Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Siglato l’accordo per una pesca sostenibile nel Mediterraneo
Uno storico accordo quello che prevede l’impegno per il ripristino degli stock ittici nel Mare Nostrum, da parte dei Paesi che su di lui si affacciano. Un passo che (dovrebbe) segnare la fine della sovra-pesca e di una tutela degli abitanti del mare. I Paesi firmatari, facenti parte della Commissione generale per la pesca nel
Uno storico accordo quello che prevede l’impegno per il ripristino degli stock ittici nel Mare Nostrum, da parte dei Paesi che su di lui si affacciano. Un passo che (dovrebbe) segnare la fine della sovra-pesca e di una tutela degli abitanti del mare.
I Paesi firmatari, facenti parte della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), hanno siglato un accordo per l’adozione di un nuovo quadro operativo e per rendere le attività di pesca sostenibili, preservando la biodiversità degli ecosistemi marini.
Today #GFCM may adopt 4 proposals of binding recommendations for sustainable management of fish stocks in the #Mediterranean and #Black Sea
— FAO GFCM (@UN_FAO_GFCM) 21 Maggio 2014
Evidente la soddisfazione degli osservatori e delle organizzazioni che da tempo chiedevano un serio intervento. Come Oceana, organizzazione internazionale per la conservazione dell’ambiente marino: “Nel 1949 gli Stati ripariali del Mediterraneo stabilirono di gestire gli stock ittici”, ha affermato Xavier Pastor, direttore esecutivo per l’Europa di Oceana. “60 anni dopo la pesca resta ancora senza una propria gestione e circa l’80% degli stock ittici sono sovra-pescati. Oggi, possiamo finalmente dire che la CGPM non è rimasta passiva davanti a questo quadro allarmante e diamo il benvenuto alla sua forte presa di posizione che ci auguriamo invertirà la marea del futuro del Mare Nostrum”.
L’accordo prevede che gli stock ittici debbano essere restaurati e mantenuti ad un grado massimo di rendimento sostenibile. In pratica non si potrà più pescare indiscriminatamente, sia gli esemplari giovani sia gli adulti.
Si dovranno adottare dei piani basati su un approccio ecosistemico della pesca, oltre che adottare quelle definite come Aree Ristrette di Pesca, per proteggere gli habitat essenziali – individui giovanili e aree di riproduzione di specie commerciali – e gli ecosistemi marini vulnerabili, sia inseriti che non inseriti in piani di gestione.
WWF welcomes much needed GFCM reform as a hope for the future of Mediterranean fish and fisheries http://t.co/6T1oBxCjmR
— WWF Mediterranean (@WWFMed) 21 Maggio 2014
“Questo è un passo importante e storico per il CGPM e si spera anche per la pesca nel Mediterraneo. I grandi sforzi intrapresi dal segretariato della CGPM e dalle parti contraenti nel corso degli ultimi 3 anni ha dato i suoi frutti, la sfida è stata dura ma siamo soddisfatti”, ha dichiarato Sergi Tudela, responsabile del Programma per la pesca al Wwf.
Soddisfatta anche la Commissaria europea responsabile degli affari marittimi e della pesca Maria Damanaki: “Questa riforma renderà l’organizzazione più moderna, credibile ed efficiente. Un’organizzazione ben equipaggiata per ripristinare le risorse marine”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.
Il progetto di Nescafé per città più verdi fa tappa a Ferrara: una collaborazione virtuosa con gli hotel partner per trasformare gli spazi urbani.