Dopo aver rinunciato agli occhiali da vista, occorre fare un “cambio di paradigma” e rinunciare anche allo sforzo che si fa per vedere.
Sintomi di guarigione
All’inizio del percorso di guarigione possono affiorare sintomi fastidiosi ma sempre passeggeri che indicano che lo sforzo inconscio affiora in superficie
Il Metodo Bates consiste nel creare le condizioni per le quali
l’occhio è già a fuoco ancor prima che la mente ne
debba interpretare i segnali visivi. Queste condizioni sono
naturali e spontanee, e non richiedono sforzo o fatica alcuna.
La vista imperfetta richiede invece sforzo e fatica continui, ed
è per questo che quando si passa da vista imperfetta a vista
perfetta si prova una sensazione
di sollievo e di alleggerimento energetico che non è facile
descrivere.
Non possiamo accettare che la vita in generale sia una fatica,
né tantomeno che la vista comporti fatica. Poiché gli
occhiali da vista non fanno altro che nascondere la fatica della
vista imperfetta, accettare consapevolmente di indossarli vuol dire
aggravare la nostra condizione. Cosa fare? Vanno eliminati.
Secondo Bates, è possibile correggere velocemente tutti i
tipi di difetti di refrazione, temporaneamente in pochi minuti e
permanentemente grazie al trattamento continuativo.
Grazie ai trucchi e agli stratagemmi mentali che si imparano
durante il trattamento (che è sempre un “auto-trattamento”
che può essere facilitato da un educatore visivo che ha
già guarito la sua vista o che l’ha portata a 20/10), si
ottiene la cessazione dello sforzo che si fa per vedere. Se il
trucco o lo stratagemma impiegato non ha effetto quasi immediato,
cioè non chiarisce la tabella di controllo che si sta
guardando, allora lo si deve abbandonare, giacché coltivare
lo sforzo mentale è un errore che ritarda sempre la
guarigione.
Proseguendo nell’auto-trattamento, man mano che i momenti di
visione migliorata o perfetta si fanno sempre più frequenti
e automatici, potranno affiorare dei sintomi particolari di
stanchezza o fastidio negli occhi. Questi sintomi sono positivi
perché indicano che lo sforzo cronico da inconscio sta
diventando cosciente. A questo punto, poichè quando una cosa
diventa cosciente non è più dannosa, essa può
cominciare a servire da guida, come cosa da non fare, per
continuare sulla buona strada. In questi casi occorre fermarsi,
sedersi, chiudere e riposare gli occhi mediante palmeggiamento o
altri metodi di rilassamento, e poi riaprirli, facendo attenzione a
non ricadere ancora nello sforzo.
Rishi Giovanni Gatti
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