Uno degli svantaggi delle auto a guida autonoma è nel tempo impiegato per riconoscere gli ostacoli: ora si punta ad arrivare a 20 millisecondi.
Atlanta, debuttano i primi monopattini elettrici a guida autonoma
Li chiami con un’app, vengono a prenderti e tornano da soli a ricaricarsi. Un video mostra come funzionano i primi monopattini elettrici a guida autonoma.
Siamo a Peachtree Corners, città-sobborgo di Atlanta. E’ qui che la Go X Apollo in collaborazione con Tortoise, una società californiana di software, ha appena lanciato il primo esempio di self driving electric scooter sharing, in pratica i primi monopattini elettrici a guida autonoma. Un video mostra come il servizio sia già attivo in un’area sperimentale nella piccola cittadina della Georgia e permetta di fatto di farsi venire a prendere dal monopattino elettrico semplicemente prenotandolo sull’app.
Monopattini robot: li chiami con un’app e a fine giornata tornano da soli a ricaricarsi
Si tratta di un grande vantaggio anche per il gestore del servizio di scooter sharing che, a fine giornata, non deve più ricorrere a schiere di addetti e mezzi (spesso inquinanti) per trasportare i monopattini per la ricarica e la sanificazione, operazione resasi necessaria dopo l’emergenza Covid-19. La soluzione, messa a punto in collaborazione con la startup Curiosity Lab, potrebbe rivoluzionare la micromobilità. Come funziona un monopattino a guida autonoma? Si comporta come un normale monopattino elettrico, con la differenza che al termine del viaggio, entra in modalità guida autonoma e grazie a una coppia di ruote stabilizzatrici si sorregge da solo e di fatto può viaggiare autonomamente senza che a bordo ci sia nessuno. Il servizio è già attivo in un’area delimitata della città di Peachtree Corners con 100 monopattini autonomi.
Go X is unleashing 100 self-driving scooters on a large Georgia business park https://t.co/wXfomULE5G pic.twitter.com/kBkY5o17OS
— Roadshow (@roadshow) May 19, 2020
Il servizio di monopattini a guida autonoma prevede, oltre alla ricarica, anche un servizio automatico di sanificazione periodica, risolvendo uno dei grandi problemi della sharing mobility in questa fase 2, la protezione individuale da contatto col virus. “Sono entusiasta di poter introdurre una soluzione di trasporto sicura in un periodo così difficile – ha spiegato il ceo di Go X, Alexander Debelov – abbiamo reso uno scooter elettrico magico e facile da utilizzare come un’auto di Uber, assicurando la sicurezza e la sanificazione richieste dall’emergenza”, negli Usa ancora in una fase critica. Questo progetto, seppur in via di sperimentazione e con una serie di questioni legate alla sicurezza della guida autonoma, apre nuovi e affascinanti scenari per la micromobilità nella grandi aree urbane.
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