Il report di fio.PSD mostra un quadro in peggioramento nel 2023 in Italia per quanto riguarda le persone senza dimora. E anche il 2024 è iniziato malissimo.
In Italia nel 2023 sono morte 415 persone senza dimora, cioè una media di 1,13 persone al giorno.
Il primato dei morti è in Lombardia, seguita dal Lazio. Il 53 per cento dei decessi riguarda stranieri.
Il dato del 2023 è in peggioramento rispetto al 2022. E nei primi 20 giorni del 2024 sono già morti 30 senza dimora.
Ci sono decessi che fanno meno rumore di altri, quanto meno per il senso comune. C’è una strage silenziosa in Italia che non vediamo o non vogliamo vedere, ma che ha numeri impressionanti. Nel 2023 in Italia sono morte almeno 415 persone senza dimora, secondo la rilevazione di fio.PSD, la Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora. Una strage non spazialmente circoscritta, ma che ha coinvolto ben 215 comuni italiani, con il primato di quelli della Lombardia.
E il 2024 non è iniziato meglio, anche a causa delle temperature molto rigide: nei primi 20 giorni dell’anno sono già morti 30 senza dimora. Più di una persona al giorno.
La strage di senza dimora
In Italia nel 2023 sono morti più di una persona senza dimora al giorno. Per la precisione, una media di 1,13. 415 è infatti il tragico numero sviscerato dalla Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (fio.PSD) riguardo ai decessi occorsi in Italia nell’anno appena finito e che hanno avuto per protagonisti chi una casa non ce l’ha.
Dal punto di vista temporale, i dati del 2023 rivelano come i mesi invernali rappresentino la stagione più dura per chi non può contare su un alloggio adeguato. In questo periodo dell’anno infatti i decessi sono stati considerevolmente più frequenti, arrivando a coinvolgere 130 persone. Ma questo non significa che d’estate le cose vadano meglio e anzi, il caldo può avere effetti tragici sull’organismo proprio come le temperature rigide. Sono 102 le persone decedute in questa stagione.
LA STRAGE INVISIBILE 2023 Nel corso del 2023 sono morte 415 persone senza dimora, 16 in più rispetto al 2022; nel report che presentiamo oggi cerchiamo di dare dignità e visibilità a quelle tante, troppe, persone che sono decedute in solitudine, disperazione e abbandono pic.twitter.com/rxPVEAdmqi
In termini spaziali il report di fio.PSD mostra come la strage di persone senza dimora sia un fatto trasversale in Italia, che riguarda tutte le regioni e città tanto grandi quanto piccole. Sono 215 i Comuni italiani in cui è stato registrato almeno un decesso di persone senza dimora nell’anno appena passato. Il triste primato va alla Lombardia, regione che viene chiamata “locomotiva d’Italia” per la ricchezza che è in grado di generare ma che evidentemente è anche quella che lascia indietro più persone e dove le discriminazioni economico-sociali la fanno dunque da padrone. Sono 86 i decessi registrati in Lombardia, il 21 per cento del totale, mentre al secondo posto c’è il Lazio, con 74 decessi. Le città con il maggior numero di decessi sono Roma (44) e Milano (22), ma dati allarmanti provengono anche da Bergamo, Torino, Bologna, Brescia e Genova.
Come muoiono i senza dimora
Il report di fio.PSD rivela che i decessi tra persone senza dimora riguardano per la quasi totalità maschi, con un 93 per cento dei casi. L’homelessness femminile, seppur in crescita negli ultimi anni, appare molto meno diffusa e questo perché le donne generalmente hanno meno probabilità di vivere in strada con scarso o nessun contatto con i servizi di supporto e spesso entrano nella cosiddetta homelessness nascosta, trovando accoglienza presso conoscenti.
Il 58 per cento delle persone senza dimora decedute nel 2023 erano di origine straniera e l’età media è alta: 47,3 anni, che cresce addirittura a 55,7 tra gli italiani. Il 40 per cento delle persone senza dimora muore per malori, di cui la forma più estrema è rappresentata dagli episodi di ipotermia (15 casi in un anno). Il 42 per cento di esse muore per eventi traumatici e accidentali, quali atti di aggressione, annegamenti, cadute, incendi e suicidi.
Serve un cambiamento culturale
Come rivela fio.PSD, le persone senza dimora hanno una speranza di vita di 30 anni inferiore a quella della popolazione generale. E muoiono per eventi traumatici ed accidentali 40 volte in più della popolazione generale.
Sembra che la situazione peggiori anno dopo anno. I 415 decessi registrati nel 2023 sono innanzitutto un dato sottostimato, perché è probabile che molti decessi restino nascosti e non vengano dunque rilevati. Ma soprattutto, il dato dell’anno appena concluso è superiore a quello del 2022, quando i decessi registrati furono 399. “Oltre 400 morti in un anno sono un dato tremendo”, denuncia la presidente di fio-PSD, Cristina Avonto. “Il costante incremento annuale di questa triste cifra che riguarda esseri umani deve portare a un cambiamento politico e culturale. Oggi le risorse messe a disposizione degli ambiti territoriali, da fondi europei e nazionali, anche attraverso il coinvolgimento delle regioni, possono essere una leva per strutturare politiche e servizi sull’abitare”.
Eppure a livello politico nazionale e locale la questione non solo non viene risolta, ma anzi aggravata. Da una parte pullulano le disposizioni di allontanamento dei senza dimora dai centri storici, un modo per non risolvere il problema ma semplicemente per nasconderlo. Dall’altra la criminalizzazione dell’accoglienzache crea nuove sacche di senza dimora tra le persone migranti, rischiando di ingrossare ulteriormente negli anni a venire i numeri della strage silenziosa. Non è un caso il 2024 si sia aperto nel peggiore dei modi: in soli 20 giorni sono già morte 30 persone senza dimora.
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