Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Salvare bombi e api, l’Unione europea ci crede
Un quarto delle specie di bombi presenti in Europa è a rischio estinzione a causa della perdita di habitat e del cambiamento climatico. Se i bombi dovessero estinguersi potremmo dire addio all’impollinazione delle coltivazioni così come a un valore economico pari a miliardi di euro. Il richiamo arriva dall’Unione mondiale per la conservazione della
Un quarto delle specie di bombi presenti in Europa è a rischio estinzione a causa della perdita di habitat e del cambiamento climatico. Se i bombi dovessero estinguersi potremmo dire addio all’impollinazione delle coltivazioni così come a un valore economico pari a miliardi di euro.
Il richiamo arriva dall’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) che mercoledì 2 aprile ha pubblicato un comunicato in cui mette in guardia i paesi dell’Unione europea dalle minacce causate agli insetti impollinatori dalla coltivazione intensiva, dall’inquinamento e dalle conseguenze negative del riscaldamento globale. Su 68 specie analizzate, il 24 per cento è a rischio estinzione. Perdere questa ricchezza naturale significherebbe dire addio anche a 22 miliardi di euro, il contributo economico che i bombi, le api e altri insetti “regalano” al settore agricolo ogni anno.
La ricerca condotta dall’Iucn rivela che il 46 per cento delle specie di bombi europei ha registrato un calo della popolazione, il 29 per cento è stabile, mentre solo il 13 per cento delle specie ha una popolazione in aumento.
Di recente l’Unione europea ha messo al bando temporaneamente alcuni pesticidi (neonicotinoidi) considerati responsabili della moria di bombi e di api e sta finanziando ricerche che hanno come scopo quello di individuare con maggiore precisione le cause di questo declino così da poter stilare una classifica delle priorità da affrontare a livello comunitario. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha richiamato gli organi politici e istituzionali chiedendo sforzi maggiori e meglio coordinati per salvare gli insetti impollinatori e, di conseguenza, la biodiversità del continente europeo.
Il richiamo è stato accolto dalle istituzioni europee, dalle organizzazioni internazionali e dalle associazione di apicoltori che da settimane stanno lavorando insieme per dar vita a oasi di biodiversità, riserve di polline e nettare per soddisfare i bisogni alimentari delle api e mantenere alte le loro difese immunitarie.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le alluvioni in India e Bangladesh hanno colpito una delle aree più popolate al mondo. Le piogge torrenziali hanno fatto esondare i tanti fiumi di grande portata della zona. Si parla già di 3 milioni si persone colpite.
L’urgano Beryl è il più veloce ad aver raggiunto categoria 4 nella storia delle rilevazioni. Ha già colpito duramente molte isole caraibiche.
Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Prima di essere declassato a tempesta tropicale, l’uragano Idalia ha causato inondazioni anche lungo le coste atlantiche, colpendo con venti oltre i 150 chilometri orari.
Da quando Elon Musk ha acquisito la piattaforma il numero di esperti di clima che la utilizzavano per arricchire il dibattito scientifico è crollato.
Una giudice del Montana ha dato ragione ai 16 ragazzi tra i 5 e i 22 che avevano fatto causa allo stato per il sostegno dato ai combustibili fossili.
Un team di metereologi e divulgatori italiani ha affrontato una spedizione in Groenlandia per toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici in una delle regioni cruciali per il futuro del nostro Pianeta.
Nel giorno del suo diploma Greta Thunberg ha partecipato al suo ultimo sciopero scolastico per il clima, là dove sono nati i Fridays for future.