La Sicilia alla prova della transizione ecologica. A Palermo una nuova tappa dei Life Talks di A2A

Transizione ecologica e biodiversità i temi al centro del confronto, in occasione della presentazione del Bilancio di sostenibilità territoriale siciliano.

Transizione ecologica, biodiversità, circolarità e stili di vita sostenibili. Questi i temi al centro, lo scorso 29 ottobre, della tappa siciliana dei Life Talks “Territori sostenibili: un’impresa comune” di A2A. A Palermo, presentando il Bilancio di sostenibilità territoriale della Sicilia, la life company si è confrontata con stakeholder e cittadini sulle migliori strategie per generare impatti positivi sull’economia locale, al fine di favorire la transizione ecologica e salvaguardare un  territorio ricco di biodiversità.

L’intervento di Carlotta Ventura, Chief communications, sustainability and regional affairs officer di A2A © LifeGate

I Life Talks, un format in linea con gli obiettivi della life company

Ad aprire l’incontro – organizzato alla vigilia dell’inaugurazione degli impianti eolici e fotovoltaici di Matarocco e Mazara del Vallo e condotto da Tessa Gelisio – è stata Carlotta Ventura, Chief communications, sustainability and regional affairs officer di A2A, che ha presentato gli obiettivi dei Life Talks sul territorio, spiegando perché questa la formula sia perfettamente in linea con il processo evolutivo da multiutility in Life company. “Incrementare i momenti di scambio nell’ottica di un confronto costante con gli stakeholder e i cittadini dei territori nei quali operiamo – ha evidenziato – è fondamentale per restituire azioni utili ai territori stessi”. I numeri parlano chiaro: 45 attività organizzate, 84 incontri, oltre 100.000 studenti raggiunti e 18 strutture aziendali coinvolte.

Aumentano gli investimenti nelle infrastrutture per la transizione ecologica

Numeri importanti, come quelli relativi alla presenza e agli impatti territoriali di A2A in Sicilia. A entrare nel merito del Bilancio di sostenibilità territoriale dell’isola è stato Renato Mazzoncini, Amministratore delegato dell’azienda. Parliamo di oltre 54 milioni di investimenti per le infrastrutture (un dato in crescita del 264 per cento in un solo anno) e di un valore complessivo generato per la regione superiore a 39 milioni; in aumento anche la produzione di energie rinnovabili, con oltre 80 GWh generati nel 2023 che hanno evitato l’emissione di 34mila tonnellate di anidride carbonica.

La tappa palermitana dei Life Talks di A2A è stata condotta da Tessa Gelisio © LifeGate

“Nel 2023 abbiamo investito in Sicilia oltre 50 milioni di euro, circa il triplo rispetto all’anno precedente, destinati in particolare ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili – ha spiegato Renato Mazzoncini. La nostra base clienti storicamente era concentrata al Nord ma adesso siamo sempre più integrati a livello nazionale: puntiamo a crescere ulteriormente in Sicilia, nel solco del Piano strategico 2024-2035 che si basa su due pilastri: economia circolare e transizione energetica”. Molto fiorente è stato anche il dialogo con le realtà imprenditoriali del territorio, alle quali lo scorso anno sono stati destinati 19,6 milioni: il 68 per cento di questi fondi è andato alle microimprese e alle piccole imprese con meno di 50 dipendenti.

Il futuro della Sicilia fra transizione ecologica, climate change e biodiversità

Dopo l’intervento del Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, Mazzoncini è stato protagonista anche nella tavola rotonda successiva, in un confronto con Arturo Vallone, dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti della Regione Siciliana, Paolo Amenta, Presidente di Anci Sicilia, e Luca Bianchi, Direttore generale della Svimez. Al centro del dibattito la necessità di spingere con maggiore convinzione sulle energie rinnovabili nell’ottica della transizione ecologica, generando impatti positivi in un territorio già colpito dai cambiamenti climatici e che è inoltre hotspot di biodiversità. Il Sud in generale e la Sicilia in particolare, ha evidenziato Mazzoncini, sono fondamentali per confermare la leadership del nostro paese nell’export e nella manifattura; e l’“apertura” delle città per collaborare con il territorio è altrettanto importante per consentire la messa a terra degli investimenti necessaria alla transizione.

