La raccolta delle migliori fotografie naturalistiche del National Geographic scattate nel 2024, il mondo animale attraverso l’obiettivo della fotocamera
Seychelles, nascono due aree marine protette grandi quanto la Gran Bretagna
Il governo delle Seychelles ha annunciato la creazione di due aree marine protette che tuteleranno specie marine come il dugongo e la tartaruga gigante e garantiranno la salvaguardia di uno dei luoghi più incontaminati della Terra.
Forse è a loro che gli antichi si sono ispirati per creare il mito delle sirene: i dugonghi sono mammiferi marini simili ai lamantini, da cui si differenziano per la forma biforcuta della coda. E sono solo una delle incredibili specie animali che vivono alle Seychelles. L’arcipelago si trova nell’oceano Indiano a circa 1.600 chilometri dalle coste dell’Africa orientale ed è costituito da 115 isole circondate da acque turchesi e barriere coralline. Ora questo gioiello gode della protezione che si merita: il governo ha annunciato la creazione di due aree marine protette che ricoprono una superficie di 210mila chilometri quadrati, equivalente a quella della Gran Bretagna.
Leggi anche:
- Il Madagascar ha creato un santuario per gli squali
- Isola di Pasqua, nasce una grande riserva marina a protezione di uno degli ecosistemi più incredibili del mondo
- La lumachina che combatte contro il riscaldamento globale ritrovata alle Seychelles
La tartaruga gigante di Aldabra è al sicuro
Una delle aree protette, che si estende per oltre 74mila chilometri quadrati, interessa le acque al largo del gruppo di Aldabra, il secondo atollo corallino più grande del mondo, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) e luogo d’origine di una specie rarissima: la tartaruga gigante di Aldabra, che può pesare anche 250 chili e vivere fino a 200 anni. La seconda area protetta ricopre una superficie di 52mila chilometri quadrati da Fortune Bank alle isole Amirantes. Qui alcune attività economiche saranno concesse, ma regolamentate in modo severo.
Anche Leonardo DiCaprio ha contribuito alla tutela delle Seychelles
Questo importante risultato è frutto della collaborazione tra il ministero della Finanza delle Seychelles e l’organizzazione ambientalista Nature Conservancy; il progetto è finanziato da privati tra cui la Leonardo DiCaprio Foundation e appoggiato da varie nazioni compresa l’Italia. Lo stesso Leonardo DiCaprio ha dato la notizia con un tweet: “Le Seychelles hanno annunciato la creazione di due nuove aree protette grandi quanto la Gran Bretagna. Unitevi a me e a Nature Conservancy nel congratularci con tutti quelli che l’hanno reso possibile”.
Today, Seychelles announced two new marine protected areas that equal the size of Great Britain. Join me and @nature_org in congratulating all those who made it happen. https://t.co/OygRCaKY37
— Leonardo DiCaprio (@LeoDiCaprio) 21 febbraio 2018
Il governo locale si impegna a portare la percentuale di aree protette dallo 0,04 al 30 per cento: si punta a tutelare 410mila chilometri quadrati entro il 2022. In questo modo squali, tonni e le altre specie sono al sicuro dalla pesca indiscriminata mentre l’ecosistema è protetto da attività come le esplorazioni petrolifere, il dragaggio e l’estrazione in acque profonde, oltre che dal turismo sfrenato.
L’oceano è la risorsa più importante per gli abitanti delle isole
A beneficiarne saranno anche gli abitanti del luogo – circa 100mila – dato che la Repubblica delle Seychelles è costituita al 99 per cento da acqua ed è sulle risorse marine che si basano gran parte dell’alimentazione e dell’economia locali. Sarà più facile far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui l’acidificazione degli oceani e l’innalzamento del loro livello. Il mito delle sirene non smetterà di esistere, e le tartarughe giganti potranno trascorrere indisturbate la loro placida vita sotto il sole di Aldabra.
Foto in evidenza di Christian Schlamann via National Geographic/Your Shot
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Siamo stati tre giorni tra borghi, vallate e foreste dell’Appennino centrale, per vedere le misure adottate per favorire la coesistenza tra uomini e orsi marsicani.
Per la prima volta le giraffe stanno per essere inserite nella lista delle specie protette dall’Endangered species act, una mossa per la loro salvaguardia.
La Cop16 di Cali, in Colombia, è stata sospesa per il mancato raggiungimento del quorum necessario per lo svolgimento della plenaria finale. Tempi supplementari a Roma, nel 2025, sperando che le parti trovino le risorse per tutelare la biodiversità.
Si tratta di un’area di 202 chilometri quadrati nata grazie agli sforzi durati 16 anni delle comunità locali e nazionali a Porto Rico.
Ha 300 anni e può essere visto persino dallo spazio. È stato scoperto nel Triangolo dei Coralli grazie a una spedizione della National Geographic society.
La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla