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Specie a rischio: animali e piante verso l’estinzione
La “Lista Rossa 2003” dell’Unione Mondiale della Conservazione (IUCN) ha inserito 12.257 specie animali e vegetali tra quelle minacciate di estinzione.
All’interno di questo elenco vi sono 6.774 piante e 5.483 animali,
di cui 3.524 sono vertebrati e 1.959 invertebrati.
Il lavoro degli esperti dell’IUCN sparsi per il mondo ha analizzato
lo status di conservazione di “appena” 12.000 specie e sottospecie,
mentre quelle riconosciute dalla scienza sono circa un milione e
settecentocinquantamila. I dati sono allarmanti: secondo gli
esperti dello IUCN il tasso di estinzione delle specie sarebbe oggi
aumentato da 1.000 a 10.000 volte rispetto a quello naturale.
I Vertebrati
In totale tra i vertebrati risultano minacciate 3.524 specie sulle
17.127 analizzate (il 21%). Rispetto al totale delle specie
conosciute, cioè 56.586, la percentuale di quelle minacciate
è del 6%.
Tra i mammiferi, sono state valutate 4.789 specie sulle 4.842
conosciute (il 99%). Il 24% delle specie valutate è inserito
nelle tre categorie di minaccia: minacciata in modo critico,
minacciata e vulnerabile.
La classe degli uccelli è l’unica che è stata
analizzata interamente: 9.932 specie, cioè tutte quelle
conosciute. Il 12% sono minacciate.
Tra i rettili sono state valutate 473 specie su 8.134 (pari al 6%).
Le specie minacciate sono 293, ovvero il 62% di quelle
valutate.
Tra gli anfibi le specie analizzate sono state 401 sulle 5.578
conosciute (pari all’8%). 157 sono quelle minacciate ovvero il 39%
delle specie valutate.
Mentre tra i pesci le specie conosciute sono oltre 28.000, quelle
analizzate sono state 1.532 (pari al 6%). Sono a rischio 750 specie
cioè il 49% di quelle valutate.
Gli invertebrati
Tra gli invertebrati, sono in pericolo 1.959 specie sulle 3.382
valutate (ma sono oltre un milione e 190mila quelle conosciute). La
percentuale delle specie minacciate rispetto a quelle analizzate
è del 58% mentre rispetto a quelle conosciute è dello
0,2%.
Appena lo 0,1% degli insetti sono stati presi in considerazione e
valutati, ma di quelli ben il 72% rischia l’estinzione ovvero 553
specie.
Da notare che su 461 specie di crostacei analizzate, ben 409
risultano in pericolo (l’89%). Poi 967 specie di molluschi su 2.098
cioè il 46%.
Le piante
Tra le piante sono minacciate 6.774 specie sulle 9.706 valutate (le
specie conosciute sono oltre 28.700). La percentuale delle specie
minacciate rispetto a quelle analizzate è del 69% mentre
rispetto a quelle conosciute è del 2%.
Le gimnosperme (soprattutto conifere e cicadi) sono le uniche
piante maggiori che sono state analizzate quasi al completo (907 su
980, il 93% del totale). Il 34% delle specie analizzate è in
pericolo di estinzione.
Quali possono essere le cause principali che generano il
meccanismo di estinzione nelle specie?
La prima causa è la perdita della biodiversità,
ovvero la distruzione dell’habitat naturale a causa
dell’agricoltura, della crescita delle infrastrutture, della
deforestazione.
La seconda è l’invasione delle specie “aliene” introdotte
dall’uomo, che mettono a rischio molte specie native per la
competizione, la predazione o l’ibridazione.
La terza causa è il prelievo diretto da parte dell’uomo per
il commercio locale o internazionale (per cibo, medicina), poi la
mortalità accidentale (il cosiddetto ‘bycatch’ nella pesca:
cattura accidentale pescando altre specie), l’inquinamento (inclusi
cambiamenti climatici, piogge acide, smog, contaminazione acqua e
suoli).
I pesci e i molluschi sono le classi che hanno visto il numero
maggiore di “retrocessioni”, cioè specie retrocesse verso la
categoria di minaccia più grave: 250 specie di molluschi
sono “in posizione critica” (erano 222 un anno fa) e 162 i pesci
(erano 157 nel 2002).
Tomaso Scotti
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