In proposito, Vallone ha evidenziato come la Regione stia approntando un importante piano di investimenti sul fronte della gestione del servizio idrico e dei rifiuti, studiando azioni di lunga durata anche attraverso il confronto con i territori. Amenta ha invece sottolineato come i Comuni siano centrali in tutte le partite legate alla transizione ecologica; il partenariato pubblico-privato è una delle chiavi utilizzate per favorire gli investimenti in una regione che, sul fronte dei rifiuti, sta aumentando notevolmente la raccolta differenziata ma sconta una carenza cronica di impianti di valorizzazione. Non si potranno raggiungere gli obiettivi europei sulla transizione senza il Sud, ha avvertito Bianchi, per cui bisogna creare le condizioni ideali per investire, a partire da una maggiore presenza di soggetti industriali.

“Salute circolare, un modo di pensare”, è stato il cuore dell’intervento della virologa Ilaria Capua © LifeGate

Ilaria Capua: anche la salute è circolare

A chiudere l’evento è stata la virologa Ilaria Capua, con un intervento sul tema “Salute circolare, un modo di pensare”, per evidenziare in che misura la nostra salute dipenda dalla salute dell’ambiente in cui viviamo. “La nostra salute è circolare – ha detto – perché dipende dalla salute dell’ecosistema. Dobbiamo comprendere che i suoi elementi essenziali non sono in equilibrio e quindi dobbiamo fare di tutto riportarli in equilibrio. Dopo gli errori fatti soprattutto nel secolo scorso ora abbiamo capito molte cose ma capire non basta, bisogna anche attivarsi. Dobbiamo impegnarci tutti in prima persona e smettere di pensare che ci pensi sempre qualcun altro; serve un approccio più equo e bisogna rispettare maggiormente il pianeta che ci ospita, a partire dalle piante e dagli animali e proseguendo con la terra, i corsi d’acqua e gli oceani. Siamo arrivati a un punto nel quale c’è una convergenza di crisi: mi auguro che l’onda d’urto della pandemia ci faccia riflettere su quanto è importante ritrovare questo equilibrio”.

L’inaugurazione dei nuovi impianti a Matarocco e a Mazara del Vallo

A2A è attualmente presente in Sicilia con undici impianti, di cui due inaugurati il giorno successivo al Life Talks, un impianto eolico a Matarocco e uno fotovoltaico a Mazara del Vallo. “La Sicilia – ha aggiunto Mazzoncini – è un’isola baciata dalla fortuna per quanto riguarda le energie rinnovabili: l’Italia come fonti autoctone di energia dispone solo di acqua, sole, rifiuti e vento e su queste dobbiamo puntare per aumentare il nostro livello di autonomia energetica”.

L’impianto eolico di Matarocco consentirà di evitare l’emissione di circa 31.600 tonnellate di CO2 © A2A

L’impianto eolico di Matarocco, situato tra Marsala e Mazara del Vallo, ha una capacità complessiva di 30 MW e una produzione annua stimata di circa 79 GWh, pari al fabbisogno di energia di 26mila famiglie; consentirà inoltre di evitare l’emissione di circa 31.600 tonnellate di CO2, equivalente alla capacità di assorbimento di 250mila alberi. Il parco fotovoltaico di Mazara del Vallo, invece, ha una capacità installata di 12,6 MW e si prevede produrrà 25 GWh di energia nel 2025 – corrispondente ai consumi di 8.300 famiglie -, riducendo le emissioni di CO2 di 10mila tonnellate, pari all’assorbimento di 80mila alberi.

 

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati
Energie rinnovabili. Cosa sono, il potenziale globale, gli impianti migliori

Le enormi riserve di combustibili naturali formatisi nel corso dell’evoluzione del nostro pianeta, sedimentate nelle profondità della crosta terrestre e lì conservate per milioni di anni, le stiamo bruciando tutte in un secolo. Petrolio, carbone e gas metano coprono oggi l’80% del fabbisogno energetico mondiale; un altro 6% circa è coperto da materiale fissile (essenzialmente

Green love, la prima webserie contro la crisi climatica

In occasione dell’uscita online di Green love, la prima web serie sulla sostenibilità targata LifeGate, incontriamo i due protagonisti che ci raccontano come, nella serie e nella vita, possiamo fare piccole scelte con grandi impatti sul pianeta.