Allarme per l’anomalia climatica sulla cima della montagna più famosa e venerata del Sol Levante dopo un’estate e un ottobre caldissimi.
Smoking land, scoperti oltre 200 camini vulcanici al largo delle Eolie
Un’alta concentrazione di camini vulcanici è stata scoperta al largo di Basiluzzo, isoletta disabitata nell’arcipelago delle Eolie. È qualcosa di unico nel Mediterraneo ed è raro anche nel resto del mondo.
Smoking land, terra fumante: è così che i ricercatori hanno chiamato i fondali tra l’isola di Panarea e quella di Basiluzzo, nell’arcipelago delle Eolie. Il motivo? Hanno scoperto la presenza di oltre 200 camini vulcanici, molti dei quali sono attivi ed emettono fluidi idrotermali. Una concentrazione così elevata non è mai stata riscontrata nel Mediterraneo, ed è rara anche negli oceani. Si tratta di “un habitat sottomarino dinamico dove i processi geologici, chimici e biologici sono intimamente connessi, cosa che ne fa un importante sito in termini di patrimonio marino, da proteggere e salvaguardare”.
Leggi anche: 7 nuovi vulcani scoperti nel mar Tirreno
La scoperta appartiene a un team di ricercatori italiani
L’interessante scoperta si deve a un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in collaborazione con la Marina militare e le università di Messina e di Genova. “Lo studio è stato pubblicato su Plos One e fornisce nuove e importanti informazioni sulle caratteristiche minero-geochimiche e biologiche dei sistemi idrotermali superficiali del mar Mediterraneo”, si legge sul sito di meteorologia 3Bmeteo.com.
Com’è fatta la smoking land
I ricercatori hanno analizzato in modo approfondito le caratteristiche dei camini, dopo averli osservati per la prima volta nel 2015. Sono a forma di cono, il diametro della base è lungo in media 3,8 metri e l’altezza varia da uno a quattro metri. “Alcune di queste bocche emettono fluidi acidi, ricchi di gas, in prevalenza anidride carbonica”, spiega Carlo Migliore di 3Bmeteo.com. Le esplorazioni effettuate con un robot subacqueo dotato di videocamera hanno rivelato superfici ricoperte da alghe rosse, colonizzate dall’alga verde Flabella petiolata e da animali che si nutrono di organismi sospesi nell’acqua, soprattutto spugne.
Si tratta di un ecosistema marino molto particolare
Questa incredibile scoperta è l’emblema del “legame stretto e indissolubile che esiste sulla Terra tra le rocce e la vita, gli ambienti organici e inorganici”, si legge nella ricerca. Può condurre a nuovi risultati nello studio degli ecosistemi marini, come in quello delle attività vulcaniche. E l’Italia su questo fronte si sta dimostrando sempre più competitiva e ricca di spunti su cui lavorare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il west highland white terrier è un piccolo cane dal grande carattere. Selezionato in Scozia è diventato ben presto famoso in Europa e Usa
In vista della sfida tra Kamala Harris e Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa, ripercorriamo i grandi temi aperti in materia di clima.
Il rapporto Ecosistema urbano 2024 mostra alcuni progressi nelle città italiane, ma troppo lenti. E c’è troppo divario tra nord e sud.
Un evento meteorologico estremo ha colpito la regione di Valencia, in Spagna. Decine i dispersi. Il governo invia l’esercito nelle zone colpite.
Dalla Cop16 arriva il report sullo stato mondiale degli alberi elaborato dall’Iucn. I risultati non sono quelli che speravamo.
Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.
Una proposta di legge è in discussione in Francia per vietare le bottiglie di plastica di dimensioni inferiori a 50 centilitri.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.