“Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”. Il quarto Obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, sottoscritta nel 2015 dai governi di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, promuove l’educazione di qualità come base per lo sviluppo di una società sostenibile. Il tema dell’istruzione diventa ancora più centrale oggi, in un periodo storico caratterizzato dalla crescita della popolazione mondiale, dall’accelerazione tecnologica e dalla necessità di trovare nuove strategie per proteggere l’ambiente. Forse pochi immaginano che esistano specifici fondi d’investimento che si dedicano proprio a questo. È il caso di Cpr Invest – Education, proposto da Amundi, il primo asset manager europeo fra i primi 10 operatori a livello mondiale.
Come investire sull’educazione di qualità
Il fondo Cpr Invest–Education seleziona società operanti nei settori della tecnologia educativa, della gestione di scuole, college e università, dell’editoria e della produzione di contenuti, escludendo quelle con bassi punteggi sui fattori Esg – ambiente, società e governance – e gravi controversie. Mira a sovraperformare i mercati azionari globali nel lungo periodo, considerato un arco temporale di minimo cinque anni, puntando su titoli azionari internazionali coinvolti nell’intero ecosistema dell’istruzione, dall’apprendimento scolastico ai servizi e strumenti trasversali in età lavorativa.
Il primo pilastro del fondo è l’accesso al mondo del lavoro e dell’istruzione, cui si uniscono altri due elementi cardine: i contenuti e gli strumenti educativi, inclusi i programmi di e-learning erogati sulla piattaforma 2U scelta da università come Berkeley, Mit, Harvard e Yale, e i servizi quotidiani per l’alloggio, la ristorazione e il trasporto. Il portafoglio complessivo comprende circa 70 titoli. Come per qualsiasi scelta di investimento, anche in questo caso è bene affidarsi a un consulente esperto.
We must continue to invest in & fight for every #girl’s right to education – incl. girls living in poverty, armed conflicts, forced displacement & natural disasters.
Certificazioni e risultati del fondoCpr Invest–Education
Cpr Invest–Education ha ottenuto certificazioni di rilievo internazionale: la label Esg dall’associazione indipendente lussemburghese Luxflag ad aprile 2020 e marzo 2021, e l’etichetta belga Towards Sustainability, sviluppata dalla federazione finanziaria Febelfin e rilasciata dal Forum Ethibel, a febbraio 2020 e febbraio 2021.
Nel 2020 il 60 per cento dei 413 milioni di euro del patrimonio del fondo è stato investito direttamente nell’istruzione, garantendone l’accesso a 67.001 studenti di tutto il mondo. Ma quali sono i risultati? Lo scorso anno per ogni milione di euro investito sono state erogate quasi 47mila ore di lezione. Il 60 per cento è nei paesi emergenti dove l’istruzione (sempre più richiesta anche tra la classe media) rappresenta anche un’opportunità per interrompere il ciclo della povertà e ridurre le disuguaglianze. Sui 162 studenti beneficiari, 127 sono adulti che puntano a trovare nuove opportunità occupazionali. Ci sono anche risvolti positivi di carattere ambientale, visto che il fondo ha evitato l’emissione in atmosfera di 30 tonnellate di CO2 equivalente (la fonte è la società di analisi sui rischi legati alla sostenibilità Trucost).
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite competizione e corsa alle performance colpiscono la salute mentale dei lavoratori, moltiplicano i casi di burn-out.
L’agrivoltaico permette la coesistenza di agricoltura ed energia solare. Un segmento che potrebbe rappresentare la frontiera della produzione energetica, come dimostra l’esempio di Caviro.
Acemoglu, Johnson e Robinson hanno dimostrato che le istituzioni democratiche creano prosperità e sviluppo. E sottolineato il ruolo delle colonizzazioni.
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L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
Il G20 Finanze in Brasile si è chiuso con un primo passo verso l’imposizione di tasse per i super ricchi. Soddisfatta l’organizzazione umanitaria Oxfam.