
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Con Save the Farm, la nuova iniziativa targata Biorfarm e LifeGate, le imprese possono generare un impatto positivo sull’ambiente e sui piccoli coltivatori rurali semplicemente adottando un proprio frutteto.
Gli alberi sono esseri che vivono a lungo e ci fanno, da sempre, molti regali: ci donano ossigeno, i loro frutti e sono la casa di molte specie di animali e di insetti fondamentali per il funzionamento dei nostri ecosistemi e delle nostre economie. Il regalo più grande che possiamo fare noi, ad un albero, è adottarlo e consentirgli di crescere in salute e sicurezza. Per il suo bene e per il nostro. Questo è uno degli obiettivi di Save the Farm, iniziativa rivolta alle imprese promossa da LifeGate che da 20 anni è punto di riferimento della sostenibilità e da Biorfarm, il più grande campo digitale d’Italia.
“Crediamo moltissimo in questa partnership con LifeGate” afferma Osvaldo De Falco, Ceo di Biorfarm. “Si tratta di un’iniziativa dedicata alle imprese, che possono creare con noi un frutteto aziendale e organizzare varie attività: la frutta può essere un benefit per i dipendenti, gli alberi un premio per i consumatori o i clienti. È un progetto in cui crediamo molto, e speriamo diventi presto uno strumento utilizzato dalle imprese per supportare gli agricoltori locali”.
“Save the Farm si rivolge alle imprese che vogliono impegnarsi attivamente nel settore della sostenibilità, valorizzando il proprio territorio e le comunità che lo abitano, per sostenere le piccole produzioni biologiche Made in Italy, custodi della biodiversità del nostro paese in prima linea nell’adozione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici” è il commento di Enea Roveda, CEO di LifeGate. “Da vent’anni promuoviamo la sostenibilità come motore del modello economico e autentico stile di vita, che definisce il nostro modo di stare nel mondo, incentrato sulla coscienza, la consapevolezza e la concretezza del fare”.
La logica del progetto è molto semplice. Le imprese possono adottare oppure piantare alberi da frutto biologici in diverse piccole aziende agricole presenti in Italia. La frutta degli alberi adottati, freschissima, biologica e di stagione, viene poi recapitata dai campi, nell’arco di 24-48 ore dalla raccolta, direttamente negli uffici delle aziende, a casa dei dipendenti o presso punti di vendita. La consegna settimanale negli uffici è attualmente attiva per le imprese che hanno sede a Milano e a Roma, l’invio invece di singole cassette di frutta una tantum è garantita su tutta la penisola.
Il valore ambientale e sociale di questa scelta è elevatissimo. Grazie al sistema delle adozioni, i piccoli agricoltori ottengono un giusto compenso in tempi brevi per il proprio prezioso lavoro: un incentivo a non mollare la propria attività e a contrastare lo spopolamento delle campagne. E una piccola impresa agricola che non chiude, ma anzi, che guadagna e cresce, dà lavoro a più persone, investe, ha un impatto positivo sull’economia della propria comunità. Incentivare le produzioni biologiche e diversificate (e, in alcuni casi, valorizzare le sementi antiche) vuol dire, inoltre, promuovere un’alimentazione sana, priva di inquinanti e di sostanze chimiche di sintesi e contribuire alla resilienza del territorio. Il metodo di coltivazione bio, infatti, non impoverisce il terreno, ma anzi lo nutre e lo protegge e, in molti casi, contiene il rischio idrogeologico. Si innesca così un circolo virtuoso che porta benefici a tutti quanti: alle persone e alla natura.
Leggi anche: Adotta un albero, mangia bio, tutela i piccoli agricoltori. Tutto questo è Biorfarm
Ogni azienda che sceglierà di adottare alberi da frutta con Save the Farm avrà un frutteto aziendale digitale. Si tratta di una pagina web con url personalizzata, all’interno del sito di Biorfarm, da cui l’azienda può accedere alla mappa del proprio frutteto e vedere quali sono gli alberi adottati (che sono geolocalizzati), dove sono coltivati, in che modo e da quali agricoltori e infine quanta CO2 assorbono. Grazie a un “diario di campo”, che sfrutta la app Biorfarm e che viene aggiornato dagli agricoltori stessi, si potranno inoltre avere immagini e aggiornamenti sulla coltivazione e sulla raccolta della frutta.
Inoltre, LifeGate mette a disposizione un nutrito kit di comunicazione per supportare le aziende sponsor nella valorizzazione di questa iniziativa tramite i propri canali.
Ma aderire a Save the Farm può comportare molti altri vantaggi. Oltre ad essere un’iniziativa che fa bene all’ambiente e al territorio, può anche essere uno strumento che rafforza il legame tra l’azienda e i propri dipendenti o tra l’azienda e i propri stakeholder, attraverso il regalo delle cassette di frutta dal proprio frutteto digitale o il “dono” di un singolo albero. Ogni persona che avrà ricevuto in omaggio l’adozione di un albero, riceverà anche un codice per scoprire online la varietà adottata, dove si trova, chi la coltiva e seguire gli aggiornamenti pubblicati dall’agricoltore. In alternativa, l’azienda potrà includere questi alberi nel proprio frutteto digitale e far accedere le persone alla piattaforma per seguire gli aggiornamenti.
Oppure, con Save the Farm l’impresa può organizzare delle attività direttamente sul campo (di visita ai frutteti, o di raccolta della frutta) per sensibilizzare dipendenti e clienti sui temi dell’agricoltura e dell’alimentazione sostenibili.
Tutte le aziende che aderiranno all’iniziativa avranno infine la possibilità di utilizzare i canali LifeGate per raccontare la propria esperienza e mostrare così la propria attenzione all’ambiente e alle comunità.
Save the Farm può essere insomma un gran regalo, che le imprese fanno a se stesse, all’ambiente e alle comunità rurali della penisola in questo momento difficile, in cui non solo abbiamo bisogno che le nostre vite ripartano: abbiamo la necessità di farle andare nella direzione giusta, per un mondo più sano, più bello e più sostenibile. Adottare un frutteto è un buon punto di partenza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
Notifiche