La Somalia sta vivendo una delle peggiori siccità degli ultimi decenni, che si aggiunge alla guerra e ad altre problematiche.
Oltre 7 milioni di persone, la metà della popolazione, soffriranno la fame nel 2022. 1,4 milioni sono bambini.
Le milizie jihadiste di Al-Shabaab ostacolano la distribuzione degli aiuti umanitari.
In Somalia gli ospedali si stanno riempiendo di bambini in fin di vita a causa della siccità. Come spiega l’organizzazione non governativa Concern Worldwide, negli ultimi mesi il numero di bambini ricoverati per malnutrizione a Mogadiscio è raddoppiato mentre il paese vive uno dei periodi più difficili degli ultimi decenni a causa dello stress idrico.
Oggi circa metà della popolazione soffre la fame e le ultime stagioni delle piogge non hanno visto precipitazioni se non eventi sporadici, un problema che riguarda anche i paesi vicini come il Kenya e l’Etiopia. E per la prossima stagione pluviale prevale il pessimismo.
La Somalia in ginocchio per la siccità
Secondo Medici senza Frontiere quella in corso in Somalia è “la peggiore siccità degli ultimi decenni”. Un problema che viene dalla scarsità di precipitazioni delle ultime quattro stagioni delle piogge, che sta avendo una serie di pesanti ripercussioni sulla vita della popolazione, mentre le proiezioni per la prossima stagione non sono buone.
Senza acqua a disposizione e con i fiumi e i bacini lacustri che si stanno prosciugando, il settore primario dell’agricoltura e dell’allevamento sono in crisi profonda, con i raccolti che saltano e il bestiame che viene decimato dallo stress idrico. A questo si aggiungono una serie di altri fattori che negli ultimi anni hanno tormentato il paese, aumentando la sua vulnerabilità. L’invasione delle locuste, che al pari della siccità ha messo in ginocchio l’economia, ma anche i conflitti che si ripercuotono anche sulla situazione sanitaria di un paese diviso tra le milizie jihadiste di Al-Shabaab e le istituzioni ufficiali.
The ongoing drought in Somalia is a serious threat to farmers' livelihoods.
Working with the local authorities & with funding from @EUdeleg_Rome, @FAO is helping rehabilitate irrigation canals in the Lower Shabelle region to ensure farmers have access to water.#UNited4Landpic.twitter.com/8ZNwUnT25J
Secondo l’Onu oltre 7 milioni di persone soffriranno la fame nel 2022, un dato che corrisponde a circa la metà della popolazione totale. Una situazione perfino peggiore di quella del 2011, quando un’altra profonda siccità aveva provocato qualcosa come 260mila morti. E oggi centinaia di migliaia di persone stanno migrando internamente alla ricerca di risorse idriche e alimentari, andando a ingrossare la popolazione urbana e ritrovandosi a vivere in rifugi di fortuna come i campi profughi.
Sempre più bambini in ospedale
Chi più di tutti sta soffrendo la fame in Somalia sono i bambini. Secondo i dati dell’Onu 1,4 milioni di minori si troveranno in condizione di malnutrizione acuta nel 2022 e per 330mila di loro si parla di “fame estrema”.
Suad*, 55, lives in an IDP camp in #Somalia. She arrived 4 weeks ago with her 7 kids & mother after the #drought killed her livestock.
Suad* feels helpless without having a livelihood. Like any mother, she wants the best life possible for her children.
— Save the Children International (@save_children) June 11, 2022
A testimoniare la criticità della situazione ci sono gli ospedali del paese, in particolare nella capitale Mogadiscio. Come spiega al quotidiano francese Le Monde l’ong Concern Worldwide, “tra gennaio e giugno il numero di bambini ricoverati per problemi di malnutrizione è passato da 120 a 230 al mese”. E in generale il numero dei ricoveri, considerate tutte le fasce d’età, è triplicato, tanto che mancano i letti e il personale per assisterli.
A complicare le cose c’è infine la scarsità degli aiuti umanitari che giungono nel paese, con i gruppi jihadisti di Al Shabab che ne ostacolano la distribuzione. Il paese avrebbe bisogno di 1,4 miliardi di euro per far fronte alla situazione socio-economica critica, ma le difficoltà sul campo e il generale disinteresse della comunità internazionale per la situazione somala hanno portato a mobilitarne solo il 18 per cento.
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