È stata scoperta una nuova scimmia, nata in seguito a un raro caso di accoppiamento intraspecifico.
I genitori potrebbero essere un maschio di nasica e una femmina di presbite argentato.
La frammentazione degli habitat mette in serio pericolo la sopravvivenza delle specie.
In Malesia, più precisamente nelle foreste del Kinabatangan wildlife sanctuary, vive una “scimmia misteriosa”, nata da un raro caso di accoppiamento intraspecifico. Il primo avvistamento è avvenuto nel 2017: le foto pubblicate sui social network hanno scatenato l’interesse dei ricercatori che, non potendosi avventurare nella foresta per le restrizioni dovute alla pandemia, si sono impegnati a raccogliere più materiale possibile. Grazie alle numerosissime immagini raccolte dagli studiosi, è stato possibile realizzare una valutazione accurata della scimmia e studiarne i caratteri morfologici.
Un ibrido di due specie molto lontane
Lo studio appena pubblicato evidenzia che questa “mistery monkey” dovrebbe essere un ibrido di due specie: la nasica (Nasalis larvatus) e il presbite argentato (Trachypithecus cristatus). Queste specie sono definite simpatriche poiché sono diverse e lontanamente imparentate fra loro, ma condividono una stessa area, venendo anche in contatto. Oltre ad essere dei lontani parenti, sono anche molto diverse fisicamente: la nasica, la più “famosa” delle due, è conosciuta per la sua particolare, e grande, appendice nasale – più sviluppata nei maschi –, mentre il presbite argentato ha un naso piccolino. Differiscono anche cromaticamente: la nasica, per esempio, ha un volto rosaceo, a differenza del presbite grigio che ha un muso molto scuro. La prima, infine, raggiunge i settanta centimetri di altezza con un peso di circa venti chilogrammi, mentre il secondo, più piccolo, si ferma a circa cinquanta centimetri con un peso di quasi sette chilogrammi.
Conoscendo bene le differenze tra le due specie, i ricercatori hanno misurato i tratti corporei presenti nella scimmia misteriosa e hanno confrontato l’ibrido con i possibili genitori. Per fare alcuni esempi, è stato osservato che il viso assomiglia molto di più ad una nasica, anche se il naso non è molto pronunciato e il colore è grigio cenere; al contrario, il pelo lungo e folto assomiglia a quello del presbite, benché non presenti la criniera laterale tipica della specie. Con queste e altre evidenze, i ricercatori hanno concluso che il padre potrebbe essere un maschio di nasica e la madre una femmina di presbite argentato.
La scimmia misteriosa e l’incredibile nascita
Se l’ibridazione interspecifica è un fatto abbastanza comune tra specie di primati, l’ibridazione tra due specie di primati simpatriche è molto rara in natura. Le sorprese non finiscono qui: nel 2020 è stata scattata una foto che ritraeva la femmina di questa scimmia cullare un piccolo, con chiare evidenze anche dell’allattamento. Questo fatto è sorprendente perché gli ibridi solitamente nascono sterili. Ora i ricercatori vorrebbero approfondire le ricerche con tecniche non invasive, come le analisi fecali, per poter stabilire – anche geneticamente – l’origine e la parentela di questa scimmia.
Combattere la frammentazione dell’habitat
Si potrebbe concludere qui, felici e contenti. Invece no. Perché si è arrivati alla nascita di un ibrido di due specie diverse? Probabilmente a causa della perdita dell’habitat che li costringe in uno spazio sempre più ristretto. Nel corso delle ultime decadi, lo stato del Sabah, dove si trova il santuario, ha perso il 40 per cento delle sue foreste, diventando un habitat completamente frammentato da strade e da piantagioni di olio di palma. La perdita e la frammentazione dell’habitat rappresentano una seria minaccia per tantissime specie, molte delle quali si sono già estinte. Attualmente, per fortuna, diverse organizzazioni stanno lavorando per la costruzione di corridoi per la fauna selvatica, per permettere anche ad altre specie di disperdersi.
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