L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Spicca il volo, si festeggia la Giornata mondiale degli uccelli migratori
Il 10 e l’11 maggio si celebra l’importanza degli uccelli migratori, pellegrini dei cieli le cui infinite traversate sono messe a rischio dall’impatto dell’uomo e dalla caccia.
Si dice che “partire è un po’ morire”, non per loro. Per loro viaggiare significa perpetuare un rito primordiale, significa fidarsi ciecamente dell’istinto e spiccare il volo verso l’ignoto, per loro partire significa vivere.
Parliamo degli uccelli migratori, ovvero quei volatili che periodicamente compiono migrazioni in cerca di cibo, clima migliore o delle condizioni ideali per riprodursi. Il 10 e l’11 maggio si celebrano queste carovane piumate che solcano con grazia e impeccabile orientamento i nostri cieli.
La Giornata mondiale degli uccelli migratori è stata istituita nel 2006 dall’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, ed ha lo scopo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull’importanza della salvaguardia degli uccelli migratori e dei loro habitat naturali. Per poter approfondire la conoscenza del popolo dei cieli sabato 10 e domenica 11 maggio le oasi Wwf organizzano attività e visite guidate nelle proprie oasi, rifugio di migliaia di uccelli migratori.
In nostro Paese è un punto privilegiato per l’osservazione dell’avifauna migratrice che utilizza l’Italia come ponte naturale fra Africa e Europa. Sono circa due miliardi gli uccelli migratori che attraversano il nostro Paese, di ogni forma e dimensione, dalla maestosa cicogna bianca alle agili rondini che, dall’Africa, attraversano migliaia di chilometri di deserto prima e di mare poi, per fare ritorno ai luoghi natii. La sosta in Italia può però rivelarsi fatale per gli uccelli. La distruzione, il degrado dell’habitat e il bracconaggio sono gravi minacce per gli animali già stremati dal viaggio.
Se, per tutelarli, non bastasse l’innegabile valore ecologico e la bellezza di questi animali, gli uccelli migratori rappresentano anche una risorsa economica. L’ecoturismo legato all’osservazione degli animali selvatici è infatti in crescita costante e il birdwatching rappresenta una grande attrattiva turistica.
Non ci resta che guardare il cielo e guardare ammirati e un po’ invidiosi questi viaggiatori dell’aria, incapaci di fermarsi troppo a lungo nello stesso posto, con l’istinto mai sopito di spiccare il volo e partire, come i loro avi hanno fatto prima di loro e come i loro discendenti continueranno a fare, se saremo in grado di difenderli.
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