L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
Metà delle scuole nel mondo non ha acqua potabile né servizi igienici
Oltre 850 milioni di bambini nel mondo non hanno accesso a servizi igienici adeguati né ad acqua sicura e potabile. Così l’istruzione resta un miraggio.
Non si può avere un’istruzione adeguata senza accesso all’acqua e a servizi igienici. E non si tratta solamente di un’ovvietà che magari si dà per scontata, ma di una necessità e di un modo per migliorare le capacità cognitive dei bambini. I numeri però sono purtroppo impietosi: oltre 850 milioni di studenti nel mondo non ha accesso all’acqua potabile e a servizi igienici, mentre metà delle scuole nel mondo è carente sia per quanto riguarda l’approvvigionamento di acqua che per un adeguato servizio igienico, come bagni e possibilità di lavarsi le mani con acqua e sapone.
Se manca l’acqua nelle scuole, manca l’istruzione
Sono solo alcuni dei dati forniti dall’ultimo report Drinking water, sanitation and hygiene in schools: global baseline report 2018, redatto dall’Unicef, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e il primo che analizza a livello globale la situazione nelle scuole per quanto riguarda l’accesso all’acqua, ai servizi e all’igiene (ridotto in inglese con l’acronimo Wash).
Nel rapporto viene evidenziato come il 69 per cento delle scuole a livello globale siano dotate di impianti per l’acqua potabile, in grado di garantire in sicurezza l’accesso all’acqua, il 12 per cento abbia degli impianti, ma al momento dell’indagine non era presente l’acqua, mentre un 19 per cento non ha alcun impianto. Secondo l’Unicef sarebbero oltre 570 milioni i bambini senza alcun accesso all’acqua potabile a scuola. Da notare come manchino moltissimi dati e molti Paesi, in particolare Cina, Russia e gran parte dell’Africa. Quindi le percentuali potrebbero variare, anche di molto.
Acqua potabile per tutti, uno degli Sdgs
Uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile prevede di garantire la disponibilità e la gestione sostenibile delle risorse idriche e servizi igienico-sanitari per tutti, entro il 2030 e di fornire un’istruzione di qualità inclusiva e paritaria e di promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. Evidentemente le due condizioni sono strettamente correlate: senza la possibilità di usare un bagno o di bere dell’acqua potabile, un bambino spesso non può nemmeno frequentare la scuola, che spesso viene abbandonata.
Secondo un rapporto pubblicato lo scorso anno dalla Banca mondiale in occasione dell’Annual spring meeting, servirebbe quadruplicare la spesa a 150 miliardi di dollari l’anno, per fornire acqua e servizi igienico sanitari universalmente sicuri. Altrimenti i numeri non faranno che aumentare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A fine marzo, una manifestazione francese contro i mega bacini idrici si è trasformata in un campo di battaglia con le forze dell’ordine.
Siccità, alluvioni, inquinamento. La crisi climatica sta cambiando il nostro rapporto con l’acqua, sempre meno accessibile. Ecco 8 soluzioni innovative.
Alla fine del decennio, l’acqua dolce sul pianeta sarà insufficiente. Ed è solo colpa dell’uomo. A dirlo è la Commissione globale sull’economia dell’acqua.
È una provocazione ma è tutto vero: molte zone del paese sono a rischio per la siccità e Deserti d’Italia lo racconta grazie a foto stupendamente tragiche.
Nel capoluogo veneto la campagna per far conoscere la rete delle fontane pubbliche della città aiuta abitanti e turisti a rispettare di più l’ambiente.
Al World water forum di Dakar si è lavorato per garantire una “pace blu”, ovvero per la sicurezza e l’accesso all’acqua e ai servizi sanitari per tutti.
Il progetto Jadar mina la risorsa idrica del fiume serbo. Iskra Krstić non si arrende e continua a battersi in difesa dell’acqua e del suolo.
L’acqua scarseggia nel nord del Senegal. I suoi abitanti sperano di essere ascoltati al World water forum di Dakar, ma la strada è ancora lunga e tortuosa.