Come il solare off-grid sta portando l’elettricità nelle case di migliaia di persone in Africa

Un pannello solare, lampade a Led e una radio possono cambiare radicalmente la vita di migliaia di persone. In 10 anni il solare off-grid ha raggiunto 240 milioni di persone in tutto il mondo.

Nella contea di Kisumu, in Kenya, Jane Odondi doveva affrontare il fatto che al calare del sole, i suoi figli non potevano più studiare, se non usando lampade a olio di paraffina. Tossico per la salute se usato per lunghi periodi. Ma dopo essere venuta a conoscenza dell’esistenza di un sistema solare off-grid che le avrebbe permesso di avere elettricità spendendo meno del cherosene o delle lampade a olio, la sua vita e quella dei figli è radicalmente cambiata. Una volta tornati a casa i figli di Jane: “Si sono seduti in disparte, comodi e hanno sparso i loro libri ovunque”, ha raccontato la madre.

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Uno dei pannelli solari installati per fornire elettricità alle case non raggiunte dalla rete

Una tecnologia piuttosto semplice, quella del solare off-grid, dai costi contenuti, che si sta dimostrando uno dei migliori alleati per portare l’energia nelle case rurali di migliaia di persone in Africa centrale e subsahariana. Un settore in forte espansione, come conferma il rapporto “Off-Grid Solar Market Trends”, cresciuto rapidamente negli ultimi dieci anni e che copre un mercato annuale da 1,75 miliardi di dollari, servendo 420 milioni di utenti.

Solo il 2% delle rinnovabili è stato installato in Africa

Nonostante le premesse, le rinnovabili faticano a prendere piede nel continente. Secondo un recente rapporto redatto da Res4Africa Foundation in collaborazione con Enel Green Power, negli ultimi dieci anni, solo il 2 per cento dell’energia rinnovabile installata in tutto il mondo viene dal continente africano. Infatti, nonostante il 16 per cento della popolazione mondiale risieda in Africa, la domanda energetica corrisponde solo al 6 per cento, con una quota ancora inferiore (pari al 3 per cento) se ci si riferisce all’elettricità.

Come del resto conferma anche l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), che in un Outlook dello scorso anno mostra come “le energie rinnovabili svolgono un ruolo di primo piano nel soddisfare questa domanda (in Africa, ndr). Ad oggi, il continente con le risorse solari più ricche al mondo ha installato solo 5 gigawatt di fotovoltaico, meno dell’1 per cento del totale a livello globale. Tuttavia, le vaste risorse rinnovabili dell’Africa e il calo dei costi tecnologici guidano la crescita a due cifre nell’impiego di impianti fotovoltaici solari distribuiti e su larga scala e di altre fonti rinnovabili in tutto il continente”.

Come funziona un sistema solare off-grid

È quindi il fotovoltaico che potrebbe fare la differenza, soprattutto per le aree ancora non raggiunte dalla rete elettrica. E a dimostrarlo ci sono i numeri in crescita dei paccheti pay-as-you-go, ovvero dei sistemi pronti all’uso capaci di produrre immediatamente energia elettrica una volta installati. Si parte da pacchetti base, come quelli offerti da Azuri, una delle aziende più promettenti sul mercato, che offre un pannello solare, quattro lampade a Led con interruttore, una radio ricaricabile, una televisione e una torcia ricaricabile.

A sottolineare la bontà di questi sistemi è Kleos Advisor, che in un rapporto pubblicato lo scorso gennaio, spiega come dal 2012 il sistema PayGo ha guadagnato popolarità, con cinque milioni di sistemi solari domestici pay-as-you-go venduti negli ultimi quattro anni e oltre un milione di sistemi venduti nei primi sei mesi del 2019.

Il sistema “entry level”, permette di avere otto ore di illuminazione al giorno e la possibilità di ricaricare il telefono cellulare. Dopo aver pagato una piccola quota di installazione una tantum, l’utente utilizza un servizio di ricarica mobile integrato per far funzionare la propria unità. La ricarica ha un prezzo inferiore della spesa settimanale che dovrebbe affrontare una famiglia per comprare il cherosene e la ricarica del telefono, quindi gli utenti hanno fin da subito un risparmio. Nel corso di circa 18 mesi, l’acquisto di ricariche consente di ripagare il sistema e il cliente può scegliere di acquistare definitivamente il proprio sistema o di passare a un modello più grande.

La tecnologia messa a punto da Azuri ha ricevuto una serie di riconoscimenti tra cui il Gold Edison Award per HomeSmart, il primo utilizzo dell’intelligenza artificiale nei piccoli sistemi domestici solari domestici, l’Unfcc Climate Change Award e il World Economic Forum Technology Pioneer Award.

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I sistemi solari off-grid permettono ai ragazzi di studiare anche quando cala il sole

Le nuove generazioni del solare off-grid

Esistono poi anche sistemi più avanzati, come quelli distribuiti in Zambia grazie ad una collaborazione tra Kazang Solar e la già citata Azuri. Grazie ad un investimento di 1,6 milioni di dollari da parte dell’Africa enterprise challenge fund (Aecf), le società prevede di fornire sistemi di illuminazione solare domestici, a prezzi accessibili, a più di 7mila famiglie off-grid nelle zone rurali dello Zambia.

Questo sistema si differenzia dagli altri perché dotato della tecnologia HomeSmart, ovvero capace di monitorare le condizioni meteorologiche e apprendere in che modo gli utenti utilizzano l’energia, in modo tale da gestirne i consumi e garantire un’intera notte di energia. Il sistema di illuminazione domestica solare include un pannello solare da 10W, quattro luci Led, porta Usb e connettori per la ricarica del telefono cellulare, radio ricaricabile e torcia ricaricabile. Inoltre prevede anche la possibilità di installare un sistema Tv PayGo, dotato di un Tv Led super sottile da 24 pollici con oltre 100 canali satellitari.

Con più di 600 milioni di africani che non hanno accesso all’elettricità, le potenzialità del solare off-grid sono enormi, sostenibili ed accessibili.

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