità, tra cui la Hornet. Aprilia fa la voce grossa con
la Tuono V4R da 162 CV, Ducati con la cattivissima Diavel, maxi
nuda da 162 CV; Triumph svela la Daytona 675R da 128 CV, Husqvarna
provoca con la Mille3, stravagante mix tra una custom e una
drag-bike. Tra mille espositori in sei padiglioni, l’ultima
edizione (con questa formula) dell’Eicma alla Fiera di Milano-Rho
presenta finalmente alcune econovità per le due ruote nel
settore “The Green Planet”. Qui sono esposte le prime moto e
scooter a zero emissioni o a propulsione ibrida benzina –
elettrica, e una decina di modelli si possono anche guidare per un
test-drive.

La motocicletta ha di per sé caratteristiche
strutturali “eco”
rispetto ad altri veicoli. Ha minor peso
e ingombro (l’impronta a terra è un parametro di
ecosostenibilità), riduce il traffico e per compiere lo
stesso percorso in città impiega 1/3 del tempo rispetto a
una quattro ruote. Con metà emissioni: da 85 a 115 gr di CO2
al km, contro una media di 185 gr/km del parco auto europeo.

Tuttavia, la moto è rimasta indietro sulla strada
dell’innovazione tecnologica e dell’ambiente
.
Perché è un mezzo di piacere, di svago, non sempre di
uso quotidiano. Per mancanza di leggi, di volontà politica,
le moto sono rimaste all’Euro3 (le auto sono Euro5). Per
superficialità dei costruttori che mettono in mano a
ventunenni sfegatati mezzi dal rapporto peso/potenza mostruoso
senza alcun controllo elettronico (ormai di serie anche sull’ultima
delle utilitarie coreane).

In questo salone pare si stiano accendendo i primi segnali
di attenzione
anche su questo
versante.

Piaggio. Ha
da 2 anni in listino l’Mp3 ibrido, penalizzato però da un
motorino da 125cc che lo defalca dall’uso in superstrada, ma qui
dovrebbe presentare la versione 300cc. Inoltre, nello stand mostra
un prototipo a quattro ruote (Concept NT3) ibrido destinato
all’Asia in vendita tra 3 anni a 4.000 euro.

Oxygen. Il
costruttore di Padova nato da una costola di Atala-Rizzato è
fra i primi ad avere creduto negli scooter a zero emissioni: ha
fornito 1.000 esemplari di CargoScooter alle Poste svizzere, la
più grande flotta ecosostenibile del mondo: in vendita con
varianti da 2, 3, 4 batterie e sistema di recupero dell’energia in
frenata, costa da 5.395 euro a 8.520 euro. In fiera c’è una
versione con le grafiche da mucca e il clacson che muggisce.

Aspes.
Presenta tre scooter ibridi da 50, 125 e 150 cc, Sirio, Vega e
Perseo Hybrid. Hanno con motori a 4 tempi abbinati a un motore
elettrico da 1 kW alimentato da una batteria da 48V al litio. La
ricarica della batteria può avvenire anche durante la marcia
con il solo motore a scoppio. Design teso e moderno, non
originalissimo.

Technologic. Da 12 anni sul mercato dell’elettronica di consumo con
il marchio T-Logic, l’azienda bresciana lancia il Navigator,
prodotto in Italia. Fari a led, telecamera per la visuale
posteriore e gps touch-screen. Sarà venduto da febbraio 2011
a 5.000 euro con batterie a ioni di litio e 6.000 euro con quelle
al vanadio.

Veteg. In
primavera saranno in vendita anche gli scooter di quest’azienda
bergamasca contraddistinti da componenti di pregio: ammortizzatore
Paioli, freni Braking e leve regolabili. L’I-City 50 (4 Kw)
costerà 2.500 euro, l’Asty 150 (13 Kw) 4.500 euro.

Brammo.
L’americana Brammo presenta la Empulse, moto naked (senza carena)
caratterizzata dal fatto di essere la prima moto a zero emissioni
equipaggiata con motori elettrici raffreddati ad acqua. Stile
entusiasmante, idea pure. Ci sono altri modelli in gamma: la
Enertia e la Enertia Plus.

Bmw. La casa
bavarese mostra qui il prototipo C1-E con motore elettrico Vectrix.
Il C1 – lo scooter monoposto col tettuccio – è stato un
flop. Ci si potrebbe chiedere perché investire risorse nella
sua trasformazione elettrica, invece che pensare a qualche modello
nuovo e più appealing. O che quantomeno non sia un nuovo
flop annunciato.

Vectrix. La
casa americana fondata da un ingegnere aerospaziale Nasa è
presente con il VX-1 (7.900 euro) dotato di dischi freno Brembo,
forcella Marzocchi e motore da 110 km/h.

Peugeot. In
primavera sarà in vendita l’E-Vivacity, a un prezzo di 3.600
euro ma con finanziamenti light. Aspetto curato, capienza
sorprendente (ha il portacasco dietro lo scudo anteriore). Fa circa
60 chilometri con 40 centesimi di elettricità.

Yamaha. Anche
il colosso giapponese produce il suo scooter eco-friendly, l’EC-03,
equipaggiato con un motore elettrico sistemato nella ruota
posteriore e alimentato da batterie al litio. L’autonomia
dichiarata è scarsa: 43 km. Esteticamente peculiare.

E-Tropolis.
Arrivano dalla Germania gli scooter più accattivanti
esteticamente: il Retro (appariscente con le sue tante cromature e
i colori vivaci che ricordano l’Aprilia Havana) da 1.950 euro, e il
Future (che pare uscito dai film di Mad Max), 1.900 euro.

1.300 moto. Sono quelle prenotate nel primo giorno dopo lo
sblocco degli ecoincentivi
da parte del Ministero
dell’economia: fondi messi a disposizione la scorsa primavera per
l’acquisto di alcune categorie di beni. Un monte bonus da 110
milioni di euro (sui 300 messi a disposizione in origine) e non
ancora utilizzati. Gli incentivi saranno disponibili fino
all’esaurimento dei fondi. Per le moto, saranno utilizzabili per
l’acquisto di veicoli Euro 3 e fino a 400 cc, dietro rottamazione
di un motociclo “non ecologico”, ovvero Euro 0 o Euro 1. L’importo
degli incentivi copre fino al 10% del prezzo di listino (e fino a
un massimo di 700 euro); se, invece, l’acquisto non prevede la
rottamazione, il bonus sale a 1500 euro (o 20% del prezzo di
listino).

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