Shakti e Shiva. Il sesso come energia sacra

Molte tradizioni antiche, occidentali come orientali, consideravano il sesso l’energia sacra per eccellenza.

In particolare il Tantra,
una delle più elevate vie spirituali dalle origini
antichissime. La considerazione che unificava queste tradizioni era
che ogni cosa nell’universo nasce dall’energia sessuale, dalla
congiunzione e fusione degli opposti polari.

In India, Tibet e Cina questa visione unitaria raggiunge il suo
apogeo: le divinità vengono raffigurate insieme e spesso
nella posizione dell’atto amoroso. E’ da rilevare che nel Tantra
come nelle altre vie spirituali, la posizione sessuale non è
quasi mai sdraiata, ma seduta, così da rendere verticale
l’asse psicofisico interiore. Questo permette di vivere l’atto
amoroso come meditazione, trasformandolo da istinto animale in
pratica spirituale ed evolutiva.

Nell’India antica il Tantrismo adorava i due poli dell’esistenza:
Shiva, il Dio maschile, che viene raffigurato simbolicamente con un
lingam, un fallo eretto di pietra, marmo, ghiaccio (come ad
Amarnath) o metallo, mentre Shakti, sua consorte, con una yoni, di
forma ovale o circolare. E’ comune ritrovare nei vari templi questi
due simboli uniti e compenetrati che vengono venerati come immagine
stessa del divino. Shiva e Shakti sono gli archetipi della
coscienza e dell’energia.

Nel Tantra l’unione sessuale è il fondamento della struttura
metafisica stessa: l’intero universo nasce dall’unione sessuale
della coscienza immateriale con l’energia creativa. In ogni atomo
fisico (ben conosciuto agli Indiani), in ogni essere vivente
vegetale o animale, come in ogni astro del cosmo, la forma
materiale dell’energia nasconde e implica una coscienza interiore.
Non esiste materia-energia priva del suo aspetto di coscienza
immanente.

Il rapporto sessuale, che sta all’origine dell’intera esistenza,
spiega come ogni nuova vita, ogni forma provenga da un atto
sessuale. Anche la pulsazione e il ritmo dell’atto amoroso si
ritrovano in ogni aspetto della vita sotto forma di ciclo,
vibrazione o pulsazione, dai pianeti, alle stagioni, al battito del
cuore, al respiro. Tutta l’esistenza viene percepita come un
continuo atto creativo che nasce dall’incessante relazione d’amore
della coscienza e dell’energia.

Questa visione tantrica, unitiva ed evolutiva, viene trasmessa
dall’India al Tibet e alla Cina dove assume il simbolo del Tao in
cui le due forze polari Yin e Yang si equilibrano. La visione
taoista è assolutamente parallela a quella tantrica, sia per
la consapevolezza che l’essenza o coscienza è presente in
ogni manifestazione dell’esistenza, sia per la comprensione che
tutto nasce dall’equilibrio del femminile col maschile.

E’ interessante ricordare che Niels Bohr, il grande fisico della
scuola di Copenaghen, utilizzò il simbolo del Tao come
elemento di comprensione del mistero quantico dell’esistenza.

Dott. Nitamo Federico Montecucco
medico psicosomatico olistico

 

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