Aleksej Navalny sarebbe stato ucciso “con un pugno al cuore”
I lividi trovati sul corpo del dissidente russo morto in carcere sarebbero compatibili con la tecnica del “pugno unico” usata dagli agenti del Kgb.
I lividi trovati sul corpo del dissidente russo morto in carcere sarebbero compatibili con la tecnica del “pugno unico” usata dagli agenti del Kgb.
Gli esperti Onu chiedono un’indagine indipendente sulle violenze, uccisioni e detenzioni arbitrarie di donne palestinesi a Gaza e in Cisgiordania.
L’agenzia alimentare delle Nazioni Unite sospende le consegne in seguito agli attacchi israeliani e al “collasso dell’ordine civile” nel nord di Gaza.
La Corte Internazionale di Giustizia ascolterà 52 Paesi sulle conseguenze legali dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gerusalemme Est.
Un pogrom delle truppe italiane che costò la vita a migliaia di persone ad Addis Abeba. Una pagina buia del colonialismo in Etiopia che richiede un Giorno della memoria.
“L’esultanza” di Romelu Lukaku è un riferimento alla guerra nella Repubblica Democratica del Congo, dove è in corso una crisi umanitaria.
Scontro diplomatico tra Brasile e Israele dopo le parole di Lula, che ha parlato apertamente di genocidio a Gaza. Dove intanto la situazione umanitaria è drammatica.
Il sindaco di New York Eric Adams vara un piano per tutelare la salute mentale dei giovani. Mettendo i social media di fronte alle loro responsabilità.
Le proteste del 2011 furono il punto di svolta nella carriera del dissidente, che divenne così il leader di riferimento dell’opposizione russa.
L’agenzia russa Tass ha diffuso la notizia della morte di Alexei Navalny, principale oppositore politico di Putin, che si trovava nella colonia penale n. 3