Lamantini e dugonghi, le sirene leggendarie

Sono diffusissime le leggende riguardo le sirene, mitiche creature metà donna e metà pesce che attiravano i marinai con il loro bellissimo aspetto e con la loro voce ammaliante.

Il dugongo e la leggenda delle sirene

Nel lontano 1493, durante uno dei suoi viaggi alla scoperta del Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo si allarmò non poco quando, al largo di Hispaniola (l’odierna Haiti) vide fuoriuscire dall’acqua degli esseri strani. In quel periodo erano diffusissime le leggende riguardo le sirene, mitiche creature metà donna e metà pesce che attiravano i marinai con il loro bellissimo aspetto e con la loro voce ammaliante.

Due lamantini della Florida
I lamantini sono anche soprannominati “muchhe di mare” e vivono nei fiumi e in acque costiere poco profonde (Photo by Reinhard Dirscherl/ullstein bild via Getty Images)

Dugongo e lamantino, la differenza tra questi sirenidi

Per fortuna di Colombo e dei suoi marinai le creature avvistate non erano mostri terribili, ma innocui mammiferi marini erbivori, che presero il nome scientifico appunto di sirenidi. I sirenidi dal punto di vista evolutivo sono più vicini agli elefanti marini che alle foche, con le quali sono spesso confusi. Di questi placidi animali esistono quattro specie. Tre manati (africano, comune diffuso in Florida e Antille, senza unghie confinato nelle acque dolci dell’Orinoco) e il dugongo, che vive in Australia.

Come sono fatti dugonghi e lamantini

La morfologia di questi placidi animali è abbastanza simile per tutti: il corpo è tozzo e voluminoso e le pinne pettorali sono corte ma molto flessibili e dotate di unghie. Le pinne sono usate per portare il cibo alla bocca, per accarezzare gli altri individui e per locomozione. La coda è molto ampia e a forma di pagaia: è usata come elemento propulsore.

Come si comportano

I manati vivono per lo più in acque salmastre o marine poco profonde. Sono socievoli ed è facile vederli immobili mentre brucano o si coccolano tra di loro. Per questi animali le coccole sono un rito molto importante per rafforzare le loro relazioni sociali. Il dugongo è più timido e di solito conduce una vita solitaria; i manati sono più socievoli sia tra di loro che con gli uomini.

Lamantino che mangia
I lamantini si nutrono di piante e alghe e passa un terzo della giornata a nutrirsi (Photo credit should read BRUCE WEAVER/AFP/Getty Images)

La riproduzione dei manati

I manati partoriscono un cucciolo alla volta, dopo 13 mesi circa di gestazione.  Il rapporto tra madre e figlio dura circa due anni, sebbene lo svezzamento avvenga già dopo 6 mesi dalla nascita. Un dato curioso è che le due ghiandole mammarie della femmina sono poste in posizione ascellare, vicino alla base della pinna pettorale. I parti gemellari sono rarissimi.

Il riposo dei lamantini

I lamantini passano almeno 5 ore al giorno “riposando” in un modo del tutto particolare: stanno in superficie immobili, oppure in verticale sul pelo dell’acqua o ancora conficcati col muso sul fondo in uno stato di apparente trance. Ogni 3 o 4 minuti tornano in superficie per respirare. I lamantini respirano ossigeno atmosferico e per respirare hanno due narici poste all’apice del muso, quindi emergono fuori dall’acqua solo con quella parte del corpo.

Lamantino animale
Lamantino che nuota appena sotto il pelo dell’acqua (Photo credit should read KERRY SHERIDAN/AFP/Getty Images)

Le minacce per dugonghi e lamantini

Purtroppo oggigiorno per questi animali la situazione è difficile: inquinamento, in alcuni casi caccia indiscriminata (la carne del dugongo è molto apprezzata) e soprattutto incidenti coi motoscafi stanno riducendo sensibilmente questi animali.

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