Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
L’isola di Stampalia sperimenta la mobilità del futuro, elettrica e condivisa
Auto elettriche, servizi di sharing, energie rinnovabili. Sull’isola greca è partito un progetto molto ambizioso che consente alla comunità locale di sperimentare nuove forme di mobilità.
Mobilità completamente elettrica, servizi di sharing e ride sharing a disposizione della comunità locale, sistema di approvvigionamento energetico innovativo e sostenibile: non è l’identikit di una città norvegese o della Silicon Valley, è il progetto “Smart & Sustainable Island” – annunciato nel 2020 – attivo a Stampalia (Astypalea), isola greca del Dodecaneso, nel Mar Egeo. A renderlo possibile, oltre alla lungimiranza dell’amministrazione locale e del governo greco, è stato il supporto del Gruppo Volkswagen, da tempo impegnato in un profondo processo di elettrificazione.
Stampalia, una piccola isola come faro per l’Europa
Non immaginate la rivoluzione in atto sull’isola di Stampalia, che entro il 2026 passerà a una mobilità intelligente e sostenibile, come a un esperimento fine a se stesso. Come ha spiegato Herbert Diess, Ceo del Gruppo Volkswagen, in occasione della presentazione della “fase 2” del progetto, “il dibattito sul passaggio dai combustibili fossili alle rinnovabili ha acquisito nuovo slancio in Europa. Il Gruppo Volkswagen è un motore di questo cambiamento e guida la transizione verso la mobilità elettrica in Europa. Qui a Stampalia stiamo introducendo nuovi servizi di mobilità, compiendo un ulteriore passo verso il futuro dei trasporti. È entusiasmante vedere il progetto crescere, con persone disposte a cambiare le proprie abitudini. È la dimostrazione del fatto che, se le imprese e i governi collaborano, una rapida trasformazione è possibile”, ha concluso Diess.
L’importante sostegno della comunità locale
Il progetto “Smart & Sustainable Island”, come sempre quando si parla di trasporto pubblico, tocca da vicino gli interessi dei cittadini. E, come sempre dovrebbe succedere in questi casi, la popolazione è stata chiamata a esprimere la propria opinione su questo grande cambiamento. Bene: dei 221 abitanti (su circa 1.500 totali) che hanno partecipato al sondaggio preliminare, più del 65 per cento si è dichiarato disposto a passare a un veicolo elettrico, a patto di poter contare su incentivi all’acquisto e mettendo la sostenibilità ambientale al primo posto tra i vantaggi.
Inoltre, il ride sharing e il servizio di sharing dei veicoli sono ben visti dagli abitanti dell’isola, dal momento che poco meno della metà di loro – a precise condizioni – si è detta disponibile a rinunciare al mezzo proprio per usufruire di questi nuovi servizi di mobilità. Per il momento, sull’isola di Stampalia ci sono venti punti di ricarica pubblica, più uno di ricarica rapida e circolano già quaranta veicoli elettrici, tra cui alcune auto private.
Dal servizio pubblico ai servizi di sharing
Ma a cosa, precisamente, i cittadini di Stampalia hanno detto sì? In linea generale, si sono detti d’accordo sulla sostituzione di una linea tradizionale di autobus con nuovi servizi di mobilità condivisa, come astyGo e ASTYBUS. Un cambio decisamente vantaggioso per i locali, dal momento che il trasporto pubblico esistente era limitato solo ad alcune località dell’isola e solo per alcuni mesi dell’anno, mentre i nuovi servizi saranno operativi dodici mesi l’anno e collegheranno un numero superiore di luoghi e siti strategici come il porto dei traghetti, l’aeroporto, ma anche le spiagge più famose. Cinque navette saranno operative nei momenti di picco; tre garantiscono invece la copertura anche nei periodi di bassa affluenza turistica. Questo per gli abitanti dell’isola è un grande passo avanti rispetto a quando, nei mesi invernali, per esempio il servizio di linea veniva sospeso. Il progetto inoltre è flessibile: se la domanda dovesse crescere, aumenterebbe anche il numero di mezzi a disposizione dei residenti.
Come funziona il servizio di ride sharing sull’isola
Il servizio di ride sharing conterà inizialmente su una flotta di auto elettriche Volkswagen ID.4, che in autunno saranno progressivamente sostituite da più spaziosi ID. Buzz, l’erede del mitico Bulli lanciato da Volkswagen negli anni Cinquanta e recentemente riproposto in un’inedita versione elettrica. In termini di fruizione, l’utente può scegliere se pagare la singola corsa oppure optare per un abbonamento a costo fisso. A questo si aggiunge il servizio astyGo che consente invece di noleggiare auto elettriche, scooter elettrici ed e-bike attraverso un’app dedicata.
Ed è proprio grazie a questa app se è possibile orientarsi tra le diverse soluzioni di mobilità multimodale disponibili sull’isola: navette on-demand, car sharing, scooter elettrici ed e-bike. Per usufruire del servizio ASTYBUS basta indicare la propria posizione e la propria destinazione e, in pochi minuti, arriva la navetta. Dopo la prenotazione, il veicolo si dirige verso le fermate richieste, piuttosto vicine tra loro, raggiungendo i luoghi più affollati dell’isola.
La sostenibilità al centro del progetto
La mobilità elettrica, come è noto, necessita di un’infrastruttura di ricarica, meglio se alimentata da fonti energetiche rinnovabili. Per questo il sistema di approvvigionamento energetico dell’isola di Stampalia verrà progressivamente convertito con l’impiego di energia rinnovabile generata localmente, un passo importante verso l’abbandono definitivo degli attuali generatori a gasolio. Si tratta di un passo fondamentale per dare coerenza all’intero progetto, con l’obiettivo di alimentare in modo efficace, efficiente e sostenibile il parco di veicoli elettrici in continua crescita. Nel concreto, da poco è stato attivato un secondo impianto fotovoltaico che fornirà l’energia per l’attuale flotta di auto elettriche. Sono stati già calendarizzati i prossimi step: entro il 2023, tre megawatt di elettricità green arriveranno da un nuovo parco solare; quanto basta per soddisfare il cento per cento del fabbisogno per la ricarica dei veicoli elettrici in uso sull’isola e più del cinquanta per cento della domanda complessiva di energia. Entro il 2026, il sistema sarà ulteriormente ampliato con l’obiettivo di coprire più dell’ottanta per cento del fabbisogno energetico complessivo.
La transizione energetica di Stampalia è già in atto
Se la progressiva elettrificazione della mobilità sull’isola di Stampalia è, almeno in parte, ancora in divenire, qualche esempio virtuoso c’è già. Alcuni mezzi della polizia, per esempio, sono alimentati a batterie. Stesso discorso per i veicoli delle autorità aeroportuali e dell’amministrazione comunale, già passate all’elettrico lo scorso anno. Da poco è operativa, inoltre, la prima ambulanza elettrica di tutta la Grecia realizzata sulla base di un Volkswagen e-Crafter. A questo si aggiunge un primo taxi elettrico e l’interesse crescente dei residenti verso il passaggio a modelli di auto a emissioni zero.
Il progetto “Smart & Sustainable Island” sviluppato sull’isola greca sarà un modello di riferimento in futuro e per questo è già un caso di studio per i ricercatori dell’università dell’Egeo e dell’università scozzese di Strathclyde. Entro cinque anni Stampalia, che ogni anno accoglie circa 36mila turisti, sarà oggetto di una forte trasformazione tesa a una maggior tutela ambientale, con l’introduzione di numerosi veicoli elettrici, servizi di smart mobility e un più efficiente sistema energetico.
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