“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di trasformare un rifiuto in qualcosa di meraviglioso”. L’intervista a Matteo Longo, direttore generale di Bioforcetech.
Perché la sterlina è colata a picco dopo le elezioni nel Regno Unito
Fin dalla pubblicazione delle prime proiezioni, la sterlina ha perso terreno nei confronti di euro e dollaro. Ecco perché e cosa c’entra la Brexit.
La prima reazione dei mercati ai risultati delle elezioni parlamentari nel Regno Unito è arrivata fin dalla serata di giovedì. Al momento della pubblicazione delle prime proiezioni, attorno alle 21:30 ore locali, la sterlina britannica perdeva nettamente terreno rispetto sia all’euro che al dollaro. Quest’ultimo era scambiato con la valuta inglese attorno a 1,2950, poco prima dell’annuncio, e in pochi minuti si è scesi a 1,2704. Allo stesso modo, l’euro si è immediatamente rafforzato nei confronti della sterlina, passando da a 0,8650 fino a 0,8835 (il che equivale ad uno scarto del 2 per cento).
JUST IN: Sterling extends falls after UK election, trades down 2.3 percent at eight-week low https://t.co/mBcSeX2BgV pic.twitter.com/TCGor7sr4c
— Reuters Top News (@Reuters) 9 giugno 2017
Il peso dei futuri negoziati in vista della Brexit
“Si è trattato di una sorpresa perché il mercato si aspettava una maggioranza conservatrice più importante di quella uscita dalle urne”, ha spiegato all’agenzia Afp Vassili Serebriakov, della banca Crédit Agricole. La premier Teresa May – che aveva indetto le elezioni con l’obiettivo di incrementare il numero di parlamentari conservatori in vista dei colloqui per la Brexit – si è ritrovata invece con una maggioranza relativa, grazie al recupero-lampo dei laburisti di Jeremy Corbyn. “Nei negoziati con Bruxelles, ora il governo di Londra sarà più in difficoltà”, ha commentato in una nota Kit Juckes, di Société Générale.
E la ragione principale del calo sembra essere legata proprio alla questione-Brexit. “L’esecutivo faticherà a mantenere una posizione ferma e costante nei negoziati, è questo che ha inquietato di più i mercati: l’incertezza”, ha osservato Tony Travers, docente della London School of Economics. Ma c’è anche chi guarda il bicchiere mezzo pieno: intervistato dal quotidiano economico belga L’Echo, James Hughes della società GKFX, sottolinea che “una sterlina debole tende a sostenere le imprese britanniche a ‘dopare’ il mercato azionario. Nella situazione attuale dobbiamo attenderci incertezza sul fronte valutario, il che potrebbe essere una buona notizia per la Borsa e per il mercato britannico in generale”.
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