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Semplice e connessa. I millennial sognano un’auto fatta così
Che rapporto c’è fra la generazione dei millennial e l’auto? Dall’Innovation Award organizzato da FCA in due università italiane è emerso che per piacere ai giovani l’auto dovrà seguire umori e stagioni.
Cosa cercano i millennial in un’auto? Una possibile risposta arriva dall’open contest FCA innovation award organizzato tra gli studenti di economia e management di due atenei del sud Italia, la Seconda Università di Napoli e l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. L’obiettivo dell’iniziativa, sostenuta da Fiat Chrysler Automobiles, era quella di raccogliere idee e contributi sul rapporto tra i millennial, una delle più grandi generazioni della storia (qui un’interessante ricerca di Goldman Sachs) e le auto di oggi e di domani.
Ecco alcune delle domande a cui gli studenti iscritti ai corsi di economia aziendale, economia e commercio e management sono stati chiamati a rispondere: come immagini le auto tra 15 anni? Cosa faresti con la tua auto se potessi? Cosa dovrebbero fare i produttori di auto per migliorare la tua vita? Musica, social network e amicizia: se queste cose migliorano la tua vita, potrebbero anche migliorare la tua relazione con le auto?
Dei 1.180 studenti coinvolti nell’ FCA Innovation award for university students, in 501 hanno risposto con proposte, idee e progetti, alcuni decisamente fantasiosi. Diversi i temi ricorrenti, quasi dei veri trend generazionali: il comfort e la serenità di guida vincono decisamente sulle prestazioni, la ricerca nell’auto di caratteristiche simili a quelle di tablet e smartphone, l’auto essenziale, quasi una specie di foglio bianco da personalizzare. Il premio? Ai quattro studenti vincitori, uno stage di 6 mesi nelle sedi di FCA. Ecco le idee finaliste, premiate per la loro originalità, fattibilità e sostenibilità.
L’auto simbiotica
C’è chi ha immaginato un’auto capace di mutare in simbiosi con le stagioni, adattandosi all’umore, al clima, persino all’età del conducente, modificando prestazioni e funzionalità degli accessori. C’è chi ha immaginato un’auto che si mette in moto inserendo una patente dotata di chip, che riconosce il conducente e adatta le funzioni della vettura di conseguenza, inibendo la messa in moto se la patente è scaduta o priva di punti.
L’auto e il cloud
Infotainment, connettività e l’uso del cloud come contenitore di informazioni e contenuti multimediali generati dall’auto e in auto sono stati altri temi premiati dall’innovation award di FCA. Musica, social network e car-agenda diventano attraverso il cloud più facili e veloci da gestire. Il learning car system memorizza tutto ciò che succede all’esterno e all’interno dell’auto grazie a telecamere, radar e sensori. L’obiettivo? Un’auto capace di adeguarsi all’utente di apprendere e imparare.
L’auto intelligente
Un altro dei temi premiati è stata l’auto capace di entrare in relazione con il proprietario, di adattarsi alla sua personalità, addirittura di auto-apprendere. Una vettura che asseconda i desideri, i bisogni e gli interessi di chi guida, in base all’umore, ai gusti musicali, alle esigenze, anche inconsapevoli, dei passeggeri.
L’auto connessa
Un servizio di messaggistica istantanea che permetta alle auto di scambiarsi fra loro informazioni e notizie sulla viabilità stradale. Un sistema di security intelligence (sensori, rilevatori di segnali stradali, radar) per monitorare e analizzare i comportamenti virtuosi (o pericolosi) al fine di migliorare gli stili di guida. Il riconoscimento facciale per gli utenti del car sharing, capace di regolare automaticamente i dispositivi di sicurezza, di intrattenimento e di ergonomia e il car sharing “live”, per condividere l’auto in tempo reale. Infine, uno dei temi ricorrenti e fra le idee premiate è l’auto “naked”, nuda, essenziale, personalizzabile in funzione del contesto di utilizzo, semplice da usare, leggera e maneggevole. E, ovviamente, connessa.
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