Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
A scuola di osteopatia per aiutare gli amici animali
Aperta a Mantova una scuola di osteopatia per formare veterinari ed esperti nella cura degli animali con questo tipo di tecnica.
Una scuola di osteopatia per formare veterinari e appassionati alla pratica di questa antica e ormai conosciuta tecnica di benessere. A crearla sono stati Annalisa Bertarini, infermiera veterinaria di grande esperienza, tecnico fisioterapista e osteopata animale, Matteo Ercole, osteopata umano e animale, già esperto docente e Andrea Luppi, osteopata umano. Le sedi che i tre soci fondatori hanno scelto sono tutte immerse nella natura e permetteranno di avere un contatto diretto con gli amici a quattro zampe. Si tratta del Parcobaleno (sito di educazione ambientale in provincia di Mantova) dove c’è anche un centro di recupero per rapaci, del Circolo ippico città della stessa città lombarda, che comprende un maneggio, a pochi metri dalla prima sede, e della non lontana struttura di Angelo Taddei, addestratore di cani.
I corsi inizieranno ad ottobre
I corsi dell’Isao – International school of animal osteopathy, così è stata battezzata la struttura – dedicati a veterinari, infermieri veterinari, laureati in tutela e benessere degli animali, osteopati e fisioterapisti umani, inizieranno nel prossimo mese di ottobre. Per diventare tecnico in osteopatia animale bisognerà seguire quattro anni di studi: il primo è propedeutico, per affrontare con insegnanti esperti – soprattutto medici veterinari – le tematiche necessarie per manipolare correttamente gli animali da compagnia, come cani, gatti e conigli, ma anche cavalli, rapaci e gli animali esotici. Gli altri tre anni sono tutti dedicati all’osteopatia, alternando lezioni teoriche e pratiche.
Solo i veterinari, gli infermieri veterinari e i laureati in tutela e benessere degli animali potranno accedere direttamente a queste lezioni; gli altri studenti dovranno comunque dimostrare una buona conoscenza dell’anatomia e delle possibili patologie degli animali che andranno a trattare, prima di pensare a un incontro ravvicinato. “Il tecnico in osteopatia animale, che lavorerà in collaborazione con il veterinario, è una figura che inizia a diventare ricercata anche in Italia: sono circa dieci milioni gli italiani che decidono di farsi seguire da un osteopata, va da sé che molti di essi hanno iniziato a chiedere il medesimo trattamento per i loro animali”, spiega Annalisa Bertarini.
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Osteopatia, una pratica antica per uomini e animali
L’osteopatia, d’altra parte, è una pratica antica. Il 1874 è considerato l’anno di nascita della tecnica utilizzata per curare gli esseri umani. Fu Andrew Taylor Still, medico americano, a porne le basi e, nel 1892, ad aprire la prima scuola di formazione in osteopatia, la “American school of osteopathy”, a Kirksville, una cittadina del Missouri. Oggi sono tantissime le persone, anche in Italia, che si rivolgono alle cure dell’osteopata. “L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”, spiegava Still ai suoi primi studenti.
Di osteopatia animale si parla, invece, da circa vent’anni, a livello europeo: esperti osteopati francesi e inglesi hanno deciso di applicare le loro conoscenze anche all’anatomia, alla fisiologia e alla biomeccanica dell’animale per ristabilire benessere e salute.
Una professione dedicata a chi ama gli animali
Attualmente in Italia non esiste ancora un albo professionale ufficiale dedicato a chi esercita questa tecnica terapeutica. “L’Isao – precisa Bertarini -propone oggi un corso di quattro anni dedicato a chi vuole intraprendere una professione nuova di sicura soddisfazione. La durata del corso scende a tre anni per coloro che hanno già esperienza professionale nella cura di animali e persone: veterinari, osteopati, fisioterapisti, infermieri veterinari, laureati in tutela e benessere degli animali. Si impareranno a trattare gli animali da compagnia come cani, gatti e conigli”.
“Ogni anno – conclude l’infermiera veterinaria – verrà richiesta la frequenza di dieci seminari, durante altrettanti weekend, da tre giorni l’uno: il venerdì, dalle 14 alle 20, il sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 20, e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Il corso sarà concluso da un test teorico-pratico per poter accedere al ciclo successivo. Il costo annuale del corso è di 4mila euro. Il prezzo dell’esame conclusivo annuale è di 150 euro. È allo studio l’apertura di altre sedi sia in Italia che all’estero e di altri corsi e master specifici. Inoltre verrà stabilita una collaborazione con enti internazionali di fisioterapia. Stiamo cercando anche di creare un albo professionale per riconoscere la scuola e tutti i professionisti di questo settore”.
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