La città a 15 minuti è un modello urbanistico che vuole garantire a ogni abitante l’accesso a negozi, scuole, servizi essenziali. Ma, c’è un ma…
Tutto quello che bisogna sapere sulle smart city
Come nasce il concetto di smart city, quali sono gli aspetti delle città intelligenti. Ecco pochi, piccoli, ma fondamentali segreti per trasformare le nostre città in smart city.
Il termine smart city è sulla bocca di tutti. I giornali, la televisione, gli esperti e i non esperti parlano ogni giorno di smart city, di città intelligente, ma in pochi davvero conoscono il significato concreto di questo modo di costruire le città.
Tra qualche anno potremmo passeggiare per le strade e trovare pattumiere collegate a sistemi di compostaggio sotterranei. Con un click, potremmo parcheggiare l’automobile fuori dalle città e raggiungere in pochi minuti il centro, mentre controlliamo il consumo energetico delle nostre abitazioni con un’app scaricata sullo smartphone.
Questa non è immaginazione, questa è una smart city
La città intelligente, la smart city, non è null’altro che una nuova strategia di progettazione urbana. Una versione 2.0 delle nostre città. La città smart nasce nel 2009 a Rio de Janeiro quando entra in vigore il primo piano che impiega l’innovazione tecnologica e la gestione dei rifiuti e degli sprechi per migliorare la qualità della vita nella città.
Nell’ottobre 2014 durante l’Intelligent community forum di New York sono stati chiariti i punti chiave per la trasformazione delle città contemporanee in nuclei urbani intelligenti. Primo fra tutti quello del miglioramento della qualità della vita dell’uomo in un contesto cittadino sostenibile. Nelle smart city si può affittare un’auto ibrida e percorrere strade più verdi, meno trafficate e quindi non inquinate. Si può risparmiare sui consumi domestici grazie all’energia rinnovabile e a quella prodotta dai rifiuti, si può vivere in una città in cui le tutte le informazioni sono condivise. Tutto questo è possibile grazie all’impiego di tecnologie per la comunicazione e l’informazione (Ict) che spaziano da una rete di trasporti efficiente alla raccolta dei rifiuti, dalle comunicazioni digitali su smartphone e tablet per il controllo del traffico alla condivisione via internet delle informazioni turistiche, culturali o commerciali.
Dove le città sono state trasformate in smart city, Barcellona, Londra, Tokyo e molte altre, il nucleo urbano vive il futuro facendo un balzo nel passato. Il legame dei cittadini con la città si stringe nuovamente intorno alla condivisione di informazioni e spazi attraverso il più complesso sistema di reti tecnologiche mai pensato per la pianificazione urbana.
I fenomeni legati al peggioramento della qualità della vita nelle città, all’inquinamento dovuto al traffico e alla costante crescita della richiesta di energia hanno spinto l’Unione europea a considerare le smart city una soluzione ai problemi che coinvolgono il pianeta. Pianificare la trasformazione di una città in una smart city significa attuare un insieme di strategie intelligenti che possano rendere competitivo ed ecosostenibile il sistema delle infrastrutture urbane.
Ecco le regole che le amministrazioni devono seguire per investire nel modo migliore le risorse trasformando le città in vere e proprie smart city.
La mobilità sostenibile
Le città smart sono senza automobili. Nelle città intelligenti gli spostamenti avvengono con un sistema di trasporti elettrici collegato a una rete di parcheggi interrati, veri e propri luoghi di scambio esterni al nucleo urbano, in cui i posti auto possono essere prenotati via internet. I costi iniziali per una rete efficiente di mobilità sostenibile sono molto alti, nonostante ciò questo tipo di investimenti produce benefici economici, ambientali e sulla qualità della vita riducendo i tempi di percorrenza e l’inquinamento.
Energia pulita dai rifiuti
Gli scarti sono la nostra risorsa. La città intelligente è dotata di un sistema di recupero dei rifiuti per la produzione di combustibile e di energia elettrica pulita. Le pattumiere domestiche o i cestini lungo le strade sono collegati a punti sotterranei per la raccolta differenziata. Con gli scarti viene prodotto il biogas e il combustibile necessario per riscaldare gli edifici con il teleriscaldamento, una sorta di riscaldamento centralizzato per tutta la città.
La rete ecologica e il verde pubblico
La città smart è una città altamente tecnologica immersa nel verde. La rete ecologica, ovvero le aree verdi come i parchi o semplicemente i filari di alberi lungo le strade, ha tantissime funzioni all’interno della smart city. Il verde urbano produce ossigeno abbattendo il tasso di anidride carbonica nell’aria, costituisce, a patto che vengano usate essenze autoctone, il cosiddetto corridoio ecologico per la proliferazione della biodiversità e rende piacevole e sicuro lo spazio urbano garantendo la stabilità dei suoli contro i dissesti idrogeologici.
Gli edifici green
Gli immobili green sono un investimento a prova di crisi. Gli edifici intelligenti, certificati dagli standard di efficienza energetica, sono edifici a basso impatto ambientale che consentono di ridurre fino al 70 per cento le emissioni di CO2. La spesa iniziale viene ammortizzata riducendo gli sprechi di acqua, per il riscaldamento e nella dismissione dei rifiuti. Le case e gli uffici smart godono del soleggiamento e della ventilazione naturale che, in ambienti ben isolati, possono costituire la sola fonte di riscaldamento/raffreddamento dei locali per molti mesi dell’anno.
ICT, la tecnologia delle comunicazioni e dell’informazione
La tecnologia è il cuore smart delle città. Nelle smart city tutte le informazioni vengono condivise attraverso una rete di telecomunicazioni digitali accessibili su una piattaforma integrata. Una rete di rilevatori registrano e condividono i dati sul web rendendoli accessibili tramite un’applicazione. Le informazioni sul traffico, sulla disponibilità di parcheggi, sul consumo energetico, sull’inquinamento o sull’orario di arrivo dei trasporti pubblici sono consultabili su smartphone e tablet, così pure la possibilità di controllare e gestire gli sprechi e migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni.
Cittadini consapevoli
Le persone sono il primo mattone smart con cui costruire una città intelligente. L’aspetto sociale è quasi più importante dell’innovazione tecnologica per la formazione di una smart city. Gli abitanti devono essere informati e consapevoli delle potenzialità di una città altamente tecnologica e devono essere messi nelle condizioni di poterla “usare”. Per questo il social sharing, cioè il mondo dei social network (facebook, twitter, amazon), le aree coworking e di social housing devono essere il primo intervento strategico e operativo delle smart city che vogliono crescere insieme e intorno alle esigenze degli abitanti.
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