Quasi 500 persone sono state uccise in sparatorie e omicidi di massa negli Stati Uniti nel 2022. Le vittime più recenti sono quattro cittadini di Memphis.
Sono più di 14mila gli americani morti in incidenti legati alle armi, esclusi i suicidi, dall’inizio dell’anno.
Pistole e fucili hanno inoltre provocato più di 27mila infortuni secondo l’associazione Gun Violence Archive.
Nonostante la frequenza degli incidenti, il Congresso americano non ha ancora approvato una legge sul controllo delle armi.
É avvenuta un’altra sparatoria sul territorio degli Stati Uniti d’America: un uomo, identificato dalla polizia come il 19enne Ezekiel Kelly, ha ucciso quattro persone e ne ha ferite altre tre a Memphis, nello Stato del Tennessee. Secondo i testimoni, l’uomo ora in stato d’arresto ha aperto il fuoco davanti a un locale della città e poi ha continuato a sparare in altre zone limitrofe. Sono state indicate almeno otto diverse scene del crimine, ha detto la polizia locale, e Kelly ha trasmesso in streaming su internet alcuni momenti della sua follia. L’incidente fa salire a 490 le vittime per omicidi e sparatorie di massa negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno; in totale, secondo l’associazione Gun Violence Archive, le vittime dovute alle armi da fuoco sono oltre 14mila.
There have been 14,000+ gun violence deaths, 27,000+ gun violence injuries, and an estimated 16,000+ suicides by gun in the 250 days of 2022.
Gli agenti hanno identificato il sospetto della sparatoria di Memphis come Ezekiel Kelly, 19 anni, e hanno detto che è stato arrestato con due armi nel suo veicolo. “Kelly è stato preso in custodia dal dipartimento di polizia di Memphis e dall’ufficio dello sceriffo della contea di Shelby”, ha detto il capo della polizia di Memphis Cerelyn Davis in una conferenza stampa. “Ezekiel Kelly era in diretta sul suo profilo Facebook Live quando ha aperto il fuoco all’interno del negozio”, ha detto Davis. Durante l’inseguimento, i poliziotti hanno bloccato l’accesso in alcune zone della città. Negli ultimi mesi Memphis, conosciuta per il suo legame con la musica soul e centro storico rilevante nella parte meridionale degli Stati Uniti, ha dovuto affrontare una serie di omicidi che hanno fatto alzare il livello d’allarme fra i cittadini. Una situazione pericolosa che non riguarda solo quest’area della nazione.
Stati Uniti e la violenza con le armi
I dati sconvolgenti sulle morti da arma fuoco nel territorio americano, sia quelle dovute alle sparatorie di massa sia a incidenti singoli, sono stati raccolti dall’associazione no-profit Gun Violence Archive che mantiene un elenco aggiornato degli omicidi. Gva è una società senza scopo di lucro costituita nel 2013 per fornire accesso pubblico online gratuito a informazioni accurate sulla violenza legata alle armi negli Stati Uniti. Nel proprio sito, l’organizzazione descrive il fine delle statistiche: “si spera che questi dati informino e aiutino coloro che sono coinvolti in discussioni e attività riguardanti la violenza armata, inclusa l’analisi di proposte di regolamenti o legislazioni relative all’uso della sicurezza delle armi”.
Dopo le sparatorie di massa a Buffalo, New York e Uvalde, in Texas, democratici e repubblicani hanno lavorato insieme in una rara iniziartiva bipartisan per approvare una nuova normativa sulla sicurezza delle armi all’inizio di quest’anno. La legge, sostenuta dal presidente Biden, non è ancora entrata in vigore definitivamente poiché alcuni deputati conservatori si sono opposti. La Casa Bianca ha fatto sapere che Biden richiamerà i repubblicani contrari alla proposta di ripristinare il divieto di armi d’assalto, comprese le armi da fuoco simili al fucile Ar-15 che sono state utilizzate nelle recenti sparatorie di massa. I conservatori accusano il presidente di promuovere misure politicamente divisive che danneggerebbero il diritto degli americani a portare armi, protetto dal Secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti ratificato nel 1751, senza rendere la nazione più sicura. Nel frattempo, le morti per arma da fuoco aumentano in tutto il territorio americano.
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