Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
Si conclude Cinemambiente 2024. Sul palco anche studenti e studentesse di NextJournalist
Per il secondo anno consecutivo, NextJournalist è ospite di Cinemambiente, il festival a Torino dedicato al cinema ambientale.
L’articolo che segue è stato scritto in collaborazione con Koka Flora, Pecoraro Federico, Merlo Evelin e Cravero Giorgia all’interno del progetto NextJournalist.
La 27esima edizione di Cinemambiente, lo storico festival di cinema ambientale quest’anno dedicato al fondatore Gaetano Capizzi, si è chiusa il 9 giugno consegnando diversi premi a documentari e cortometraggi a tema ambientale. Tra questi spicca il titolo “The Battle for Laikipia”, in cui i registi Daphne Matziaraki e Peter Murimi raccontano la complessa eredità del colonialismo britannico in Kenya, bilanciando la precaria posizione attuale dei discendenti dei coloni bianchi con gli impatti devastanti dei cambiamenti climatici sulle comunità indigene.
Ma Cinemambiente non è stato solo “cinema”: numerosi gli eventi collaterali in cui si è parlato di sostenibilità ambientale. Uno di questi ha visto protagonista anche il progetto NextJournalist, i cui partecipanti – giovani studenti delle scuole secondarie – si sono cimentati in una giornata da “giornalisti”, anzi da “giornalisti del domani”, appunto.
Cinemambiente: come è andata l’edizione 2024
“Questa è un’edizione particolare di Cinemambiente perché è la prima senza Gaetano Capizzi”, ha spiegato Lia Furxhi, direttrice del festival, “ma tutti noi abbiamo continuato sulla stessa strada”. Anche l’ultima edizione di Cinemambiente vede una grande partecipazione: 76 film selezionati su 2.000 proposte. “Quello che ci guida nella scelta è la volontà di presentare al pubblico storie di persone, comunità, luoghi, esseri viventi che da una parte denuncino delle situazioni scomode e dall’altra propongano delle soluzioni e dei nuovi stili di vita. La cosa interessante che ci ha colpito quest’anno è che ci sono numerosi film con giovani e giovanissimi che raccontano come questi stiano cercando di vivere su questo pianeta attraverso una vera e propria riconversione del modo di vivere con la natura”.
Arte e cinema sono spesso all’avanguardia, perché ci raccontano come vivremo nel prossimo futuro. E oggi il cinema ospitato a Cinemambiente racconta di un altro rapporto possibile con la natura. Sta qui la forza del cinema nella comunicazione ambientale. Oltre al film vincitore, sono stati assegnati diversi altri premi, che vanno dal miglior cortometraggio (The Feast, che narra della tenacia di un gruppo di donne nel farsi carico della gestione economica del sistema ittico) al miglior film italiano (Un paese ci vuole. Zavattini, Luzzara e il Po, che racconta in maniera poetica un paese sulle rive del Po).
Spazio a NextJournalist 2024
Nell’ambito della formazione, come lo scorso anno, Cinemambiente ha riservato uno spazio a NextJournalist, il progetto realizzato da LifeGate, media partner di CinemAmbiente, e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus. Rivolta agli studenti e alle studentesse che intendono avvicinarsi ai temi della comunicazione ambientale e della creazione di contenuti, l’iniziativa concorsuale quest’anno ha coinvolto oltre 1.400 scuole superiori di Piemonte, Lombardia e Lazio, chiamate a confrontarsi con il tema dei “water defenders”, ovvero persone, aziende e istituzioni che agiscono per tutelare la risorsa idrica e gli habitat marini.
La crisi climatica infatti, tra siccità e inondazioni, fa dell’acqua non solo un elemento salvifico, ma anche una minaccia. I ragazzi e le ragazze dell’I.T.I. Omar di Novara e dell’I.I.S. Tommaso D’Oria di Ciriè, che hanno vinto il secondo turno di questa edizione di NextJournalist, hanno affrontato l’argomento da due angolazioni diverse. Una selezione di ragazze e ragazzi provenienti dalle due scuole ha partecipato poi a Cinemambiente, declinando il racconto dell’evento in tre modalità: attraverso un articolo scritto, sviluppando un podcast e realizzando contenuti per i social.
Qui puoi ascoltare il podcast “Una giornata a CinemAmbiente” realizzato da Manuela Apicella, Rebecca Blonda e Serena Vietti insieme a Marco Rip, sound designer di LifeGate.
NextJournalist 2024: “Acqua né più né meno”
L’argomento ha ispirato anche l’ecotalk “Acqua né più, né meno” che si è tenuto giovedì 6 giugno presso la Sala Soldati del Cinema Massimo di Torino. L’incontro, moderato da Tommaso Perrone, direttore responsabile di LifeGate, ha ospitato il fotografo Stefano Torrione, che ha presentato le immagini inedite della mostra “Deserto Italia” e ha risposto alle domande poste da studenti e studentesse delle scuole selezionate. “Con questa mostra ho voluto ampliare il concetto di deserto”, ha commentato Torrione. “Quindi, deserti sono anche i ghiacciai che si ritirano, i fiumi che vanno in secca, il lago che si abbassa. Ma deserto è anche ciò che ha lasciato la tempesta Vaia in Trentino, la Xylella in Puglia, forse il paesaggio peggiore che ho ritratto. Infine, il deserto lasciato dagli impianti da sci chiusi perché manca la neve. Sono paesaggi di una sofferente bellezza: sto lavorando da oltre due anni su questo concetto di paesaggio italiano. Il consiglio che lascio ai giovani giornalisti è: andate sul posto, parlate con le persone”.
Infine, all’ecotalk ha partecipato anche Claudia Traina, program officer della missione Proteggere l’Ambiente dell’Obiettivo Pianeta della Fondazione Compagnia di San Paolo. Per l’occasione, Traina ha lanciato la seconda edizione del Bando “Re:azioni. Difendi l’ambiente, contribuisci al benessere di domani”, con il quale la Fondazione persegue il macro-obiettivo di sostenere progetti nell’ambito della transizione green, per salvaguardare l’ambiente attraverso il coinvolgimento della cittadinanza. “Vogliamo che sia un’iniziativa capillare e dal basso: ci aspettiamo che si candidino progetti che abbiano al centro proposte su come cambiare e migliorare i nostri stili di vita. L’obiettivo è quello di coinvolgere sempre più associazioni, enti locali e cittadini, in quanto sentinelle di un territorio in trasformazione”. Tra i vari temi affrontati dal bando, particolare attenzione è dedicata al tema dell’eco-ansia.
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