Il progetto LIFE New4Cartridges, coordinato da Eco Store, si concentra sul mercato delle cartucce d’inchiostro per dare vita a un approccio sostenibile.
Dagli School Heroes ai giocattoli in plastica riciclata. Cosa significa sostenibilità per Geomagworld
Geomagworld ha scelto cinque Obiettivi di sviluppo sostenibile su cui impostare i suoi piani per il futuro. A cominciare dall’educazione equa e inclusiva.
Tutti i bambini e le bambine hanno diritto a una crescita individuale e formativa sana e inclusiva, a incamminarsi verso un futuro luminoso e felice. Anche quelli che approdano al Puericultorio di Lima, in Perù, con una storia di povertà e problemi familiari alle spalle. O quelli di Scampia, quartiere napoletano noto alle cronache per le sanguinose faide di camorra. A loro si rivolge School Heroes, uno dei più rilevanti progetti con cui Geomagworld, la celebre azienda di giocattoli di costruzione magnetica, mette in pratica la sua articolata strategia di sostenibilità.
La dedizione degli School Heroes
Nella squadra degli School Heroes c’è Margherita, giovane insegnante che ha messo in pausa la sua carriera a Milano per lavorare come volontaria nel Puericultorio statale “Perez Aranibar” di Lima. Questo un enorme edificio ospita circa duecento bambini e ragazzi e per anni è stato una sorta di ghetto, gestito con tante difficoltà e poche risorse.
Poi è arrivata l’operazione Mato Grosso, fortemente voluta da padre Ugo. Mettendo in campo tutta la loro perseveranza, i volontari hanno istituito due case-famiglia in cui 29 bambini vivono in un clima più sereno, assistiti 24 ore su 24 da operatori qualificati. Parallelamente hanno preso in gestione una parte del Puericultorio, ne hanno ristrutturato alcune aree e stanno lavorando per costruire una scuola che accolga 150 bambini. Il loro metodo educativo è quello di don Bosco, con un’alternanza di lezioni frontali, gioco e attività creative e manuali. Una boccata d’ossigeno per quei ragazzi per cui, fino a non troppo tempo fa, l’aggressività appariva come l’unica valvola di sfogo.
Geomagworld al fianco dell’educazione inclusiva
Margherita è in buona compagnia. Tra gli School Heroes troviamo anche Chiara, studentessa ventunenne che si è stabilita a Scampia per contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico mettendo a frutto la sua più grande passione, la musicoterapia. A migliaia di chilometri di distanza, nella Repubblica democratica del Congo, padre Silvano garantisce il diritto allo studio anche a bambine e bambini pigmei, tradizionalmente tagliati fuori dal sistema scolastico.
Coerentemente con la sua mission di favorire lo sviluppo del potenziale di ogni individuo, Geomagworld dall’inizio del 2020 va alla ricerca di realtà, come queste, che si impegnano per garantire a tutti un’educazione esclusiva. Le sostiene stanziando aiuti economici, donando i suoi giocattoli magnetici e raccontando le loro storie in un sito dedicato.
Cinque Sdgs per la strategia di Geomagworld
Così facendo l’azienda svizzera fa la sua parte per il raggiungimento del quarto Obiettivo di sviluppo sostenibile che prevede di fornire un’istruzione di qualità, equa e inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite fornisce infatti le coordinate sulle quali Geomag ha tracciato la sua strategia di sostenibilità.
Nello specifico, sono cinque gli Sdgs che l’azienda ritiene particolarmente vicini alla sua natura. Oltre al goal 4 sull’istruzione di qualità c’è anche il 5 sull’uguaglianza di genere: non è un caso se i giocattoli di Geomagworld sono gender-neutral e se, all’interno dell’azienda, i posti di lavoro e i ruoli manageriali sono equamente spartiti tra uomini e donne.
Sul fronte del lavoro dignitoso e della crescita economica (goal 8), Geomagworld ha messo nero su bianco i suoi princìpi in un codice etico, ha intrapreso l’iter per certificarsi come B-Corp e partecipa dal 2013 a un progetto di riabilitazione dei detenuti. Il goal 12, consumo e produzione responsabili, ha dato il la a un’intensa revisione dei processi produttivi. Il fatto che la produzione si trovi in Svizzera in questo senso è di aiuto, perché permette di attivare processi virtuosi che il mercato del giocattolo asiatico fatica a mettere in moto.
Infine c’è il goal 13, vita sott’acqua, perseguito in tanti modi: dall’installazione di un cestino mangiaplastica di LifeGate PlasticLess al porto di Marina degli Aregai, in Liguria, fino alla partecipazione ai progetti formativi della Federazione italiana vela rivolti ai ragazzi dai 6 e i 13 anni. Un’accurata analisi del processo di logistica e trasformazione delle materie plastiche ha permesso inoltre di identificare le pratiche che riducono al minimo la dispersione di microplastiche nell’ambiente.
I giocattoli di Gegomagworld diventano circolari
Per un’azienda del comparto giocattoli, perseguire il goal 12 significa andare alla ricerca di un equilibrio tra le esigenze dell’ambiente e quelle dei processi produttivi, tutto questo rispettando le normative che – giustamente – sono molto rigide per tutto ciò che è destinato ai bambini. Insomma, è un cambiamento rilevante che richiede un grosso investimento in ricerca e sviluppo.
Oggi il 100 per cento dei consumi elettrici di Geomagworld viene soddisfatto senza l’utilizzo di combustibili fossili. Seguendo i princìpi dell’economia circolare, nel 2020 le linee Classic e Magicube sono state convertite all’uso di plastica 100 per cento riciclata che garantisce le stesse performance in termini di qualità, estetica e sicurezza. Anche il packaging è realizzato con un’elevata percentuale di materiali riciclati, mediamente superiore al 70 per cento. Nel frattempo l’azienda sta lavorando sulla riduzione dei rifiuti e sulla scelta dei fornitori più virtuosi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le aziende consapevoli dell’importanza della sostenibilità stanno rivedendo le strategie, puntando sulla formazione Esg come pilastro per il futuro. A partire dalle competenze dei dipendenti.
Per quattro italiani su dieci il packaging di un prodotto ne definisce la sostenibilità e il 54 per cento è disposto a cambiare marca per una con una confezione più sostenibile.
Ecco cosa è emerso dai due talk sul packaging sostenibile organizzati da LifeGate in collaborazione con CCM Coop Cartai Modenese nell’ambito di Marca 2024.
Un progetto europeo che unisce ricercatori e aziende sta studiando come produrre microalghe in modo sostenibile, per promuoverne l’uso a tavola come alimento nutriente e a basso impatto.
Vegan e privi di microplastiche, i cosmetici dei brand Cosnova contrastano l’inquinamento dei rifiuti e promuovono i legami all’interno della comunità.
Il modello economico della Val di Fiemme, in Trentino, si basa sul radicamento al territorio che lega imprese e comunità e sfocia in un benessere diffuso e condiviso che punta alla sostenibilità ambientale e sociale.
Con gli scarti di produzione del riso, l’azienda piemontese ha creato un aceto frutto della circolarità, mentre con la vendita di alcuni prodotti sostiene Banco Alimentare per donare pasti ai bisognosi.
Nescafé e Accor insieme per la forestazione urbana, con la piantumazione di un albero per ogni macchina di caffè revisionata presente negli alberghi in Italia.