Il team di ricerca Forensic Architecture ha mappato con telerilevamento e modellazione 3D gli attacchi israeliani su Gaza, evidenziando un pattern preciso contro i civili.
Siria, bombardata una scuola: uccisi 22 bambini e 6 insegnanti
Barbaro attacco nella provincia di Idleb, in Siria. La Russia nega la paternità dell’azione. L’Onu chiede un’inchiesta “immediata e indipendente”.
La cronaca in arrivo dalla Siria è ancora una volta drammatica. L’orrore questa volta ha colpito una scuola nella provincia di Idleb, regione nord-occidentale del paese. Secondo quanto riferito dall’Unicef in un comunicato, l’istituto è stato attaccato “a più riprese” per mezzo di raid: ventidue bambini hanno perso la vita, assieme a sei insegnanti.
“L’attacco più pesante ad una scuola in Siria”
L’agenzia delle Nazioni Unite non ha fornito ulteriori informazioni in merito alle dinamiche dell’accaduto, ma il direttore generale Anthony Lake ha parlato senza mezzi termini di “tragedia”, evocando al contempo un possibile “crimine di guerra, nel caso in cui sia un’azione deliberata”. Il dirigente ha inoltre sottolineato come si tratti “dell’attacco più pesante a una scuola, in termini di perdite di vite umane, dall’inizio della guerra in Siria”.
https://www.youtube.com/watch?v=F6EJViuNyJo
Un altro bilancio, ancor più pesante, arrivato in questo caso dall’Osservatorio siriano per i Diritti dell’uomo, ha parlato di 35 civili uccisi. L’associazione ha aggiunto che “alcuni aerei militari hanno effettuato sei raid sul villaggio di Hass, prendendo di mira una scuola e alcuni edifici circostanti”. Secondo quanto affermato da un miliziano delle forze ribelli che combattono contro l’esercito filo-governativo di Bashar al-Assad, una bomba sarebbe precipitata all’ingresso della scuola proprio mentre era in corso la procedura di evacuazione degli alunni.
Ban Ki-moon: “Gli autori non temono la giustizia”
Alcuni media arabi e occidentali hanno accusato l’aviazione russa. Nel corso di una conferenza stampa, tuttavia, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, ha negato con forza la paternità dell’azione: “È una menzogna, il nostro paese non c’entra nulla”. Tuttavia, il ministro degli Esteri della Francia, Jean-Marc Ayrault, ha risposto con particolare fermezza: “Chi è responsabile allora? Di certo non i ribelli, perché per bombardare ci vogliono degli aerei. E allora o è stato il regime di Assad, oppure è stata la Russia”.
Nel frattempo, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha chiesto l’apertura di un’inchiesta “immediata e imparziale” per accertare le responsabilità: “Se atti così barbari continuano ad essere commessi – ha spiegato – è in larga parte perché gli autori non temono la giustizia”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
La Colombia fa la sua parte per sradicare il fenomeno dei matrimoni precoci con una legge che proibisce di sposarsi al di sotto dei 18 anni.
Il paese del Caucaso punta su eolico, solare e idroelettrico. Ma il legame con il petrolio è ancora forte. Quali progetti ci sono nel cassetto e che ruolo gioca l’Europa.
Israele a Gaza sta attuando politiche che privano deliberatamente la popolazione delle risorse per vivere. Per il Comitato speciale dell’Onu è genocidio.
La società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib è stata condannata a pagare un risarcimento danni di 42 milioni
Gran parte dei media e della politica hanno parlato di “pogrom” e “caccia all’ebreo” riguardo alle violenze di Amsterdam. Le cose stanno diversamente.
Dichiarazioni tiepide sono arrivate da Mosca dopo la vittoria di Trump. Rimane incerto il futuro dell’invasione dell’Ucraina.