Drogata e stuprata per anni, Gisèle Pelicot ha trasformato il processo sulle violenze che ha subìto in un j’accuse “a una società machista e patriarcale che banalizza lo stupro”.
Spagna, sfiducia a Mariano Rajoy. Sánchez è il nuovo primo ministro
Mariano Rajoy, uno dei primi ministri in carica da più tempo, deve andarsene. Pedro Sanchez prende il suo posto, ma il futuro della Spagna è incerto.
Per la Spagna comincia un periodo di incertezza politica. Mariano Rajoy, primo ministro dal 2011, è stato sfiduciato e deve quindi rinunciare al suo incarico per affidarlo al leader del Partito socialista, Pedro Sánchez – o Pedro el guapo, come lo chiamano gli spagnoli.
Rajoy era uno dei premier europei al potere da più tempo, tanto che si diceva scherzosamente che avesse sette vite – fra l’altro, è sopravvissuto ad un incidente in elicottero. È anche stato il primo ad applicare, in risposta alla dichiarazione d’indipendenza della Catalogna nel mese di ottobre, l’articolo 155 della Costituzione che prevede la parziale sospensione dei poteri delle comunità autonome.
Ha sido un honor ser presidente del Gobierno y dejar una España mejor de la que encontré. Gracias a todos, y de manera muy especial a los españoles y al @PPopular.
Suerte a todos por el bien de España. pic.twitter.com/8bLRIiFOa1
— Mariano Rajoy Brey (@marianorajoy) 1 giugno 2018
Il caso Gürtel e la mozione di sfiducia a Mariano Rajoy
La mozione di sfiducia è stata presentata da Sánchez la settimana scorsa, quando esponenti di primo piano del Partito popolare – a cui Rajoy appartiene – sono stati condannati per corruzione in seguito allo scandalo divenuto famoso come caso Gürtel. Decisiva è stata la decisione del Partito nazionalista basco di votare contro l’ormai ex premier insieme a socialisti, separatisti, esponenti di Podemos e di partiti minori: la mozione di sfiducia è stata approvata oggi con 180 voti a favore, 169 contrari e un astenuto.
“Si apre una pagina nuova nella storia della democrazia”, ha commentato Pedro Sánchez che diventa quindi il nuovo primo ministro spagnolo con un programma socialista, paritario ed europeista e si avvia a governare con il sostegno di una coalizione eterogenea che non sembra poter ottenere risultati concreti, se non quello di traghettare il paese verso nuove elezioni.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I ribelli che hanno preso il potere in Siria stanno smantellando la produzione di captagon, la droga che arricchiva il regime di Assad.
Il nuovo primo ministro della Spagna, Pedro Sánchez, ha svelato i nomi delle ministre (e dei ministri) che compongono il suo governo. E non mancano le sorprese.
Il 15 dicembre una petroliera russa si è spezzata a metà e un’altra è rimasta incagliata, riversando combustibile nello stretto di Kerch.
Nel campo profughi di Burj al-Barajneh, le donne palestinesi preparano pasti e distribuiscono aiuti alle persone in difficoltà nella città di Beirut.
Israele ha approfittato della caduta di Assad in Siria per espandere la sua occupazione del Golan, altopiano dove è presente illegalmente dal 1967.
Un’offensiva dei ribelli in Siria ha rovesciato nel giro di 11 giorni il regime di Assad. Ora si cerca una transizione pacifica del potere.
La scarcerazione di Narges Mohammadi è avvenuta per motivi di salute e durerà tre settimane. Cresce la pressione sul regime dell’Iran per renderla definitiva.
Migliaia di persone sono scese in strada contro la decisione del governo di sospendere i negoziati per l’adesione all’Unione europea fino al 2028. Violenta la reazione delle forze dell’ordine. La presidente della Georgia rifiuta di lasciare il mandato finché non verranno indette nuove elezioni.