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Basta carta che finisce subito nella spazzatura: con Billd gli scontrini fiscali sono in cloud
Gli scontrini fiscali comportano un enorme spreco di carta termica, non riciclabile. La startup Billd permette di digitalizzarli.
- In Europa ogni anno si sacrificano 11 milioni di alberi per produrre scontrini fiscali.
- Con Billd esercenti e clienti ora hanno la possibilità di emettere e riceverli in via telematica, senza sprechi.
- Per negozianti e per l’ambiente un risparmio notevole, per i clienti la possibilità di catalogare e gestire le proprie spese.
C’è un problema di sostenibilità che anche i consumatori e gli esercenti più attenti spesso sottovalutano: gli scontrini fiscali cartacei. L’utilizzo della carta termica per la stampa, infatti, ha un enorme impatto ambientale, molto più grande di quanto probabilmente pensiamo: ogni anno, per soddisfare questa domanda, in Europa si disbosca un’area pari alla superficie dell’intero Lussemburgo, sacrificando 11 milioni di alberi e utilizzando 38 miliardi di litri d’acqua, equivalenti a loro volta a 15mila piscine olimpioniche. Ed è appena la metà del problema, perché stampare ricevute fiscali pesa 670mila tonnellate di CO2 l’anno: come 20mila voli intercontinentali da Roma a Tokyo, in Giappone. Carta termica che non è riciclabile e dunque va smaltita nel bidone dell’indifferenziata.
Come funziona Billd e cosa cambia per gli scontrini fiscali
Numeri impressionanti, una volta che li abbiamo tolti dal campo dell’astrazione e visualizzati attraverso esempi così nitidi. Una risposta efficace però arriva da una startup italiana, Billd. La soluzione, nello specifico, è un dispositivo innovativo, compatibile con qualsiasi registratore di cassa, in grado di digitalizzare gli scontrini e inviarli direttamente sullo smartphone del cliente. Senza l’obbligo, per il cliente, di dover lasciare la propria email o il proprio numero di telefono: gli scontrini infatti vengono memorizzati in uno spazio di archiviazione cloud illimitato e sempre accessibile.
I vantaggi per commercianti e consumatori
Per i negozianti che lo installano, il risparmio stimato in acquisto di carta e inchiostro si aggira sui 1.200 euro l’anno. Ma non è finita qui, perché Billd offre anche un sistema di business intelligence integrato, grazie a un modello avanzato di deep reinforcement learning, l’apprendimento per rinforzo profondo tipico dell’intelligenza artificiale, che analizza i big data del mercato. Per i negozianti, è un’occasione per ottenere informazioni preziose sui comportamenti di acquisto e dunque ottimizzare le loro strategie commerciali in base ai dati raccolti. Nel lungo periodo, permette di rispondere più efficacemente alle esigenze dei consumatori e, ad esempio, evitare sprechi legati ad articoli invenduti, trasporto di merce inutile, imballaggi non necessari e magari complicati da smaltire.
I benefit però sono anche per il consumatore che può tenere traccia delle proprie spese mensili e organizzare gli acquisti per categoria grazie a una app integrata con intelligenza artificiale, che non è comunque obbligatorio scaricare per usufruire del servizio di scontrino digitale. La app è uno strumento utile e gratuito con cui gestire le proprie finanze personali. E dire addio a foglietti di carta deperibili, appallottolati e spessi destinati a essere cestinati un secondo dopo essere stati emessi. Dai Maker faire e We make future, passando per Microsoft, lo European Institute of innovation & technologye Tenity, acceleratore e fondo di investimento svizzero, in tanti hanno già accolto Billd nella grande famiglia dell’innovazione tecnologica: ora non rimane che confidare in una sempre più crescente sensibilità ambientale da parte degli esercenti.
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