Drogata e stuprata per anni, Gisèle Pelicot ha trasformato il processo sulle violenze che ha subìto in un j’accuse “a una società machista e patriarcale che banalizza lo stupro”.
L’Africa alle urne, si vota in sei paesi del continente
È una settimana cruciale per la democrazia quella in corso in Africa: da ieri si vota in sei paesi del continente, cinque chiamati alle elezioni e uno a referendum, in quello che la stampa locale ha definito il super sunday africano. Benin In Benin il primo ministro Lionel Zinzou e il magnate del cotone Patrice
È una settimana cruciale per la democrazia quella in corso in Africa: da ieri si vota in sei paesi del continente, cinque chiamati alle elezioni e uno a referendum, in quello che la stampa locale ha definito il super sunday africano.
Benin
In Benin il primo ministro Lionel Zinzou e il magnate del cotone Patrice Talon si affrontano in un testa a testa nel ballottaggio per la carica di presidente della Repubblica, dopo che il primo turno elettorale, il 6 marzo scorso, si era concluso senza una maggioranza decisiva. In passato Talon era stato accusato di aver tentato di avvelenare l’attuale presidente Bony Yayi, giunto al termine di due mandati alla guida del paese. Accuse che l’oppositore – che ha potuto presentare la sua candidatura solo dopo aver ottenuto il perdono presidenziale – ha sempre smentito.
Repubblica del Congo
Intanto, in Repubblica del Congo, gli elettori sono chiamati a decidere se il presidente Denis Sassou Nguesso, da 31 anni complessivi al potere, dovrà rimanere per un ulteriore mandato alla guida del paese. Da ieri e per tutta la durata dello spoglio, le autorità hanno decretato un blackout informatico e dei mezzi di comunicazione: Internet è bloccato e anche i cellulari sono fuori uso “per evitare la divulgazione illegale dei risultati”.
https://www.youtube.com/watch?v=1jscBZ6ct6s
Niger
In Niger, il presidente Mahmadou Issofou va al ballottaggio dopo aver perso, lo scorso 21 febbraio, l’opportunità di essere riconfermato al primo turno. Il suo principale sfidante è Hama Amadou, attualmente ricoverato in Francia per problemi di salute e su cui pende una condanna per il coinvolgimento in uno scandalo legato al traffico di minori.
Senegal
E ancora, in Senegal i cittadini dovranno decidere, tramite referendum, se modificare o meno la Costituzione per ridurre da sette a cinque gli anni del mandato presidenziale e introdurre una norma che impone un limite di due mandati consecutivi. Un voto importante per il paese: se passeranno, tuttavia, le modifiche referendarie si applicheranno dalle prossime presidenziali e quindi non impediranno all’attuale presidente, Macky Sall, di ricandidarsi per un terzo mandato.
Tanzania (Zanzibar)
Si vota anche a Zanzibar, arcipelago semiautonomo della Tanzania, dove si replica lo scrutinio dello scorso ottobre, tra tensioni crescenti e la minaccia dell’opposizione di boicottare le urne. Infine a Capo Verde, uno dei paesi più stabili dell’Africa, esempio di una rara alternanza democratica nel continente, si elegge il nuovo parlamento. Dal 1975, anno dell’indipendenza dal Portogallo, la politica del piccolo arcipelago della costa occidentale è stata dominata dal Partito africano per l’indipendenza di Capo Verde (Paicv) e dal Movimento per la democrazia (Mfd).
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I ribelli che hanno preso il potere in Siria stanno smantellando la produzione di captagon, la droga che arricchiva il regime di Assad.
Il 15 dicembre una petroliera russa si è spezzata a metà e un’altra è rimasta incagliata, riversando combustibile nello stretto di Kerch.
Nel campo profughi di Burj al-Barajneh, le donne palestinesi preparano pasti e distribuiscono aiuti alle persone in difficoltà nella città di Beirut.
Israele ha approfittato della caduta di Assad in Siria per espandere la sua occupazione del Golan, altopiano dove è presente illegalmente dal 1967.
Un’offensiva dei ribelli in Siria ha rovesciato nel giro di 11 giorni il regime di Assad. Ora si cerca una transizione pacifica del potere.
La scarcerazione di Narges Mohammadi è avvenuta per motivi di salute e durerà tre settimane. Cresce la pressione sul regime dell’Iran per renderla definitiva.
Migliaia di persone sono scese in strada contro la decisione del governo di sospendere i negoziati per l’adesione all’Unione europea fino al 2028. Violenta la reazione delle forze dell’ordine. La presidente della Georgia rifiuta di lasciare il mandato finché non verranno indette nuove elezioni.
Il 28 novembre a Nuuk è atterrato il primo volo diretto internazionale. Un evento storico che ha acceso un dibattito sui rischi del turismo di massa.