Diritti umani

Sam Simon, la lotta contro il cancro e per i diritti degli animali

Nel 2012 la diagnosi di cancro al colon non spegne l’animo di Sam Simon. Lo “spiritoso brillante” co-creatore dei Simpson – così lo chiamano gli amici di Hollywood – non si rassegna alla malattia ma, lottando contro il cancro, si fa portavoce dei diritti umani e degli animali finanziando importanti somme di denaro per i

Nel 2012 la diagnosi di cancro al colon non spegne l’animo di Sam Simon. Lo “spiritoso brillante” co-creatore dei Simpson – così lo chiamano gli amici di Hollywood – non si rassegna alla malattia ma, lottando contro il cancro, si fa portavoce dei diritti umani e degli animali finanziando importanti somme di denaro per i progetti di associazioni come Save the Children e Sea Shepherd.

 

La carriera di Sam Simon inizia a soli 25 anni. Una brillante carriera che culmina con lo straordinario successo della serie televisiva I Simpson, nata dalla collaborazione con Matt Groening conclusa nel 1993. La fama di quello che a Hollywood è conosciuto come “lo svitato”  permette a Sam Simon di accumulare una fortuna a otto zeri che oggi, due anni dopo la diagnosi negativa dei medici, verrà tutta devoluta alle famiglie bisognose e agli animali. 100 milioni di dollari, una somma non indifferente che la Sam Simon Foundation sta elargendo a favore delle missioni più importanti di Save the Children, Sea Shepherd, Peta e per le attività di sostegno delle famiglie bisognose.

 

La consapevolezza di non poter vivere ancora a lungo ha spinto lo scrittore e produttore americano a perseguire il suo impegno nella lotta per i diritti umani. In trent’anni, insieme a Save the Children, Sam Simon ha riportato nelle loro comunità i bambini soldato nepalesi, ha insegnato ai coltivatori di caffe guatemaltechi a coltivare cibo sano per le loro famiglie e a far tornare in scuole sicure i bambini di Haiti.

 

Eppure, i viaggi del creatore di molti dei personaggi dei Simpson non sono finiti con la sua malattia. Recentemente Sam Simon era in Giappone con Sea Shepherd Conservation Society per finanziare una delle missioni dell’organizzazione contro il massacro degli animali marini, già iniziata con l’Operation infinitive patience a largo delle coste giapponesi e raccontata nel documentario premio Oscar 2010, The Cove, la baia dove muoiono i delfini.

 

sam-simpson-black©Araya Diaz/Getty Images for Mercy for Animals

E ancora, i finanziamenti per Peta, l’organizzazione contro lo sfruttamento degli animali per produrre cibo, vestiario o per le sperimentazioni scientifiche. Mentre a Los Angeles la sua fondazione è impegnata sul fronte della fame nel mondo sostenendo ogni giorno 400 famiglie bisognose, i disabili e i soldati reduci della guerra in Iraq e Afghanistan.

 

L’ultimo grande viaggio di Sam Simon, quello degli ultimi mesi di lotta contro il cancro verrà raccontato in un documentario in cui la forza di un uomo contro la propria malattia verrà attestata dal suo impegno contro le ingiustizie nel mondo. Quella di Sam Simon non è semplice filantropia, è solidarietà. È amore per la vita.

 

 

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