Cosa è successo davvero sul Vesuvio e perché brucia ancora
Da giorni si lotta per spegnere un devastante incendio sul Vesuvio, frutto di un’azione dolosa su larga scala e di responsabilità diffuse a diversi livelli
Da giorni si lotta per spegnere un devastante incendio sul Vesuvio, frutto di un’azione dolosa su larga scala e di responsabilità diffuse a diversi livelli
Decine di persone evacuate, ettari di pinete del parco nazionale ridotte in cenere e aria irrespirabile nelle aree limitrofe. Questo il bilancio provvisorio dei roghi scoppiati nella zona del Vesuvio.
Tornasol, uno dei favoriti per la vittoria, ha mostrato chiari segni di nervosismo costringendo gli organizzatori a ritirarlo dalla corsa.
Cosa cambia con il referendum per l’autonomia di Lombardia e Veneto che si tiene il 22 ottobre 2017? Tutto quello che c’è da sapere sulla consultazione voluta dalle giunte regionali guidate da Maroni e Zaia.
Il Monastero di Norcia è stato distrutto dal terremoto del 2016. Il priore, Padre Benedetto Nivakoff, ci racconta come dalle macerie sono nate nuove speranze, anche grazie a una birra speciale.
Si sono tenute domenica 25 giugno le votazioni per i ballottaggi per eleggere i sindaci di 111 comuni, tra cui 22 capoluoghi di provincia: secondo i dati ufficiali del Viminale, ha votato appena il 46,03 per cento. #ballottaggi #25giugno #Elezioniamministrative2017 alle 23 affluenza definitiva al 46,03%. Risultati su #Eligendo https://t.co/4VEcga97St pic.twitter.com/hNHoK77vPp — Il Viminale (@Viminale) 25
Il 2 giugno, festa della Repubblica, raccontato dai ragazzi che ogni giorno macinano migliaia di visualizzazioni su Youtube. Altro che Auditel.
Leoluca Orlando si conferma sindaco di Palermo, mentre negli altri tre capoluoghi di regione e in tutte le altre principali città si dovrà ricorrere, tra due settimane, ai ballottaggi: nella maggioranza dei casi a giocarsela sarà il candidato del centrosinistra (Partito democratico + Movimento democratico e progressista) contro quello del centrodestra (Forza Italia + Lega
Niente intesa in parlamento sulla legge elettorale e il modello tedesco. Niente elezioni anticipate in autunno. E il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non pare disponibile a emanare un decreto.
Perché il 2 giugno è la festa della Repubblica Italiana Al referendum popolare del 1946, a un anno dalla fine della Seconda guerra mondiale, gli italiani (e, per la prima volta, le italiane) furono chiamati a scegliere la forma di governo da adottare per l’Italia. Le alternative erano due: monarchia o repubblica. Vinse quest’ultima, con 12.718.641 voti