Cooperazione internazionale

Indonesia, cresce l’intolleranza religiosa contro alcune minoranze

Discriminati per aver diffuso insegnamenti religiosi “devianti”, gli appartenenti a una setta di nome Gafatar sono stati costretti a evacuare e a rimpatriare nelle loro case originarie.

A gennaio centinaia di membri del Gafatar, un movimento religioso indonesiano, sono stati sfrattati dal Kalimantan occidentale, il territorio indonesiano in cui si erano insediati per raggiungere l’indipendenza economica e la sicurezza alimentare. Una folla di gente del posto ha bruciato le loro case, costringendoli ad abbandonare le proprie abitazioni e i terreni agricoli. Con lo sfratto, circa 1.600 membri del Gafatar sono stati obbligati a rimpatriare nelle loro case originarie, la maggior parte delle quali si trovano sull’isola di Java. Ora stanno seguendo programmi di rieducazione e alcuni psicologi sono stati mandati sul luogo per aiutare i membri traumatizzati.

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Cos’è il Gafatar

Il Fajar Nusantara, o Gafatar, è un movimento religioso indonesiano che si crede combini insegnamenti di fedi differenti. A causa di questa credenza generale il gruppo è stato percepito come blasfemo in un paese dove la maggior parte della popolazione è musulmana. Tuttavia i leader affermano che il gruppo è stato fondato per il raggiungimento di un obiettivo specifico: creare le condizioni per la sicurezza alimentare che aiuterebbe il paese a sopravvivere alla crisi alimentare globale.

 

Il Gafatar è stato dichiarato illegale

Quando il 13 gennaio il ministro degli Affari religiosi ha dichiarato illegale il Gafatar, la maggioranza sunnita del Kalimantan occidentale si è sentita autorizzata ad attaccare il gruppo. Nel giugno del 2015 i leader del Gafatar erano già stati condannati da 3 a 4 anni di prigione per aver diffamato la religione islamica avendo ammesso che il loro capo era il messiah e avendo diffuso insegnamenti religiosi considerati devianti. Ma il gruppo ha anche guadagnato popolarità e in Indonesia decine di persone che si crede siano diventate nuovi membri del Gafatar sono scomparse.

 

Il governo non riesce a proteggerli

In molti in Indonesia, compresa la Commissione nazionale per i diritti umani (Komnas Ham) danno la colpa al governo, in particolare al ministero degli affari religiosi, per non essere riuscito a compiere il ruolo di mediatore e a evitare la tragedia. Questo secondo loro rappresenta un altro esempio di discriminazione malcelata contro gruppi minoritari appoggiata dal governo. Oggi i membri del Gafatar chiedono un risarcimento per le case e altre proprietà che sono stati costretti ad abbandonare nel Kalimantan. Si sentono trattati come criminali anche se in realtà dicono di non infastidire in nessun modo la gente del posto.

 

Il governo indonesiano al momento sta cercando di reintegrare i membri nella società. Tuttavia molti abitanti dei villaggi giavanesi hanno già dichiarato che i loro vecchi vicini non sono i benvenuti. Inoltre non tutti i  membri del Gafatar hanno una casa dove andare perché hanno venduto i propri possedimenti e hanno dato i soldi all’organizzazione.

 

Immagine di copertina: il luogo dove vivevano i mebri del Gafatar in fiamme © Jessica Helena Wuysang/Antara

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