SmartGround, il pomodoro è tecnosostenibile

Si chiama SmartGround ed è una start up selezionata da ChangeMakers4Expo che promette di cambiare tecnologicamente in meglio il modo di fare agricoltura. Si tratta di una piattaforma digitale di servizi e applicazioni volte a semplificare le attività in agricoltura e ridurre lo spreco di risorse primarie. Il progetto ha come obiettivo principale quello di favorire

Si chiama SmartGround ed è una start up selezionata da ChangeMakers4Expo che promette di cambiare tecnologicamente in meglio il modo di fare agricoltura. Si tratta di una piattaforma digitale di servizi e applicazioni volte a semplificare le attività in agricoltura e ridurre lo spreco di risorse primarie. Il progetto ha come obiettivo principale quello di favorire un uso sostenibile della risorsa idrica, sempre più limitata e soggetta a sprechi, monitorandone la quantità nel terreno e permettendone l’irrigazione solo dove e quando ve né un effettivo bisogno, secondo le diverse colture.

 

[vimeo url=”http://vimeo.com/66317503″]

 

Da una parte c’è l’utente, che tramite un dispositivo interagisce con il sistema. Dall’altra c’è un insieme di sensori che vanno a captare le informazioni e le trasmettono. In mezzo c’è tutto il sistema tecnologico, con i dati che vengono inseriti in un sistema cloud online.

 

La piattaforma di supporto gestionale  permette di monitorare da remoto le condizioni in cui avviene la crescita delle colture, di avere a disposizione una quantità di dati da analizzare e, quindi, di prendere le decisioni migliori, per esempio riguardo all’impiego di risorse primarie, come l’acqua, o di prodotti fitosanitari.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Senegal, restano le donne a combattere contro la desertificazione

Di uomini non ce ne sono praticamente più nei villaggi della regione di Matam, nella parte nord-orientale del Senegal. Se ne sono andati, sono emigrati in cerca di lavoro e di luoghi meno ospitali, meno poveri. Perché qui le risorse mancano, manca l’acqua e la desertificazione sta colpendo l’intera area del Sahel. El Nino lo