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Sostenibilità economica, ambientale e sociale al centro delle strategie Bosch
Il gruppo Bosch presenta a Milano l’annuale conferenza sui dati di bilancio. Ribaditi l’approccio neutrale sulla mobilità e gli obiettivi sociali e ambientali.
Fornitore globale di tecnologie (fra le tante innovazioni nel 1995 lo sviluppo dell’Esp, il primo sistema elettronico di stabilità, un passo fondamentale per incrementare la sicurezza stradale di auto e moto e ridurre la mortalità) e servizi, 421mila collaboratori nel mondo, presente in Italia (dove oggi conta 18 società in otto sedi e tre centri di ricerca) dal 1904, il gruppo Bosch è attivo in quattro aree di business: mobilità, tecnologia industriale, beni di consumo ed energia e tecnologia degli edifici. Con 470 tra consociate e filiali in circa sessanta paesi del mondo, il gruppo ha dichiarato di aver raggiunto la carbon neutrality delle sedi produttive a inizio 2020.
L’annuale conferenza sui dati di bilancio è stata l’occasione per fare un punto sui positivi incrementi di fatturato nel nostro paese (2,6 miliardi di euro nel 2022, con una crescita dell’8 per cento circa rispetto all’anno precedente), “un anno positivo”, come ha spiegato a Milano Renato Lastaria, general manager del gruppo Bosch in Italia, soprattutto “considerando il contesto economico e la situazione complessa dei mercati”. Dichiarazioni che hanno ribadito l’impegno di Bosch a mantenere “un equilibrio fra prestazioni economiche e obiettivi ambientali e sociali”, perseguendo il suo impegno sulla sostenibilità, dalle azioni per il clima, alle politiche di conservazione delle materie prime e riciclo dei materiali.
Bosch ribadisce l’approccio a favore di una neutralità tecnologica nella mobilità
Fra le aree di business che si sono distinte nel 2022 con risultati “più significativi, conseguiti grazie ai prodotti e servizi per la mobilità del futuro” la divisione Mobility che persegue da tempo quella neutralità tecnologica che vede il gruppo tedesco concentrato su più fronti: dai motori a idrogeno ai carburanti alternativi, dalle fuel cell fino ai veicoli elettrici a batteria, un modo per “cogliere le opportunità di crescita offerte dalla trasformazione in atto, attraverso innovazione, qualità, efficienza e grande attenzione alla sostenibilità”, chiarisce una nota. E per capire quanti e quali siano i fronti di innovazione sulla mobilità, ripercorriamo insieme alcune delle novità annunciate negli ultimi mesi
Le partnership per lo sviluppo dei motori a idrogeno
Bosch engineering e Ligier automotive hanno recentemente annunciato una partnership che li ha visti collaborare alla costruzione di un veicolo ad alte prestazioni con un motore a idrogeno, realizzato sulla base dell’auto da corsa Ligier JS2 R, modificata per il funzionamento con il nuovo carburante. L’obiettivo? Dimostrare il potenziale che i sistemi di propulsione alternativi hanno per applicazioni ad alte prestazioni, come il motorsport. La Ligier JS2 RH2 è stata infatti svelata al pubblico in occasione del 100° anniversario della 24 Ore di Le Mans, durante il quale Bosch ha sottolineato come “i motori a idrogeno offrano un enorme potenziale per applicazioni ad alte prestazioni, specialmente nel motorsport”. Bosch engineering ha cominciato ad occuparsi dello sviluppo di motori a idrogeno dal 2016; la Ligier JS2 R è dotata di un motore V6 e di una monoscocca in carbonio con tre serbatoi integrati di idrogeno da 700 bar di pressione.
Bosch a favore della transizione elettrica della nautica
In occasione del recente Salone nautico di Venezia, Bosch ha presentato il suo nuovo impegno sul fronte della nautica con la prima soluzione per elettrificare barche e imbarcazioni da diporto. Si tratta di sistemi costituiti da un motore elettrico, un inverter con DC/DC converter integrato e una centralina di controllo. In pratica un sistema completo che include l’hardware e una piattaforma software scalabile che consente al sistema di adattarsi a diverse applicazioni, con imbarcazioni fino a 24 metri di lunghezza. Il motore è disponibile in due varianti di potenza, 90 e 140 kW e ha dimensioni compatte e caratteristiche per adattarsi a mezzi già esistenti. Tutti i componenti del sistema di propulsione elettrica offrono elevato rendimento, affidabilità e resistenza.
“Il nostro sistema di propulsione”, spiegano in Bosch, “offre anche una grande flessibilità, in quanto i clienti possono scegliere di utilizzarlo come pacchetto completo personalizzato oppure integrare semplicemente i singoli componenti all’interno del proprio sistema”. Un impegno, quello di Bosch per una nautica più sostenibile, seguito dall’annuncio delle divisione Engineering di un accordo con X Shore, società tecnologica svedese, per lo sviluppo di imbarcazioni completamente elettriche, silenziose e connesse, “una collaborazione che unisce due aziende con un impegno condiviso per la sostenibilità, per un futuro più verde per le imbarcazioni”, spiega una nota.
L’inclusione sociale e l’impegno sui giovani
Ma la conferenza sui dati di bilancio è stata anche l’occasione per ribadire altri temi, dalle numerose iniziative della sede italiana a favore della responsabilità sociale dedicate ad abbattere i pregiudizi e a promuovere l’inclusione, alla campagna di sensibilizzazione #UnaBuonaRagione con l’obiettivo di accendere i riflettori sull’importanza del benessere mentale fino alla collaborazione con PizzAut, non solo una pizzeria gestita da ragazzi autistici, ma un laboratorio sociale riconosciuto e premiato anche con il prestigioso Ambrogino d’oro. Sempre per favorire la formazione dei giovani, nel 2022, Bosch ha aderito al progetto Muner (Motorvehicle university of Emilia-Romagna) con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della mobilità del futuro, mettendo a disposizione degli studenti know-how e tecnologie per formare futuri ingegneri capaci di progettare nuove soluzioni di mobilità.
Elettrificazione, automazione e digitalizzazione i trend da presidiare nel 2023
Gli obiettivi di Bosch per il futuro? “Crescere in ogni regione del mondo ed essere tra i primi tre fornitori nei nostri mercati più rilevanti”. Con un chiaro riferimento ai principali trend di elettrificazione, automazione e digitalizzazione, all’intelligenza artificiale, il gruppo tedesco riparte riorganizzando il proprio business sulla mobilità, con Bosch mobility che, rafforzata da un proprio team dirigenziale pensato per soddisfare meglio e più rapidamente le esigenze dei clienti, si è data l’obiettivo di accelerare con una crescita media di “circa il 6 per cento all’anno fino al 2029, così da raggiungere un fatturato annuo di oltre 80 miliardi di euro”, spiega una nota.
Una prospettiva di crescita a cui si aggiunge il contributo di Bosch Rexroth, società del gruppo attiva nel settore delle tecnologie di azionamento e controllo nei settori delle applicazioni mobili e industriali e dell’automazione della fabbrica, inclusi software e interfacce per l’Internet of things, che ha annunciato che affiancherà alle soluzioni basate su motori a combustione un ventaglio di soluzioni elettriche, dai motori agli inverter pensate per portare la transizione elettrica anche sui cosiddetti veicoli “off-road” per usi professionali, ossia escavatori, trattori e betoniere per aiutare le imprese a ridurre il consumo di carburante dei mezzi, ma anche a rispettare le normative sulle emissioni e sulla rumorosità sempre più severe in aree critiche come porti, cantieri e in agricoltura.
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