La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Lavorare per il bene del Pianeta non è un sacrificio, ma un’opportunità di business
Quando si parla degli Obiettivi di sviluppo sostenibile Onu (Sdgs), di solito si fa riferimento ai loro costi. Come a sottintendere che lavorare per un mondo migliore sia un sacrificio per Stati, aziende e investitori. Per fortuna, si sta facendo avanti anche un punto di vista radicalmente opposto. Un punto di vista che non si
Quando si parla degli Obiettivi di sviluppo sostenibile Onu (Sdgs), di solito si fa riferimento ai loro costi. Come a sottintendere che lavorare per un mondo migliore sia un sacrificio per Stati, aziende e investitori. Per fortuna, si sta facendo avanti anche un punto di vista radicalmente opposto. Un punto di vista che non si fa spaventare dal cambiamento, ma lo considera come un’opportunità di business e di crescita.
Tutti i vantaggi (economici) di un mondo più giusto
Come riporta un contributo ospitato dal World Economic Forum, è stato da poco pubblicato un report dal titolo “Better business, better world”, che fa “i conti in tasca” agli Sdgs. La firma (prestigiosa) è quella della Business and Sustainable Development Commission, un’organizzazione che riunisce nomi illustri nel campo della finanza, delle grandi aziende, della filantropia, dei sindacati.
Lo studio dipinge uno scenario in cui gli Obiettivi di sviluppo sostenibile sono stati raggiunti in quattro settori: cibo e agricoltura, città, energia e materie prime, salute e benessere. Si tratta quindi soltanto di una frazione rispetto all’ambizioso piano dell’Onu per il 2030, ma basterebbe già questo per innescare un vero e proprio volano per l’economia. Le cifre? Entro il 2030, nuove opportunità di business per il valore di 12 mila miliardi di dollari e 380 milioni di nuovi posti di lavoro, per il 90 per cento nei Paesi in via di sviluppo.
Tutte le opportunità di business legate agli Sdgs
Il mondo dell’economia e della finanza dovrà dimostrarsi capace di prendere al volo queste opportunità. Da un lato ci guadagnerà in prima persona, dall’altro lato ne beneficeranno il Pianeta e le persone. Il report analizza quattro mondi molto diversi tra loro; prendiamoli in esame uno per uno.
Cibo e agricoltura
Già oggi nel mondo ci sono circa 800 milioni di persone denutrite. Ci vorranno altri 220 milioni di ettari di terreno per far fronte alle necessità alimentari della popolazione nel 2030; una sfida inasprita dagli effetti dei cambiamenti climatici. Raggiungere gli Sdgs nel cibo e nell’agricoltura ha un valore di 2.300 miliardi di dollari. Le opportunità di business più grandi sono tre. Da un lato la lotta allo spreco alimentare, che da sola vale tra i 155 e i 405 miliardi di dollari l’anno. Poi, la riforestazione. Infine, lo sviluppo di nuovi mercati alimentari nelle zone a basso reddito, che garantiranno 71 milioni di nuovi posti di lavoro.
Città
Le città, nel 2050, ospiteranno il 70 per cento della popolazione globale. Per diventare salubri, prospere e inclusive dovranno superare due grandi sfide: la povertà negli spazi urbani e l’uso intensivo di energia. Raggiungere i traguardi fissati dall’Onu per le città porterà profitti pari a 3,7 mila miliardi di dollari. In primis nel settore delle costruzioni: vale 800 miliardi il campo della ristrutturazione degli edifici per dotarli di elettrodomestici e sistemi efficienti di riscaldamento, refrigerazione e illuminazione.
Energia e materie prime
Viviamo in un mondo per certi versi paradossale. 1,2 miliardi di persone non hanno accesso all’elettricità, mentre dall’altro lato del Pianeta si produce (e si spreca) troppa energia, soprattutto considerando quella da fonti fossili. L’economia circolare, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili potrebbero garantire profitti per 4.300 miliardi di dollari e 86 milioni di nuovi posti di lavoro.
Salute e benessere
Anche la salute e il benessere sono un’opportunità di crescita economica. Ogni anno, il 5 per cento della popolazione dei Paesi in via di sviluppo scivola in condizioni di povertà per via delle spese legati alla salute. Migliorando le tutele assicurative, le tecnologie e il sistema sanitario in generale, si potrebbero guadagnare o risparmiare 1.800 miliardi di dollari, facendo spazio per 46 milioni di nuovi posti di lavoro.
Foto in apertura: Taylor Weidman/Getty Images
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