Gran parte dei media e della politica hanno parlato di “pogrom” e “caccia all’ebreo” riguardo alle violenze di Amsterdam. Le cose stanno diversamente.
Sparatoria a Las Vegas, almeno 58 morti e 527 feriti
La sparatoria è avvenuta ieri sera intorno alle 22.30 ora locale, quando in Italia erano le 5.30 del mattino. I proiettili sarebbero arrivati dal trentaduesimo piano del resort Mandalay Bay a Las Vegas, durante un festival di musica country.
Almeno 58 persone sono rimaste uccise in una sparatoria a Las Vegas, negli Stati Uniti, la sera del primo ottobre. La folla è stata colpita mentre assisteva all’esibizione del cantante Jason Aldean sul palco del Route 91 Harvest, festival di musica country che si tiene sulla Las Vegas Strip – la via della “città del peccato” famosa per hotel e casinò. L’unico sospettato si è tolto la vita prima dell’arrivo della polizia e qualche ora dopo lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco, ma l’Fbi (Ufficio federale di investigazione) non ha riscontrato alcun legame dell’uomo con il terrorismo internazionale.
Harrowing video of mass shooting during @Jason_Aldean set of #Route91Harvest Festival in #LasVegas. #MandalayBay pic.twitter.com/gaXgDBbZKV
— Evan Schreiber (@SchreiberEvan) 2 ottobre 2017
Morto Stephen Paddock, l’unico sospettato della sparatoria a Las Vegas
Video postati online da chi stava assistendo al concerto country mostrano il cantante Aldean sul palco, quando all’improvviso la musica si interrompe e si sente chiaramente un rumore di spari. I fan sono fuggiti, mentre la polizia è immediatamente giunta sul posto e ha fatto irruzione nel Mandalay Bay Resort dove ha trovato il corpo dell’unico sospettato, un cittadino americano di 64 anni residente in Nevada di nome Stephen Paddock, che avrebbe agito da solo e che si è tolto la vita prima dell’arrivo degli agenti – ha dichiarato lo sceriffo Joe Lombardo.
La polizia ha diffuso la fotografia di Marilou Danley, compagna dell’uomo che si è poi scoperto essere fuori dal Paese al momento dell’attacco e che è rientrata negli Stati Uniti la sera del tre ottobre per essere interrogata. I due vivevano a Mesquite, ad un’ora da Las Vegas, e sembra che Paddock fosse un contabile in pensione con la passione del gioco d’azzardo. La donna ha affermato di non essere al corrente dei piani del compagno e di essere “devastata”. Giorni prima della sparatoria l’uomo le aveva comprato un biglietto aereo per le Filippine.
Briefing with @Sheriff_LVMPD regarding the Strip shooting. At least 20 dead, 100 injured. The shooter was local. pic.twitter.com/CzxRl9Oagw
— LVMPD (@LVMPD) 2 ottobre 2017
Le vittime continuano ad aumentare
Inizialmente “26 persone sono arrivate in ospedale, delle quali almeno due sono morte e dodici si trovavano in condizioni critiche”, ha detto la portavoce dello University Medical Center Danita Cohen all’Associated Press. Il numero delle vittime è però salito rapidamente, ha fatto sapere la polizia di Las Vegas.
Parte della Strip è stata chiusa e alcuni voli diretti all’aeroporto internazionale McCarran di Las Vegas sono stati dirottati, a causa della vicinanza dello scalo al Mandalay Bay Resort and Casino.
Nello stesso giorno altri due attacchi in Francia e Canada
Domenica primo ottobre è avvenuto un attacco terroristico a Marsiglia, in Francia. Un uomo ha accoltellato a morte due ragazze fuori dalla stazione di Saint-Charles ed è poi stato ucciso dai militari presenti sul posto. L’assalitore faceva parte dei “soldati” dello Stato Islamico, come riportato dall’agenzia stampa dell’associazione jihadista.
A Edmonton, in Canada, un uomo ha investito un agente di polizia, l’ha pugnalato e si è poi lanciato in una folle fuga a bordo di un van col quale ha investito quattro persone. Fortunatamente non ci sono state vittime. La polizia ha arrestato il principale sospetto, un rifugiato somalo già noto alle autorità canadesi per presunte attività terroristiche.
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