Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Spezie
Il cardamomo Pianta erbacea perenne originaria del Malabar, il cardamomo cresce spontaneo in Sri Lanka e India Meridionale. Raggiunge i 2/3 metri di altezza e ha infiorescenze a grappoli i cui frutti sono baccelli verdi di circa 1 centimetro, contenenti numerosi semini bruni dall’aroma molto intenso. Il cardamomo viene utilizzato soprattutto nei paesi arabi dove
Il cardamomo
Pianta erbacea perenne originaria del Malabar, il cardamomo cresce
spontaneo in Sri Lanka e India Meridionale. Raggiunge i 2/3 metri
di altezza e ha infiorescenze a grappoli i cui frutti sono baccelli
verdi di circa 1 centimetro, contenenti numerosi semini bruni
dall’aroma molto intenso.
Il cardamomo viene utilizzato soprattutto nei paesi arabi dove lo
regalano agli ospiti in segno di rispetto, lo impiegano per
insaporire il caffè o il the e lo masticano per rinfrescare
la bocca e facilitare la digestione.
Definito il “re delle spezie”, il cardamomo è molto prezioso
ed è un ingrediente fondamentale per i masala e i curry
indiani.
In cucina, viene utilizzato per dare sapore a salse, salumi, pane
speziato e a vivande di origine orientale; in medicina, per la sua
azione antisettica, stomachica e carminativa.
Nell’acqua del bagno ha effetti tonici, stimolanti e
afrodisiaci.
Una ricetta con
il cardamomo
Cumino (o comino)
Erba annuale, sia spontanea che coltivata, originaria del Turkestan
è alta fino a 20 centimetri. Il cumino nero è tipico
di alcuni piatti della cucina orientale e medio orientale, mentre i
semi del cumino dei prati o carvi sono particolarmente usati nei
dolci del nord Europa e in qualche tipo di pane, così come
per la preparazione del kummel, liquore forte e dolce.
Una ricetta con
il cumino
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