La Spagna è il primo paese europeo a obbligare i macelli a dotarsi di telecamere e sistemi di videosorveglianza per salvaguardare il benessere degli animali.
Obbligo per tutti i macelli di installare telecamere e sistemi di videosorveglianza, di salvare le registrazioni per almeno un mese e consentirne l’accesso in caso di richiesta di verifica da parte delle autorità competenti. È quanto previsto dal decreto approvato martedì dal Consiglio dei ministri del governo spagnolo per salvaguardare il benessere degli animali. Sono state molte, infatti, negli anni le testimonianze, le inchieste portate avanti con telecamere nascoste da associazioni animaliste che hanno documentato e portato alla luce atti di crudeltà e di violenza gratuiti nei confronti di animali inermi nei loro ultimi istanti di vita. Un esempio? Animal Equality, organizzazione nata proprio in Spagna nel 2006 per alleviare le sofferenze di animali confinati in allevamenti e macelli.
Telecamere ovunque nei macelli per il benessere degli animali
La necessità, secondo il ministero del Consumo guidato da Alberto Garzón, è garantire il benessere animale in ogni fase, dal trasporto fino all’uccisione migliorando anche la sicurezza per addetti ai lavori e consumatore finale. Le telecamere dovranno essere presenti in tutti gli ambienti in cui gli animali sono vivi, comprese le aree di carico e scarico, i corridoi che collegano le aree, comprese quelle in cui si svolgono le attività di stordimento.
Ogni macello sarà soggetto a tale obbligo indipendentemente dalla sua estensione: alle strutture più grandi è concesso un anno per adeguarsi, due anni per quelle più piccole (cioè fino a duemila animali macellati all’anno). Si stima che gli operatori coinvolti saranno circa 700. La Spagna diventa così la prima nazione in Europa e la quarta al mondo a rendere l’adozione di un sistema di videosorveglianza obbligatorio. Prima ci sono stati Inghilterra, Israele e Scozia.
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