L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Sofidel, i rotoloni che aiutano l’acqua
A Porcari, in provincia di Lucca, ha sede la Sofidel. Un nome poco conosciuto al grande pubblico, a differenza del suo prodotto più famoso: i Rotoloni Regina. Un gruppo tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico. Con oltre un milione di tonnellate di carta prodotte nel 2016, è la
A Porcari, in provincia di Lucca, ha sede la Sofidel. Un nome poco conosciuto al grande pubblico, a differenza del suo prodotto più famoso: i Rotoloni Regina. Un gruppo tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico. Con oltre un milione di tonnellate di carta prodotte nel 2016, è la seconda azienda europea del settore e la sesta al mondo. Per capirne le dimensioni basti pensare che sono in corso i lavori per un nuovo stabilimento nei pressi di Columbus, Ohio, con un investimento di 400 milioni di euro e lavoro per centinaia di persone.
L’acqua nell’industria della carta, e cosa ha fatto Sofidel per limitarne l’uso
Per l’industria cartaria l’acqua è una risorsa fondamentale: è la sostanza nella quale si scioglie la materia prima. Il processo produttivo cartario richiede un’elevata quantità di acqua, la grandissima parte della quale reimmessa nell’ambiente.
Oggi i consumi medi del gruppo Sofidel sono significativamente inferiori a quelli previsti dalle buone pratiche di settore. Nel 2015 il consumo medio specifico delle attività di Sofidel è stato di 7,3 litri di acqua per kg di carta prodotta, contro una media di settore che va dai 15 litri (per carta ottenuta da cellulosa) ai 25 litri (per la carta riciclata). Un consumo che scende addirittura a 3,9 litri per kg nella cartiera Soffass di Porcari (Lucca) – anch’essa nel Gruppo Sofidel – grazie a un nuovo sistema di recupero e depurazione delle acque reflue.
Sofidel nei suoi impianti usa acqua riciclata per operazioni che originariamente prevedevano l’uso di acqua fresca. Ci sono sistemi di pompaggio con tenute a secco, si ricorre ad acque meteoriche, e sistemi di allarme e controllo che informano il personale relativamente a consumi anomali dando la possibilità ai tecnici di intervenire in tempi brevi.
Infine, tutte le acque reflue delle cartiere Sofidel sono oggi trattate da impianti di depurazione biologica. Un passaggio di depurazione che si aggiunge a quello chimico-fisico già presente e che in diversi contesti anticipa, su base volontaria, quelli che solo in questi anni stanno cominciando a divenire requisiti richiesti dalle normative.
Gli obiettivi socio-ambientali di Sofidel
Durante l’incontro con gli stakeholder, organizzato alla Fondazione Feltrinelli Porta Volta di Milano in occasione della giornata mondiale dell’acqua, Luigi Lazzareschi, amministratore delegato del Gruppo Sofidel, ha delineato tre direttive d’azione per il futuro: ridurre ulteriormente i consumi d’acqua del Gruppo; informare e sensibilizzare sulle problematiche dell’acqua i milioni di consumatori europei che scelgono i prodotti Sofidel; aiutare WaterAid a raggiungere i propri obiettivi, ovvero portare acqua potabile alle popolazioni che vi accedono con fatica e migliorare le loro condizioni igieniche.
Lazzareschi ha inoltre rivolto un invito alle autorità: “Servirebbero delle normative antidumping contro quelle imprese (principalmente asiatiche) che operano con standard sociali e ambientali per noi inaccettabili”.
Le altre buone pratiche di Sofidel
Il Gruppo Sofidel è la prima azienda manifatturiera italiana ad aver aderito al progetto WWF Climate Savers, per la riduzione delle emissioni climalteranti.
Entro il 2020 Sofidel si è impegnata a:
• ridurre del 23 per cento le emissioni dirette di CO2 per tonnellata di carta prodotta rispetto ai valori del 2009. Ciò significa l’abbattimento di circa 900.000 tonnellate di CO2, pari alle emissioni di una flotta di 10.000 tir che percorrono 10.000 km all’anno per 10 anni
• limitare del 13 per cento le emissioni di CO2 indirette, causate da terzi nella catena del valore, rispetto ai valori del 2010 per tonnellata di carta prodotta
• raggiungere l’8 per cento di energia da fonti rinnovabili sulla quantità di combustibili consumati annualmente
A oggi, Sofidel ha ridotto le emissioni dirette di CO2 in atmosfera del 19,1 per cento (riduzione della carbon intensity, 2009-2016) grazie a investimenti sull’efficienza energetica, all’impiego di impianti di cogenerazione e all’utilizzo di energie rinnovabili.
Un altro fondamentale ambito di azione riguarda l’approvvigionamento di cellulosa certificata da terze parti indipendenti con schemi di certificazione forestale (FSC®, FSC Controlled Wood, SFI®, PEFC™) che ha raggiunto quota 100 per cento.
La sostenibilità come leva di business
L’importanza della sostenibilità nell’approccio del Gruppo Sofidel come leva di business e di crescita culturale è esplicitata nel Decalogo della Sostenibilità sviluppato dall’azienda, che evidenzia i principali benefici attesi dall’applicazione di serie politiche di responsabilità sociale d’impresa in termini di maggiore efficienza economica e produttiva, di accesso al mercato dei capitali e di reputazione.
Il sostegno a WaterAid
Nei prossimi tre anni Sofidel sosterrà l’azione della ong britannica WaterAid, contribuendo alla diffusione di migliori condizioni di salute e aiutando comunità rurali, scuole e centri sanitari ad adottare buone pratiche in termini di igiene e servizi igienici. WaterAid in particolare lavora con centinaia di partner locali per portare acqua potabile e servizi igienici alle persone più povere del mondo. La sua vision è quella di un mondo in cui tutti, ovunque, abbiano accesso a questi fondamentali diritti umani entro il 2030. La collaborazione intende anche offrire un contributo al raggiungimento dei Sustainable Development Goals dell’ONU; in particolare a raggiungere il sesto obiettivo quello relativo all’accesso universale a fonti di acqua pulita e a servizi fognari entro il 2030.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, e quelli sostenuti da Sofidel
Nel settembre del 2015 l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) si è prefissata 17 Sustainable Development Goals, inseriti nell’Agenda 2030, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 paesi membri.
All’interno dei Sustainable Development Goals, Sofidel intende in particolare contribuire a perseguire i seguenti obiettivi:
• Agire per il clima (obiettivo 13)
• Energia pulita e accessibile (obiettivo 7)
• Salute e benessere (obiettivo 3)
• Acqua pulita e igiene (obiettivo 6)
• Consumo e produzione responsabili (obiettivo 12)
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.