
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
Greenpeace ha diffuso un nuovo video della campagna Save the Arctic per rendere noto a tutti l’accordo di Shell con Gazprom per accedere alle risorse petrolifere nella Russia artica.
Un
video in stile giornalistico che spiega e denuncia con fermezza
e semplicità i pericoli dovuti alla decisione di Shell di
sfruttare le risorse petrolifere presenti nella parte di Artico
governata dalla Russia. È la nuova iniziativa di Greenpeace
lanciata nell’ambito di Save the Arctic.
Save the Arctic
è una campagna e una petizione di Greenpeace nata per
raccogliere cinque milioni di firme e chiedere alle organizzazioni
internazionali e ai governi di far diventare il Polo Nord un
santuario dove non sia possibile estrarre risorse come gas e
petrolio o condurre attività di pesca industriale. Questo il
testo che descrive il video.
Shell vuole saccheggiare l’Artico a tutti i costi.
Recentemente ha fatto un patto col diavolo: stipulando un accordo
con il gigante russo del petrolio Gazprom per accedere alla Russia
Artica. Se questo piano non verrà fermato, un disastro
petrolifero nell’Artico sarà inevitabile. Condividi questo
video per far conoscere a tutti i piani di Shell, e chiedi ai tuoi
amici di firmare la
petizione per proteggere l’Artico dalla distruzione.
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