Dai nuovi ingredienti, naturali o sintetici, ai flaconi ricaricabili, il mondo delle fragranze cerca di diventare più sostenibile.
Stop Triclosan: com’è andata la petizione
Il Triclosan è stato protagonista di una recente petizione da parte di Test-Salvagente, che ha chiesto alle aziende italiane di ritirare dal mercato i prodotti che lo contengono. Ecco gli aggiornamenti.
Lo scorso settembre vi abbiamo parlato del Triclosan: considerato un interferente endocrino potenzialmente rischioso per la salute a fronte di un uso prolungato, secondo la Fda (Food and drug administration, americana) potrebbe sviluppare fenomeni di antibioticoresistenza. Come il più noto glifosato, cioè l’erbicida più utilizzato al mondo specialmente per le colture Ogm, anche il Triclosan può causare gravi danni all’ambiente legati a una larghissima produzione che ha portato a trovarne traccia anche nei nostri mari.
L’aggiornamento sulla petizione
La rivista Test-Salvagente aveva dunque lanciato la petizione Stop Triclosan, per chiedere alle aziende di ritirare o riformulare i prodotti che lo contengono: ci aggiorna Riccardo Quintili, Direttore di Test-Salvagente: «La nostra campagna, che ha raccolto in pochi giorni oltre 30mila firme, ha dato risultati importanti. E, a questo punto, possiamo considerarla conclusa con successo. Diverse aziende hanno aderito e riformulato i prodotti. Una sta tuttora studiando il caso. Alcune aziende hanno invece comunicato di non ritenere di dover provvedere ad alcun cambiamento; in generale si è avviato un processo virtuoso che, siamo certi, porterà alla graduale eliminazione dell’ingrediente. Soprattutto perché questi primi passi hanno dimostrato che l’alternativa c’è e può essere essa in commercio senza rischi. Unica a non reagire e a non rilasciare alcuna posizione ufficiale, in Italia come negli Usa, è la marca di un noto dentifricio».
Riportiamo solo la risposta di Manetti&Roberts, ovvero che «il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (l’organismo europeo composto da autorevoli scienziati e ricercatori che riverifica periodicamente tutti i dati sulla sicurezza degli ingredienti cosmetici) considera sicura una concentrazione di Triclosan dello 0,3 per cento nei prodotti. Nei nostri, la concentrazione massima è dello 0,1 per cento, un valore dunque molto al di sotto di quello definito come sicuro dalla Commissione Europea».
Perciò, quando controlliamo l’Inci sull’etichetta di un prodotto e notiamo ancora la presenza di Triclosan, è importante prestare attenzione sia alla percentuale della sostanza, sia considerare l’effetto “bioaccumulo”. L’utilizzo di tanti prodotti con una percentuale di Triclosan entro la norma potrebbe comunque arrecare qualche problema.
La scelta sicura al 100 per cento
Per avere la certezza di avere in mano un prodotto veramente Triclosan free, è ovviamente indispensabile leggere tutto l’Inci: i negozi specializzati in prodotti bio ed ecologici sono in grado di proporre dentifrici e detergenti di questo tipo (ma ricordiamoci di controllare bene l’etichetta).
Una ricetta “fai da te”
Nel dubbio, potete provare questo dentifricio fai da te: servono tre cucchiaini di polvere di calcio (si trovano in farmacia), due di olio di cocco, due di bicarbonato. Qualche goccia di olio di tea tree, un paio di gocce di olio essenziale di rosmarino. Mescolare in una ciotolina prima le due polveri, poi gli oli essenziali e infine l’olio di cocco. Il vostro dentifricio senza Triclosan è pronto!
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Naste Beauty è una linea di skincare il cui ingrediente è la pasta di mele, ottenuta recuperando gli scarti della lavorazione di succhi di frutta.
Arianna era stanca di chiederselo così ha creato Naturari, un brand di creme, sieri e maschere con ingredienti naturali e un packaging prodotto con materiali riciclati. Scegliendoli si contribuisce anche a salvare la foresta amazzonica.
Leggere e interpretare le etichette dei cosmetici, Inci in primis, non è sempre facile. Ecco come decifrare nomi e diciture.
Sembra incredibile, ma una donna “mangia” in media l’equivalente di due rossetti l’anno. Appare perciò più che comprensibile, in aggiunta all’aspirazione a compiere acquisti coerenti con le proprie scelte etiche, che possa nascere il desiderio di puntare su formule prive di sostanze appartenenti al regno animale, ovvero vegane. Il concetto da tenere in mente, a questo punto, è
Alkemy è la linea di cosmetici naturali che racchiude il sapere degli antichi Egizi, veri maestri nell’arte della bellezza e della rigenerazione del corpo.
Le vogliamo folte, lunghe e ben incurvate. Tant’è che spesso anche i mascara più tecnologici non riescono a soddisfarci totalmente. Possiamo però rinforzare le nostre ciglia e aiutarle a crescere meglio: vediamo insieme come
Per sbiancare i denti, pulirli mattina e sera è sicuramente importante, ma per averli ancora più splendenti ci sono soluzioni totalmente naturali.
L’olio di argan vanta eccellenti proprietà cosmetiche ed è tra gli oli più versatili. Abbiamo messo alla prova una formula bio, etica e molto piacevole: Olio Puro Bio Argà di Nature’s.