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Francia, carburante sulle spiagge. Sono i residui dello sversamento dallo scontro fra due mercantili
Il 7 ottobre due mercantili si sono scontrati nel mar Tirreno, causando lo sversamento di 600 metri cubi di combustibile. I residui hanno raggiunto la costa sudorientale della Francia dove è stato attivato un piano d’emergenza.
Olio combustibile disperso in mare ha raggiunto la Costa Azzurra, in Francia. Secondo la prefettura marittima, si tratterebbe di un residuo del carburante fuoriuscito dalla porta container cipriota Cls Virginia il 7 ottobre in seguito alla collisione con la motonave Ulysse al largo della Corsica.
Dopo la collisione tra due navi in Corsica (nelle acque del Santuario dei cetacei) con conseguente sversamento di carburante, la chiazza nera tocca terra a Saint-Tropez, in Francia EPA/SEBASTIEN NOGIER https://t.co/iLT5ONl3LR pic.twitter.com/cTWWiKWvAR
— 24zampe (@24zampe) 17 ottobre 2018
Lo sversamento di carburante al largo della Corsica
Lo sversamento è avvenuto all’interno del Santuario dei cetacei, un’area marina protetta che tutela uno degli ambienti pelagici più produttivi e ricchi di vita del Mediterraneo. La chiazza di carburante si è estesa per 104 chilometri quadrati, secondo quanto riportato dall’organizzazione ambientalista Greenpeace. L’intervento tempestivo di mezzi di soccorso francesi e italiani ha permesso di ripulire le acque scongiurando il disastro ambientale, ma ora si temono ripercussioni nell’area di Saint-Tropez, Saint-Maxime e Ramatuelle.
Le ripercussioni in Francia e le misure attuate per bonificare l’area colpita
“Residui importanti si sono depositati su sedici chilometri di costa”, ha dichiarato Roland Bruno, sindaco di Ramatuelle. Nel suo comune, le spiagge dell’Escalet e Pampelonne sono state chiuse al pubblico; stessa sorte è toccata a due stabilimenti di Saint-Tropez e uno di Saint-Maxime.
Il dipartimento del Varo ha attivato una cellula di crisi e il piano Polmar terre per la bonifica dell’area. Le autorità hanno intimato i cittadini di non intervenire perché le sostanze chimiche sono potenzialmente pericolose. Al contrario sono invitati ad informare la gendarmeria o i vigli del fuoco nel caso avvistino altre chiazze.
La procura di Genova ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause della collisione fra le due imbarcazioni.
Foto in apertura © Gerard Julien/AFP/Getty Images
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