Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
“So critical, so fashion”, la settimana della moda critica
Con ‘So critical, so fashion’ la moda milanese quest’anno raddoppia. Alla settimana di passerella per le grandi firme se ne affianca un’altra dedicata alla moda sostenibile. Con tanti eventi correlati e spunti di riflessione.
Si terrà tra il 27 settembre e il 2 ottobre “So critical, so fashion”, la settimana dedicata alla moda consapevole e critica. Ci racconta nel dettaglio cosa accadrà nel quartiere Isola, Chiara Righi, responsabile e organizzatrice della manifestazione.
“L’esperimento, ci teniamo a ricordarlo, è il primo in Italia dedicato completamente alla moda sostenibile, e si compone di diversi elementi: sarà aperto il 27 settembre da una sfilata alla sua terza edizione, ‘Dressed up’, organizzata da Isola della moda, e continuerà poi nei diversi giorni con un market di vendita di capi e accessori di moda critica, con laboratori pratici e incontri sul tema ‘Moda critica e microeconomie’. E naturalmente gli aperitivi: gli orari dell’evento sono serali, dalle 18:00 alle 23:00, e quindi un buon bicchiere di birra e qualcosa da stuzzicare ci sembravano assolutamente importanti!”
Alla settimana della moda critica, le novità non finiscono qui…
“La particolarità dell’evento, oltre al tema, non esploratissimo in Italia, è che è davvero aperto a tutti. Noi sappiamo che durante la settimana della moda quasi tutto quello che succede è riservato ad addetti ai lavori e stampa. Quello che vogliamo fare è riportare la moda ad essere cosa di tutti. Quindi a parte il giorno 28, dedicato ad addetti ai lavori e stampa, l’ingresso alle altre giornate sarà assolutamente libero, gratuito ed aperto ai cittadini”.
Ci dai un’ultima battuta su una frase che scrivete sul vostro sito, “il monaco non fa l’abito”?
“E’ un gioco di parole che vuole significare che bisogna smettere di pensare alla moda critica come a qualcosa di brutto. La classica tonaca non è moda critica. Per noi la moda critica e sostenibile è qualcosa di assolutamente ricercato e gradevole anche dal punto di vista estetico. Di solito ‘l’abito non fa il monaco’, per noi ‘il monaco non fa l’abito’, perlomeno non quello di moda critica”.
Immagine di copertina: ago e filo a rappresentare il lavoro onesto di una moda critica. ©gettyimages.com
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