La siccità sta colpendo in modo sempre più grave numerose nazioni europee. Tra queste, la Francia è tra quelle che stanno vivendo le condizioni peggiori. Il governo di Parigi ha definito la situazione “storica”, con “più di cento comuni che al momento non hanno più acqua potabile”, secondo quanto indicato da Christophe Béchu, ministro della Transizione ecologica.
Plus de 100 communes sont sans eau potable en France à cause de la sécheresse, déclare le ministre de la Transition écologique #AFPpic.twitter.com/YonwBKwxuD
Imposte restrizioni d’uso per l’acqua in 72 dipartimenti
Nelle località in questione è stato disposto l’invio di camion-cisterna per garantire l’approvvigionamento e lo stesso esecutivo ha annunciato nuove restrizioni d’uso, che già sono state imposte in ben 72 dipartimenti (su un totale di 96). La prima ministra Elisabeth Borne ha attivato un’unità di crisi interministeriale poiché il rischio concreto è che il problema si estenda rapidamente ad altri comuni.
Per la seconda settimana di agosto, che comincia oggi, si prevede che prosegua l’attuale ondata di caldo sulla Francia: la terza della stagione, che dovrebbe protrarsi fino a Ferragosto e che è iniziata alla fine di luglio. “Via via che il riscaldamento globale aumenta, cresce l’intensità delle ondate di caldo e i record si moltiplicano”, ha ricordato all’emittente France Info Jean Jouzel, climatologo ed ex vice-presidente dell’Ipcc, il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite.
In Francia le previsioni parlano ancora di caldo, sole e vento
Nei prossimi giorni si prevede un ulteriore, costante aumento delle temperature, che raggiungeranno, secondo l’agenzia Météo France, “livelli molto alti, anche nella porzione settentrionale del paese”. Il picco dovrebbe essere raggiunto venerdì prossimo, con 35 gradi attesi a Parigi e 39 nelle regioni sud-occidentali.
Ma al di là delle temperature, ciò che è certo è che mancheranno ancora le precipitazioni. “Ci saranno alcuni temporali, ma essenzialmente sui rilievi o su aree circoscritte. Ma maggior parte del territorio resterà disperatamente a secco”, ha annunciato il meteorologo François Jobard. Secondo il quale “il sole e il vento aumenteranno il prosciugamento dei suoli nel corso della settimana”.
A patirne le conseguenze non c’è solo la popolazione ma anche le foreste e la biodiversità. Sono più di 47mila gli ettari di territorio francese andati a fuoco dall’inizio dell’anno, battendo un record che era stato stabilito nel 2006. E gli incendi continuano a divampare, soprattutto nella metà meridionale della nazione.
🔥 Ça ne s'arrange pas en terme de risque d'#incendies en France ce 8 août 2022. La #sécheresse prononcée reste associée à un vent de nord-est particulièrement sec. (via EFFIS/Copernicus) pic.twitter.com/QWSPo7nKjk
Crollano le produzioni agricole. A rischio la distribuzione di latte
A crollare saranno anche le produzioni di mais, orzo e grano, secondo le proiezioni del ministero dell’Agricoltura. Inoltre, la Federazione nazionale dei sindacati agricoli (Fnsea) ha lanciato un allarme su una possibile mancanza di latte: “Per produrne serve foraggio, essenzialmente mais e erba medica, i cui raccolti quest’anno sono stati limitati”. Per questo la sigla ha chiesto un aumento dei prezzi: “Abbiamo animali che non hanno niente da mangiare. Dobbiamo usare ciò che abbiamo stoccato in primavera, ma che avremmo dovuto utilizzare per l’inverno. Siamo molto preoccupati per la stagione 2022-2023”. Il che si aggiunge allo spopolamento dei campi: ad oggi gli allevatori in attività in Francia sono circa 50mila. La metà di quanti se ne contavano vent’anni fa.
Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.