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Start: i migliori street artist arrivano a Milano
Un appuntamento di livello internazionale per chi segue la street art animerà Milano dal 9 al 12 giugno, durante lo Street Music Art all’Assago Summer Arena: Start è una mostra-performance che vedrà protagonisti i nomi più celebri in tutto il mondo della cultura “urban”. Da non perdere per colorare la città e aprire la mente. Tutto gratis. Street artist da
Un appuntamento di livello internazionale per chi segue la street art animerà Milano dal 9 al 12 giugno, durante lo Street Music Art all’Assago Summer Arena: Start è una mostra-performance che vedrà protagonisti i nomi più celebri in tutto il mondo della cultura “urban”. Da non perdere per colorare la città e aprire la mente. Tutto gratis.
Street artist da tutto il mondo per Start
4 giorni di arte e cultura per conoscere questa forma espressiva che con sempre più forza comunicativa invade gli spazi delle città di tutto il mondo: la street art è ormai un ramo artistico riconosciuto, apprezzato e valorizzato, capace di lanciare messaggi, smuovere coscienze, veicolare nuove idee.
Milano, o meglio Assago e la Summer Arena, diventano un palcoscenico a cielo aperto per alcuni tra i migliori esponenti della street art a livello internazionale, eccoli:
Chazme (Polonia)
Daniel Kalinski aka CHAZME è un artista pittore, illustratore polacco. Il suo lavoro di strada è spesso creato in collaborazione con altri artisti come SEPE e NAWER. CHAZME costruisce strutture urban su aree geometriche definite. Queste composizioni sono commenti e critiche sulla pianificazione urbanistica e architetettonica delle città, che i passanti sono invitati a decifrare, su cui riflettere e forse anche opporsi. Le sue opere sono sui muri di molte metropoli come Praga, Berlino, Glasgow.
Etnik (Italia)
Alessandro Battisti aka ETNIK è dagli anni ‘90 uno degli artisti più attivi del writing in Italia. La sua produzione artistica è caratterizzata dalla naturale evoluzione dal lettering agli attuali “agglomerati urbani”, che esprimono la visione dell’artista sulla città moderna e il concetto di “gabbia urbana” in cui l’uomo è intrappolato. Nel 2009 Etnik ha creato con Duke1 il collettivo Bunker108, che collabora con enti sia pubblici che privati per il restyling di edifici e aree urbane.
Sepe (Polonia)
Sepe sviluppa il suo originale linguaggio artistico mescolando tre percorsi, su carta, tela e pareti, e utilizzando un ampio spettro di strumenti: vernice spray, pennarelli, matita, acrilico, inchiostro, matrici, nastri adesivi, anche polpa di bitume. Ha dipinto i suoi lavori in numerosi paesi, tra cui Germania, Francia, Svizzera, Norvegia, Danimarca, Ucraina, Russia, Repubblica Ceca, Spagna, Slovacchia, Indonesia, Georgia, England, Turchia, USA, Albania, Portogallo, Estonia.
Nevercrew (Svizzera)
Dopo Milano e Dublino, dove hanno decorato le nuove sedi europee di Facebook, Nevercrew riflette sulle percezioni e sulle comunicazioni, tra realtà e surrealtà. Pablo Togni e Christian Rebecchi lavorano insieme dal 1996 uniti dall’interesse comune per la pittura e la street art, dando vita al duo artistico NEVERCREW. Combinare linguaggi diversi è la loro cifra stilistica: catene di montaggio, esseri organici e ingranaggi meccanici, mostri marini, strutture viventi si intersecano nei loro lavori proprio come gli stili che utilizzano, tra sintesi grafica e iperrealismo spray.
Pixel Pancho (Italia)
Nel suo universo, robot rotti e ammaccati si trovano in decomposizione a terra; i loro organi di ferro e rame arrugginiti cadono e giacciono scartati nell’oblio. Il suo regno surreale è il filo costante che trafigge lo sguardo dello spettatore e lo accompagna attraverso riferimenti contemporanei e storici. La forza della dimensione fisica e dei gesti che umanizzano i suoi robot sono particolarmente evidenti sui muri di edifici abbandonati in molte città europee, americane e messicane, in cui tutti sono parte integrante di una struttura interconnessa di storie che avvolgono anche i suoi murali, dipinti, e sculture.
Roa (Belgio)
ROA è uno street artista di Gand, terza città più grande del Belgio. Qui ha iniziato la sua carriera dipingendo magazzini e fabbriche abbandonate, maturando la sua ossessione per le creature che popolano la giungla d’asfalto e che vivono tra i rottami, catturati con uno stile in bianco e nero unico, che ha riscosso un successo planetario. Sebbene la sua figura sia circondata da un alone di mistero e la sua identità non sia mai stata svelata, le sue imponenti raffigurazioni animali lo hanno reso uno dei più riconoscibili street artist al mondo. L’artista fiammingo ha lasciato il proprio segno inconfondibile sui muri di città come Colonia, Città del Messico, New York, Los Angeles, Londra, Berlino, Johannesburg, Bangkok, Roma, Sydney.
Vhils (Portogallo)
L’artista portoghese si chiama Alexandre Farto. La sua innovativa e tecnica d’incisione delle pareti – da lui descritta come una forma di archeologia urbana contemporanea – è considerata come uno degli approcci artistici più convincenti creati in strada negli ultimi dieci anni. Vihls è influenzato sia dal mondo dei graffiti, sia dal contrasto tra quello che resta dei murales politici proliferati dopo la Rivoluzione del 25 aprile 1974, che ha rovesciato la dittatura conservatrice iniziata nel 1926, e i nuovi linguaggi grafici lanciati dal mondo della pubblicità.
Zedz (Olanda)
Ha sviluppato un suo stile originale molto apprezzato, che coniuga la graffiti art con l’architettura, passando da graffiti composti da grandi lettere a opere tridimensionali astratte, che rimandano ad un immaginario futuristico e sono frutto dell’evoluzione della sua ricerca sul lettering. Le lettere vengono infatti trattate al pari di strutture architettoniche. Zedz lavora in diverse discipline: pittura, graffiti, computer grafica, la creazione di simulazioni tridimensionali e oggetti 3D monumentali.
Realtà aumentata e street art
Durante Start, il 9 giugno, esordirà la straordinaria opera di street art in realtà aumentata “Synchronizing machine n°4”, realizzata da Nevercrew grazie a BEPART – the Public Imagination Movement. Un’opera di street art unica nel suo genere: un’installazione digitale animata che sarà visibile solo attraverso i propri smart device, scaricando l’app gratuita Bepart, disponibile per Android e iOS. L’opera resterà all’Assago Summer Arena fino al 29 luglio, e sarà anche visibile in Gps: puntando la camera in direzione del palco, si potrà visualizzare il contenuto nel cielo sopra il festival.
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