
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Nasce #StayPlasticLess, la nuova iniziativa ambientale lanciata da LifeGate e Best Western Italia per ridurre la plastica in alberghi e hotel e proteggere i mari.
Scegliere bottiglie riutilizzabili, comprare prodotti sfusi, optare per materiali più durevoli e sostenibili. Sono tutte azioni che ogni giorno sempre più persone cercano di adottare per ovviare a uno dei problemi più soffocanti per l’ambiente del nostro tempo, quello della plastica. Piccole azioni quotidiane che sono diventate la routine e la normalità nelle nostre case, nei nostri uffici. Ma cosa succede quando viaggiamo, quando ci spostiamo e la scelta dei materiali e dei prodotti non rientra più nella nostra sfera di decisione?
Spesso questa scelta spetta alla struttura che ci ospita per le nostre vacanze, weekend fuori porta o viaggi di lavoro. E, seppur a tutti piaccia essere coccolati fin dal primo passo entrando in camera con prodotti di cortesia – dalle bibite al cibo fino all’igiene personale – questi rischiano di non risultare l’opzione più sostenibile per il Pianeta perché presentati nella forma ritenuta convenzionalmente più personale e igienica: monodose e monouso.
Leggi anche: Un’isola di plastica anche nel mar Tirreno
Più di un terzo, circa il 35 per cento, dei rifiuti plastici in tutto il mondo proviene infatti dal settore del packaging. Buste, sacchetti, pacchetti, confezioni e contenitori. Tutti prodotti usa e getta che hanno un ciclo di vita brevissimo e rischiano di non essere smaltiti correttamente o dispersi nell’ambiente, che alla fine, inevitabilmente, finiscono per fare parte delle 8 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno riversiamo negli oceani di tutto il mondo.
Per cercare di arginare a monte il problema della plastica, e per tentare di dare una soluzione e un’opzione concreta alle persone in viaggio, è nato il progetto StayPlasticLess, un’iniziativa ambientale di LifeGate in collaborazione con Best Western Italia, che ha l’obiettivo di ridurre l’uso e il consumo di plastica nelle strutture del network in tutto il paese.
Abbiamo un grande obiettivo con #StayPlasticLess e per raggiungerlo abbiamo bisogno di coinvolgere i nostri ospiti, di trasformarli in ambasciatori, di far comprendere loro che trovare in camera erogatori per l’acqua anziché bottiglie di plastica o kit cortesia più sostenibili, con cotton fioc in bambù ad esempio, non significa ottenere un servizio di qualità inferiore. Giovanni Manzi, amministratore delegato Best Western Italia
Nello specifico, l’obiettivo è quello di ridurre gli oggetti monouso e azzerare i monodose. Per farlo, queste le azioni che saranno intraprese dalla catena alberghiera:
Inoltre, l’iniziativa StayPlasticLess vuole rappresentare un modello e porsi da esempio per tutta l’industria dell’accoglienza, che non può più ormai evitare di seguire le buone pratiche per l’ambiente. Sarà infatti redatto, in collaborazione con LifeGate, un manuale che delineerà azioni e suggerimenti per diventare più virtuosi, che sarà poi affiancato da un vero e proprio catalogo acquisti, grazie al quale gli hotel potranno scegliere tra stoviglie, linee di cortesia, distributori per l’acqua più sostenibili, impegnandosi quindi a ridurre o eliminare l’utilizzo degli oggetti monodose in plastica.
In questo senso, il progetto segue le orme di Stay for the planet, l’iniziativa di LifeGate che presenta un rating di sostenibilità di alberghi e catene di hotel attenti all’ambiente, di cui Best Western Italia fa parte ormai da dieci anni. Al posto delle foglioline verdi per valutare quanto è sostenibile una struttura, questa volta compariranno onde blu per valutare quanto la plastica venga evitata.
Leggi anche: Ons19. La sostenibilità in viaggio secondo Giovanna Manzi, Best Western Italia
Analogamente, anche gli ospiti contribuiranno a raggiungere questo obiettivo, attraverso campagne di sensibilizzazione e coinvolgimento in prima persona. Ad esempio, per ogni soggiorno effettuato in un hotel Best Western in Italia, gli ospiti contribuiranno all’acquisto di un Seabin, uno degli innovativi dispositivi galleggianti del progetto LifeGate PlasticLess® che, posizionati nei porti o negli arenili, filtrano fino a 25mila litri d’acqua all’ora e sono in grado di raccogliere fino a mezza tonnellata di plastica in un anno, incluse microplastiche e microfibre, pari a 15mila bottigliette di plastica da mezzo litro.
Siamo contenti che, a quasi un anno dal lancio del progetto LifeGate PlasticLess®, che vede coinvolti oltre 70 porti in Italia, questa iniziativa trovi un riscontro concreto anche nell’ambito alberghiero. Con #StayPlasticLess rendiamo possibile un sistema virtuoso volto alla riduzione dell’utilizzo della plastica aggiungendo un tassello importante nell’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’impatto delle azioni quotidiane.Enea Roveda, amministratore delegato LifeGate
Leggi anche: LifeGate PlasticLess®, un mare di idee contro un oceano di plastica
Proprio coinvolgendo le persone, Best Western Italia ha deciso di lanciare StayPlasticLess partendo dalla città di Padova. Il 30 maggio cittadini e turisti potranno visitare l’isola verde che è stata creata nel centro della città per sensibilizzare sulla diminuzione dell’uso della plastica e, soprattutto, iniziare a fare qualcosa di concreto: grazie alla presenza di speciali energy bike, infatti, chi vuole, pedalando, può supportare la catena alberghiera nella partecipazione al progetto LifeGate PlasticLess® Più si pedala, più aumenta il contributo dell’azienda per l’acquisto di un dispositivo mangiaplastica da posizionare in mare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.