L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Salviamo gli ultimi giganti, è la Giornata mondiale del rinoceronte
Il 22 settembre si celebra una giornata dedicata ai rinoceronti, per sensibilizzare governi e istituzioni prima che questi animali scompaiano per sempre.
Esseri umani e rinoceronti condividono il pianeta da millenni, come testimoniato dagli splendidi disegni che ritraggono questi animali, rinvenuti nella grotta Chauvet, nel sud della Francia, risalenti a oltre 30mila anni fa. Il futuro è però incerto per i rinoceronti a causa del bracconaggio, questi enormi erbivori sono perseguitati per via del corno che, grazie all’enorme domanda, ha un valore di 60mila dollari al chilo.
Il corno di rinoceronte, per il quale gli animali vengono mutilati e fatti a pezzi, viene impiegato principalmente nella medicina tradizionale asiatica, si ritiene infatti che combatta l’impotenza e abbia numerose capacità taumaturgiche. Essendo il corno composto di cheratina, la stessa sostanza delle nostre unghie, ogni potere benefico attribuitogli è frutto di ignoranza e credenze popolari prive di qualsiasi fondamento scientifico.
Nel 1970 in Africa vivevano oltre 70mila rinoceronti, oggi, secondo le stime dell’associazione Save The Rhino se ne contano appena 20mila. Se il tasso di mortalità dei pachidermi non dovesse diminuire in soli 28 anni i rinoceronti bianchi potrebbero estinguersi in natura e si potranno osservare solo attraverso le sbarre di uno zoo, tristi caricature di quei placidi giganti che per milioni di anni hanno dominato le pianure dell’Eurasia. Per invertire questa tendenza e sensibilizzare governi e opinione pubblica il Wwf ha istituito la Giornata mondiale del rinoceronte.
La giornata, che si festeggia il 22 settembre ed è stata lanciata nel 2010 dal Wwf Sudafrica, celebra le cinque specie superstiti di rinoceronte, due africane e tre asiatiche, discendenti delle oltre trenta specie che vivevano sulla Terra più di sessanta milioni di anni fa. Si tratta del rinoceronte bianco (Ceratotherium simum), del rinoceronte nero (Diceros bicornis), del rinoceronte indiano (Rhinoceros unicornis), del rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis) e del rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus Desmarest).
Dopo la sua istituzione la Giornata del rinoceronte è diventata rapidamente un fenomeno globale, in grado di unire ong, organizzazioni ambientaliste, imprese, giardini zoologici, e singoli individui da quasi ogni angolo del mondo. Numerosi nazioni aderiscono alla giornata organizzando eventi e iniziative, l’hashtag di riferimento sui social network è #worldrhinoday. L’aspetto del rinoceronte è quasi lo stesso di venti milioni di anni fa, quello che è cambiato è il mondo intorno a lui. C’è solo un posto dove il corno di un rinoceronte deve stare, sul muso di un rinoceronte.
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